Sartorie Meccaniche Atacama Seicento
Non succede tutti i giorni che un regista si improvvisi preparatore di special. E' successo così però a Francesco Torricella, appassionato di auto sportive, che un paio d'anni fa resta folgorato sulla via di Damasco - o, più propriamente, dell'Australia, dal momento che nota su un sito web down under una special su base Honda CB. Il passo successivo è l'inevitabile decorso della malattia: Francesco si procura una Kawasaki Z350 che trasforma in una bellissima café racer filante e minimalista.
L'esperienza gli piace così tanto che assieme al cugino, che lo ha accompagnato in quest'avventura, decide di metterla a frutto aprendo Sartorie Meccaniche, officina specializzata nella realizzazione di special uniche, cucite come dice il nome con cura sartoriale sulle misure - pardon, esigenze - del cliente. Mantenendo possibilmente i costi ad un livello accettabile e puntando sul minimalismo e sul fattore emozionale delle proprie creazioni che, come recita il manifesto che trovate sul loro sito web, perseguono una sintesi fra eleganza e sportività, con tocchi retrò integrati a citazioni di design contemporaneo.
Ottimo esempio della loro passione è questa Atacama Seicento che vi presentiamo. Nata dalle ceneri di una Yamaha XT600E, Atacama è rinata sotto forma di scrambler seguendo tutti i canoni, fatta esclusione forse solo per un'altezza del retrotreno poco consona ai dettami della categoria ma che conferisce alla moto una leggerezza e ed agilità estetiche davvero notevoli. Bello il parafango fissato al forcellone - soluzione nata nel mondo custom ma rapidamente ripresa da quello entrofuoristrada nonché in tempi recenti da Ducati per diversi modelli - così come l'andamento dello scarico alto a vista dopo l'eliminazione dei fianchetti e di tutte le sovrastrutture del codino, che si limita ad ospitare una borsa portattrezzi e un gruppo ottico che più minimalista non si può. E cosa dire del serbatoio, proveniente da un Motom, ma anche della livrea gialla (Atacama Yellow, appunto, dal catalogo BMW) che con il fulmine costituisce un omaggio al grandissimo Bob "Hurricane" Hannah?
La tendenza continua sul ponte di comando, con un manubrio ridotto all'osso e una strumentazione monoquadrante spostata dietro alle piastre. Molto retrò i comandi a manubrio, con le manopole scanalate che fanno tanto anni 70. Idea che trova ripresa ideale nel faro anteriore giallo, ma anche nell'avantreno ridotto all'osso con l'unica concessione dei due parasteli indispensabili a... nascondere la modernità della forcella rovesciata, prelevata da una Honda CRF450. Il motore è stato lasciato di serie, a parte l'eliminazione del motorino d'avviamento - il già citato scarico è stato realizzato artigianalmente allo scopo, e la respirazione liberata da filtri esterni e da una revisione della carburazione.
Bella.