Mugello R e Pista GP R. Rivoluzione Dainese
Sicurezza e innovazione sono due termini spesso abusati quando si tratta di promuovere capi tecnici motociclistici che hanno come funzione principale proprio quello di proteggere chi va in moto.
Non è il caso di Dainese, storica marca veneta che del tema della sicurezza “dalla testa ai piedi” dei motociclisti ha fatto il cardine della ricerca della produzione.
La vigilia del GP di San Marino è stata anche quest'anno l'occasione scelta da Dainese, proprietaria di AGV, per la presentazione alla stampa internazionale di due capi che racchiudono la sua capacità tecnologica e nel design nel campo dei caschi e delle tute di pelle. Un appuntamento scelto per ribadire quanto sia importante il lavoro di sviluppo condotto seguendo i piloti impegnati in MotoGP, e nelle altre categorie, ospiti e testimonial dell'evento.
Primo fra tutti Valentino Rossi, che nello sviluppo e nella messa a punto del casco AGV Pista GP R e della tuta Mugello R D-Air è stato di grande aiuto al team di progettisti.
Cristiano Silei, amministratore delegato Dainese che potete sentire nell'intervista video qui sopra, di Nico Cereghini, ha ricordato come la marca veneta sia impegnata non soltanto nel mondo della velocità su pista, ma anche nello sci (in discesa libera si arriva a velcità impressionanti) e nei programmi spaziali europei: «Questo – ha detto Silei - ci dà l'opportunità di conoscere come si comporta il corpo umano, e quali necessità ha, nelle condizioni estreme. Quello che impariamo in termini di materiali, soluzioni e innovazioni lo applichiamo poi nei nostri prodotti».
Cinque brevetti per la Mugello R
E' la nuova tuta realizzata con un rivoluzionario approccio basato sulla riduzione e integrazione delle componenti (seamless engineered fabric) che ha richiesto perciò forme nuove, materiali nuovi e lavorazioni nuove come la costruzione adattativa del ginocchio. E' in pelle di canguro con inserti di titanio, il comfort supera i normali inserti elasticizzati e beneficia di tessuti “ingegnerizzati” che hanno modificato soprattutto il confezionamento delle braccia della tuta.
Questi tessuti precurvati e con elastico triassiale vengono lavorati con differenti fittezze nei vari punti e senza l'impiego di cuciture. In questo modo può essere calibrata anche la ventilazione. Con la stessa lavorazione è realizzato il collo della tuta. E' cambiata anche la forma dei gomiti, con l'introduzione di nuovi slider non più fissati da viti ma con attacchi a baionetta per una veloce sostituzione. Il sistema air-bag D-Air copre ora le costole lateralmente, oltre alle clavicole e il collo, senza ridurre la libertà di movimento delle braccia. In caso di attivazione dell'air-bag si accende una striscia di led rossa sulla gobba aerodinamica. La tuta è certificata tripla A CE e sarà disponibile nelle taglie da 44 a 60 in due colorazioni. Arriverà in vendita, con coprituta e kit pulizia, ad aprile dell'anno prossimo al prezzo base di 3.999 euro.
AGV Pista GP R: 100% carbonio
Profondi cambiamenti per il casco super sportivo Pista GP. Nella sua nuova versione R è stato totalmente riprogettato. La calotta esterna è tutta in fibra di carbonio, realizzata in quattro dimensioni per coprire le sette taglie disponibili che vanno dalla XS a XXL. Le calotte interne sono in polistirolo con struttura a cinque densità. Nella sua taglia più piccola (S), il Pista GP R ha un peso dichiarato in 1.350 grammi.
Lo standard di “omologazione” interna di AGV supera del 30% l'altezza di caduta prevista dalla normativa corrente. L'angolo di visuale permesso dalle visiera (che ha spessore di 5 mm) arriva a 85° in verticale e a 190° in orizzontale, superiore quindi ai valori previsti dalle norme e anche il nuovo sistema Pin-lock ha di fatto aumentato la visibilità.
Lo sviluppo aerodinamico ha portato il coefficiente Cx a 0,56 (la sfera ha coefficiente 0,47 per intenderci) grazie anche al nuovo deflettore posteriore “biplano” adottato per stabilizzare il casco in velocità. Inoltre sono cambiate le prese d'aria anteriori e gli estrattori per aumentare la circolazione d'aria e migliorare il comfort. L'interno del casco, rimovibile, non ha cuciture in aree che possano recare fastidio, e per la prima volta è integrato un sistema d'idratazione. E' presente anche un nuovo sistema di sgancio di sicurezza in caso di incidente. La chiusura è invece con il classico doppio anello a D.
Da ricordare infine che le prese d'aria e il sistema di sgancio della visiera sono in metallo. Sono previste sette colorazioni, comprese le grafiche Project 46 2.0, Rossi e Iannone Replica. La vendita del Pista GP R inizierà a novembre, prezzi a partire da 1.200 euro.
Mugello R e Pista GP R. Rivoluzione Dainese
RISPOSTA DELLA REDAZIONE
I caschi AGV di fascia alta (Pista GP, Corsa e GT Veloce) vengono prodotti negli ex stabilimenti Mavet, alle porte di Padova. Le tute top di gamma sono per la stragrande maggioranza prodotte/assemblate (viste le componenti dell'airbag) nello stabilimento di Molvena.
Mugello R
ci sono solo un paio di cose che mi lasciano perplesso:
dite: "la tuta è certificata tripla A CE"
tripla A??
e che certificazione è? mi date la normativa di riferimento per favore?
è la en13595?
quell'airbag mi sembra decisamente molto corto sulla schiena: forse ha funzione di proteggere solo spalle, costole e collo ma non la schiena.
a questo punto mi viene un dubbio: è forse un capo dedicato esclusivamente all'uso in pista e non pensato per l'uso in strada?
**************Risponde la redazione************* In efffetti i prezzi ci sono stati comunicati in un secondo momento e sono gli stessi che ci segnala. La tuta è certificata "AAA", Categoria II, in base alla direttiva 89/686/EEC. Può trovarla a questo link: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/ALL/?uri=CELEX:31993L0068
Sono ovviamente certificati i protettori per ginocchia e gomiti ( EN 1621.1 standard livello 2) e lo steso vale per i protettori pro-armor e gli atri accorgimenti protettivi. Per quanto riguarda il dispositivo air-bag si tratta di una evoluzione del sistema D-Air Racing, che ha una diversa forma e copertura rispetto al D-Air Street. Questo perché sono differenti le circostanze di caduta e soprattutto le modalità di impatto. Cambiano anche il sistema di attivazione e l'algoritmo di controllo.