Sardegna Rally Race 2014. Joan Barreda vince la 4ª tappa, Botturi domina
Navigatore sopraffino, ma anche tattico e stratega eccellente. Alessandro Botturi ha ormai preso il volo al comando della Classifica Generale del Sardegna Rally Race, e gli avversari si domandano come l’italiano abbia fatto a diventare così forte. Se la domanda è un eufemismo, la risposta, tuttavia, è sotto il naso di tutti. Punto primo il “Bottu” ha acquisito una straordinaria familiarità con gli elementi chiave del Rally, e con i terreni della Sardegna. Punto due, alla sicurezza con la quale riesce a districarsi dai dedali della navigazione, il Gigante di Lumezzane affianca una straordinaria gestione della giornata di gara. Sul piano fisico l’ex rugbista non ha alcun problema, su quello puramente tattico la sua scelta vincente è l’intransigente concentrazione sulle difficoltà della gara, che “martella” con ritmo demolitore. Tutto qui.
La quarta Tappa ha chiarito il concetto. Sulla carta, per lui era un giorno penalizzante, poiché Botturi partiva per primo e doveva aprire la pista agli avversari. Di fatto è stato il giorno della sua consacrazione, poiché è rimasto costantemente in fuga da solo e, anzi, ha incrementato il proprio vantaggio. Dal punto di vista strettamente cronometrico, per la verità, il protagonista della 4° Tappa è Joan Barreda che, con un terzo e un primo posto nelle due prove speciali, ha battuto sia Botturi che Faria.
L’”equilibrio prestazionale” della Macchina Botturi ha però raggiunto un livello tale di efficacia per cui agli avversari diretti, ancora una volta, non è rimasto altro da fare che… sbagliare.
Le Prove Speciali nel programma della quarta giornata di gara erano relativamente corte, 49 e 66 km, la ancora una volta con molta navigazione. La più temuta, inutile dirlo, era la prova di Foresta Burgos, per il Sardegna Rally Race un classico del “terrore”. I “ragazzi” si sono comportati bene, nessuna svista, evidentemente stanno imparando in fretta la “lezione. Nella Foresta Burgos pochi gli errori, e per lo più “veniali”. Ma la differenza globale in favore di Botturi è chiara. Sul risultato finale pesano anche, evidentemente, le disavventure, piccole o grandi che siano. In particolare, il ritardo di Marc Coma è da imputare al malfunzionamento del comando di avanzamento del road book, e quello di Gonçalves, per esempio, al impossibilità di riparare l’impianto frenante al bivacco Marathon di San Leonardo.
Bene. Siamo ormai all’epilogo della corsa. manca una tappa, la quinta con partenza e arrivo a San Teodoro, e le due Prove Speciali, Degli Altipiani e Coi Luna. 120 + 50 km di PS, per gli ultimi 287 chilometri dell’edizione 2014. Sarà ancora, lo assicura il tracciatore di Bilke Village, una tappa da cirare con particolare attenzione. Nulla di definitivo, come sempre, fino all’ultimo chilometro del Rally.
Botturi ha un vantaggio di dieci minuti su Coma e di 17 su Gerard Farres. Appena distanziati e vicini tra loro, Rodrigues e Gonçalves bussano alla porta del podio.
L’ultima tappa sarà difficile, ma se è certo che per Botturi si tratta essenzialmente di non sbagliare, davanti a tutti gli altri si profila il miraggio di una vera e propria impresa.