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L'Africa Race raggiunge il Lago Rosa

- Ha vinto la BMW 450 dello spagnolo Manuel Pellicer. Solo 7 le moto all'arrivo sulle sponde del Lago Rosa. Quale futuro per i rally in terra d'Africa? GALLERY


L'arrivo sul Lago Rosa
I colori accesi del Lago Retba indicano, secondo le tradizioni locali, che gli spiriti del lago sono benevoli. Chi attende i piloti lungo le sponde sostiene di non averlo mai visto così rosa, e si augura che ciò sia di buon auspicio per le edizioni future dell'Africa Race.

L'Africa Race
, come tutti i rally africani, è una gara dura, che termina solo una volta giunti a Dakar. Guai a cantare vittoria prima. Lo sa bene Manuel Pellicer, leader nella categoria moto, che ha rotto al km 79, nel corso dell'ultima prova. Ha avuto la fortuna di trovare degli avversari generosi, gli italiani Michele Galizia e Carlo Alberto Migliazza, che l'hanno condotto alla vittoria e al podio finale.

D'altra parte è giusto così, lo spagnolo aveva dominato i 15 giorni di corsa, imponendosi nella classifica assoluta e nella classe 450. La sua enduro 450 preparata da BMW Spagna è giunta davanti alla KTM 690 di Arnaud Jacquart.
Il francese ha vinto l'ultima tappa, pur correndo qualche rischio di troppo. Al terzo posto ha chiuso Thomas Schattat, su YAMAHA, mentre quarto è giunto il senegalese Jean Hugues Moneyron.

Delle 8 moto partite - davvero poche - 7 sono giunte sul traguardo. Ma è presto per dire che l'Africa Race è stata un fallimento.
Si è infatti dovuta misurare con il gigante della Dakar Rally messo in piedi dalla ricca organizzazione francese ASO in Sud America. E proprio la Dakar sudamericana ha accentrato su di sé tutte le principali squadre ufficiali (sia moto che auto), attirate dalle tasse d'iscrizione già versate lo scorso anno (quando la gara venne annullata) e dalla copertura mediatica offerta da Eurosport.

Quello che solo l'Africa Race ha saputo offrire nel 2009 sono gli incredibili scenari africani e lo spirito avventuriero che ha richiamato alla memoria i fasti delle prime edizioni della Parigi - Dakar, quando a misurarsi - innanzitutto con se stessi - erano pochi piloti privati.

Basterà questo a riportare nel Continente Nero la competizione che ha reso celebri i rally nel mondo?

Posizione Finale - Nome - Moto - Tempo finale - Ritardo
1 PELLICER Manuel (E) BMW SP / 41h38'25 / 00h00
2 JACQUART Arnaud (F) KTM SP / 47h07'24 / 05h28'59
3 SCHATTAT Thomas (D) YAMAHA PR / 55h41'10 / 14h02'45
4 MONEYRON Jean hugues (SN) KTM PR / 57h19'05 / 15h40'40
5 GALLIZIA Michele (I) SUZUKI PR / 67h32'07 / 25h53'42
6 MIGLIAZZA Carlo alberto (I) SUZUKI PR / 67h47'40 / 26h09'15
7 LE COCQ Olivier (F) HONDA PR / 83h05'57 / 41h27'32

Andrea Perfetti

  • sandrobi
    sandrobi, Trevi (PG)

    africa race=avventura

    La Dakar si deve correre in Africa.Questa edizione Africa Race ha dimostrato che a questi tipi di rally si partecipa senza sponsor milionari:in forma del tutto privata si assapora il vero spirito della competizione africana intriso di avventura e liberta.
  • piropiro2
    piropiro2, Monza (MB)

    Africa race

    Sono contento del ritorno nella sua sede naturale di un Rally Raid, peccato la poca visibilità e le poche notizie sulle tappe e sulla gara. Da "africano" sono strafelice buona fortuna. Giovanni
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