Motorally/Raid TT: Europeo in Sicilia
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Si ritorna in Sicilia, dopo quasi dieci anni, a disputare il Rally del triplete valido contemporaneamente come ultima prova del Campionato Europeo Rally e Campionati Italiani Motorally Raid TT. Questa meravigliosa terra è stata un po’ la culla della nostra disciplina: nel 1985 venne istituito il primo Trofeo Motorally e proprio la Sicilia fu una delle tre tappe con il Rally Tarkus a Caltanissetta. L’Isola ha un territorio ideale per organizzare una gara con i suoi ampi orizzonti ed i continui cambiamenti di paesaggio. I percorsi scorrevoli e veloci si alternano a tratti tecnicamente più impegnativi mantenendo sempre alto il piacere della guida. Il Motoclub Regolarità 70, all’esordio nell’organizzazione di un Rally, ha superato egregiamente la prova. Location dell’evento Mondello, spiaggia e quartiere chic della Palermo bene, con la partenza della gara sul lungomare proprio di fronte all’antico stabilimento delle Terrazze: un bellissimo complesso liberty del primo 900 ricco di storia e nobili frequentazioni
L’organizzazione e le Operazioni Preliminari si sono tenute all’Hotel Conchiglia d’oro che ha messo a disposizione anche la sala per Briefing e premiazione. Simpatica, poi, l’idea di una piccola degustazione dei fichi d’india con tanto di servizio espresso. Sul campo lo staff di un centinaio di addetti validamente coordinati da Beppe Costantino. Tutto è filato alla perfezione anche se il maltempo ci ha messo ancora una volta lo zampino.Paolo Ceci, il tracciatore, è stato costretto a modificare il percorso, in itinere, in diverse occasioni per evitare i tratti più problematici. Le difficoltà maggiori nel corso della prima tappa con i piloti partiti sotto la pioggia. Alcuni degli ultimi dello schieramento sono rimasti bloccati in una fangaia infernale. Solo l’intervento di alcuni mezzi a quattro ruote è riuscito a risolvere la situazione. Alla fine, però, nonostante questi problemi e la lunghezza delle tappe tutti veramente soddisfatti e concordi nel definire questo un “vero Rally”. Jacopo Cerutti è stato ancora una volta il mattatore vincendo senza problemi, con la sua Husqvarna 450, tutte le giornate di gara.
La sua è stata, anche quest’anno, una vera e propria marcia trionfale. Dopo l’handicap della penalizzazione alla prima prova non ha più dato spazio agli avversari vincendo tutto il vincibile. L’unico che ha provato a contrastarlo con una certa convinzione è stato Alessandro Botturi che in Sicilia ha dovuto dare forfait a causa di gravi problemi familiari. Un personaggio del calibro di Jacopo Cerutti, che ricordiamo è al suo quarto titolo assoluto consecutivo, andrebbe, come da tempo si sostiene, maggiormente valorizzato e sostenuto da tutto l’ambiente. Soprattutto la Federazione dovrebbe supportare in modo più concreto quello che è uno dei migliori talenti del fuoristrada nazionale ed anche quello che con tutti i suoi titoli e vittorie si avvia ad essere il meglio di tutti i protagonisti del Rally nazionale. Questo ennesimo successo di Jacopo è anche frutto della professionalità del Team CF Racing di Fabrizio Carcano che con le sue Husqvarna ha sugli allori anche Leo Tonelli. Leo quarto assoluto in entrambi i Campionati e vincitore di classe sempre in entrambi è anche, ovviamente, primo nella under 23. Ormai più che una speranza è una conferma. Una bella soddisfazione anche per quanti hanno creduto in lui fin dall’inizio.
