Trofei monomarca

Trofeo Italiano Amatori, l'ultima gara al Mugello

- Titoli a Berniga (600 Base), Bobbiesi (1000 Base), Castellani (600 Avanzata), