Tourist Trophy 2016: Hutchinson vince Supersport e Superstock
Record sul giro (133.098 miglia orarie), gara condotta dall’inizio alla fine, e 27 secondi di vantaggio a fine gara: difficile dare la misura in maniera più netta e concisa del dominio di Ian Hutchinson sulla gara della Superstock – la seconda della giornata, dopo l’affermazione in Supersport – in sella alla BMW S1000RR del team Tyco.
Una vittoria maturata fin dal primo checkpoint: a Glen Helen, The Bingley Bullet era già in testa con due secondi su Michael Dunlop, a sua volta davanti a un gruppetto compattissimo con Johnson, Rutter, Hickman e Hillier.
Hutchinson, al termine del primo giro – chiuso alla media di 133,098 miglia orarie, più veloce di quanto non avesse girato in Superbike – ha messo una pesante ipoteca sulla vittoria staccando Dunlop di 15”9. Una vittoria quasi scritta nel momento in cui Michael si è fermato, vittima di una leva del cambio rotta, quando il suo vantaggio è salito a 24 secondi e ha continuato a crescere con un secondo giro a 132,93 miglia orarie. Il vantaggio su Hillier è salito fino a 32”7, con Harrison staccato di altri sei secondi e poi Johnston, Rutter e Gary Johnson mentre anche Anstey e Hickman si sono dovuto ritirare.
A Hutchinson non è rimasto che controllare la gara per i due giri finali, con l’ultimo chiuso oltre le 129 miglia orarie. Al contrario, la lotta per il secondo posto ha infuriato fino al traguardo con Harrison che ha prevalso di misura su Hillier.
Primo degli italiani l’esperto Stefano Bonetti, ventiseiesimo e due piazze davanti al nostro Marco Pagani. Quarantesimo Alessandro Polita.
Gara vinta alla stessa maniera anche in Supersport, con la testa della gara presa già a Glen Helen con tre secondi su Harrison e Dunlop. Anche nella 600 Hutchinson ha costantemente incrementato il suo vantaggio fino a trovarsi nella favorevole situazione di poter controllare. Al termine di una gara dominata, Hutchy ha regolato Dunlop e Harrison con la top-six completata da Hillier, Cummins e McGuinness.
Nelle verifiche tecniche dopo la gara, il motore di Dunlop è stato trovato irregolare, anche se - secondo gli organizzatori - non si è trattato di modifiche sleali o tali da permettergli un vantaggio nelle prestazioni motoristiche. La squalifica di Dunlop ha fatto salire al secondo posto Harrison e Hillier al terzo. Squalifica anche per Rob Hodson, 14°, in questo caso per un "motore notevolmente maggiorato".