Francesco Catanese, con i suoi più di due metri di altezza, è sicuramente il pilota più in vista del circus del Motorally. Specialista delle grosse cilindrate con all’attivo diversi campionati Italiani, affermazioni prestigiose in campo internazionale e due sofferte Dakar si è presentato a Mondello in modo molto particolare. Tutto in bianco. Un po’ per protestare e/o sensibilizzare l’ambiente per la mancanza di supporti all’attività sportiva Francesco ha scelto di correre con una livrea immacolata per lui e la moto facendosi fare addirittura le grafiche completamente bianche. In effetti in questi ultimi anni viene sempre di più a mancare il sostegno degli sponsor che in passato avevano aiutato a crescere tanti bravi piloti e soprattutto l’intera disciplina. Nonostante il mercato dia segnali di ripresa gli aiuti latitano ed i piloti incontrano sempre più difficoltà con costi crescenti. Francesco che a sua volta aveva stimolato e supportato diversi giovanissimi ai corsi propedeutici di specialità si è fatto fotografare con un gruppetto di ex allievi. Sfortunata la trasferta di Massimo “Bubi” Chinaglia dopo essere rimasto bloccato nel fango per oltre un’ora il primo giorno con conseguente ritiro nel corso della penultima speciale è rimasto senza frizione con il cavetto strappato. Da buon McGyver si è inventato un sistema a strappo per riuscire a rientrare a Mondello.
Mirko Gritti ha vinto la possibilità di partecipare gratuitamente al Merzouga Rally. Il buono gli è stato consegnato personalmente dll’organizzatore: Edo Mossi. Nonostante la titolazione di “Campionato Europeo” gli stranieri iscritti erano solamente un paio. Un vero peccato perché questa prova siciliana meritava ben altra promozione da chi di dovere. Considerando, poi, che alle altre prove, in Spagna e Grecia i partecipanti sono stati numerosi non si capisce come mai da noi, inventori della specialità, le adesioni siano state così scarse. Vincitore del challenge è stato così Loic Minaudier, il simpatico pilota francese ha lottato fino all’ultimo con il compagno di squadra Andrea Mancini. Bella soddisfazione per Paolo Machetti del Dirt Racing che ha portato le sue Beta in giro per l’Europa. Si spera che un altr’anno la situazione venga migliorata con un vero referente che prenda in mano la situazione organizzando al meglio il tutto.
In visita agli amici si è visto a Mondello Fernando Prades uno dei tecnici più quotati del mondo del Rally. Protagonista dell’assistenza sul campo in innumerevoli gare: dalle Dakar di ieri ed oggi ai Rally di Sardegna ed a quelli in Turchia e nell’Est Europa la sua presenza è una sicurezza per i piloti che segue e protagonista anche in piacevoli serate con la sua simpatia e racconti di antiche esperienze. Negli anni passati ha collaborato con KTM alla realizzazione dei primi mezzi specifici per i Rally ed era stato ingaggiato nella sfortunata esperienza Bordone Ferrari. Fernando è a sua volta costruttore e, nel tempo che si ritaglia dalle gare, realizza prototipi per la specialità come la PKL portata in gara da Joan Pedrero. Altro iberico in campo Hernandez Monleon, che ha partecipato a tutte le prove del Motorally, sempre molto veloce e determinato cliente fisso della parte alta della classifica.
Anche in questa occasione graditissima la presenza di Giovanni Copioli. Accolto con tutti gli onori dal coordinatore Antonio Assirelli ed ad un nutrito gruppo di autorità federali siciliane tra cui lo storico Francesco Mezzasalma. Il Presidente ha voluto fare da starter alla partenza ed ha festeggiato all’arrivo Jacopo Cerutti matematicamente campione. Serratissima, quest’anno, la lotta tra i Team alla fine ha prevalso Africa Dream su MSM Racing di Mirko Miotto. Il Team di Claudio Zago, forte di due pilotoni del calibro dei fratelli Gritti, dopo una serratissima lotta ha regolato NSM Racing capitanato da quel gioiellino di “Mirketto” Pavan. Adesso a Mirko Miotto non resta altro che pagare la famosa cena in palio agli amici rivali.
Infine alcuni cenni storici tornando al discorso iniziale. In Sicilia si sono organizzati, nel corso degli anni, una dozzina di Rally, ma quelli che hanno lasciato un segno e sono rimasti nel cuore di tutti i piloti più attempati sono stati sicuramente i Tarkus di Caltanisetta: vere e proprie maratone fuoristrada con road book nate sulla falsariga delle prime, mitiche, Parigi Dakar. Tappe fondamentali dell’allora Trofeo Nazionale Motorally vedevano al via tutti i più importanti piloti nazionali ed anche alcune Case ufficiali.
