Tourist Trophy 2015, Guy Martin: “Il TT è ancora una gara vera”
Guy Martin è un nome che non necessita di presentazioni. Un pilota ormai diventato una star internazionale, sicuramente il più popolare fra le leggende del TT nonostante la vittoria continui a sfuggirgli.
Incredibilmente disponibile e aperto, ci ha concesso un’intervista sotto la tenda del team TYCO BMW in cui ci ha parlato del suo Tourist Trophy 2015, delle gomme che Metzeler gli ha dedicato e soprattutto dei suoi propositi per il futuro, dopo che la voce sul suo ritiro è diventata sempre meno sicura…
Iniziamo dal tuo 2015. Come sta andando il tuo TT?
«Non è stato male fino ad adesso – abbiamo avuto qualche problema, niente di davvero importante ma abbiamo lottato un po’ con le sospensioni ma mi sto divertendo. Domani c’è la Big Race… andrà bene, sono sicuro che andrà bene».
Una domanda che ti avranno fatto mille volte – cos’è che ami delle gare stradali?
«Non so cosa volete farmi dire [ride]. Seriamente, mi piace il fatto che sia rimasta una disciplina ruvida, viscerale. Il TT è ancora una gara vera, non è stata addolcita, addomesticata. Qui la gente muore se sbaglia. E’ una delle cose che la rende davvero eccitante».
Stai diventando davvero famoso – Metzeler proprio qui ti ha dedicato un tipo di gomma. Come ti fa sentire?
«Beh, è grandioso – dopotutto lavoro con Metzeler dal 2008, credo – hanno creato delle ottime gomme per questa gara, e il fatto che ne abbiano creato un tipo che porta il mio nome… che dire? E’ spettacolare! Sono davvero grandi persone con cui lavorare, ho visitato la fabbrica in Germania e sono rimasto davvero colpito».
Ma torniamo alle gare. Provi ancora la stessa eccitazione delle prime volte, dei primi anni?
«No» ride Guy, ma di colpo il suo sguardo cambia luce, come se improvvisamente avesse rivissuto quei momenti. «E’ tutto molto diverso, tutto davvero diverso. Ogni giro che faccio non mi dà la stessa scarica di allora».
Credi che il record di Anstey possa cadere nella Senior di quest’anno?
«La pista è in buone condizioni, le moto sembrano andare tutte molto bene e mi sembra che siamo tutti in forma. Certo, non si parte per fare i record sul giro, si corre per vincere la gara – il record sul giro è un corollario che viene di conseguenza. Io preferirei vincere la gara».
Sei ancora sicuro di ritirarti a fine stagione?
«Hmm. Deciderò domani sera, quando tornerò a casa. Quando sarò in macchina, domani sera, saprò se è il momento di ritirarmi oppure no».
Inutile dire quale speriamo che sia la sua decisione.
ma per esempio Martin e McGuinness sono veterani di questo TT : questi sono "cannibali" del TT, lo conoscono alla perfezione come Noi conosciamo un tratto di strada delle Nostre zone.
E' normale che la loro media oraria sia differente da quella di Pagani, ma da parte mia mi levo tanto di cappello a questo pilota italiano che si è dedicato e non dimentichiamo a Sue spese, a questa gara per divertimento, per passione e non prima di tutto rischiando sempre la vita.
Penso che quando si tira giù la visiera un po' il cervello lo abbia staccato come tutti gli altri e abbia pensato all' adrenalina che quel tipo di competizione ti riesce a trasmettere.
Poi è normale che per adesso non sarà ricordato ai livelli dei due piloti sopra citati, ma chi è appassionato di questa gara, penso sempre si ricorderà di un pilota italiano di nome Pagani che vi ha partecipato.
Io Gli auguro di ripetere questa Sua esperienza e chiaramente ogni anno otterrà risultati migliori.
E' come andare in pista : la prima volta che ci vai ti senti un pesce fuor d' acqua : ma poi man mano che ci prendi confidenza migliori sempre i tempi e quindi il risultato.
Vi saluto e buona giornata (piovosa come di consueto)....