Gilera tra tutte, che in quegli anni, fine ’80 primi ’90, era molto attiva nel settore guidata da quel mito di D.S. che era Gianni Perini che riusciva anche a coordinare i numerosi “semiufficiali” di Old Farm Racing. Nomi illustri sono venuti alla ribalta al Tarkus: da Gianluca Tassi, Gianpiero Findanno, Alessandro Tramelli, Maurizio Cecconi, Angelo Fumagalli ed i gileristi Macchi, Medardo e Mandelli. Personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nel nostro mondo. Famosa fu anche la partecipazione nell’87 del Team Rosa che schierò in Sicilia ben sei ragazze.
Il pilota, però, che più di ogni altro è legato al Tarkus è senza dubbio Matteo Graziani. Matteo, al debutto nei Rally, scese nell’Isola con quel fenomeno di simpatia e manetta che era ed è Fabio Turci detto “Barabba”, e da lì iniziò una carriera che dura ancora ad altissimo livello fino a farlo diventare il più titolato della nostra specialità.
Anche per Old Farm Racing il Rally Tarkus è stato determinante per appassionare alla disciplina generazioni di piloti ed anche ricco di soddisfazioni: Massimo Marmiroli aprì la strada vincendo la prima edizione nell’85 mentre l’indimenticabile Flavio Agradi vinse l’ultima dieci anni dopo. Ma al di là dei risultati sportivi era lo spirito che si creava in quelle occasioni a determinarne il successo.
L’amicizia con Maurizio Zucchetti nacque proprio in quel contesto. Il sabato nel paddock, a sorpresa,è venuto a trovarci Vincenzo Cosentino assieme a Francesco Giugno, gli organizzatori di allora. E’ stato un bel momento, quasi commovente, il ricordo di quei giorni epici. Grazie ragazzi!
Mi chiamo Massimo Mocci, ho partecipato, partendo ogni volta dalla Sardegna, agli ultimi 2 campionati italiani Motorally/Raid tt. Tutto ciò ha comportato un dispendio economico notevole ma sostenuto grazie alla passione personale ed a notevoli rinunce. Premetto che sono sempre partito da solo come privatissimo, quindi senza appartenere a nessun Team. Ciò che mi ha distrutto moralmente ed “economicamente”, è stato il furto della mia moto (Husqvarna 350 te 2018). Il furto è avvenuto nel paddock di Mondello, la moto è stata lasciata incustodita tra le 21 e le 23 (orari in cui si era al briefing o a cena) cosa successa più volte in tutte le altre tappe del Campionato. Quello che mi ha fatto più male è stata l’assoluta indifferenza nei miei confronti da parte dell’organizzazione. Il giorno del furto ho messo un post nella loro pagina Facebook......è ancora in fase di autorizzazione! Detto ciò continuavo a ricevere dei messaggi su Messenger, dal testo abbastanza equivocante (per loro stavo quasi passando dalla parte del torto). Ma la cosa che più mi ha amareggiato (e ciò si vede anche nel vostro resoconto della gara) è stata l’assoluta mancanza di risalto data al fatto successo. Certo mi dirà qualcuno, non si poteva fare una brutta pubblicità alla Manifestazione e all’Organizzazione. A parer mio un informazione giusta ed equa deve dare risalto sia alle cose che vanno bene che ai problemi che ci sono stati. Io non ho mai accusato nessuno, ho solo evidenziato una mancanza di buon senso in una manifestazione che era sopratutto la prova italiana di un Campionato Europeo, forse sarebbe stato più coscienzioso affidare la vigilanza del Paddock ad un Istituto di Vigilanza, cosa già avvenuta in diverse edizioni del Sardegna Rally Race è sempre in Sardegna al LegendRally (manifestazione non competitiva) dove anche mia moglie una sera aveva avuto difficoltà ad entrare nel paddock. Purtroppo ho perso la passione per questa magnifica disciplina.
Un saluto
Massimo Mocci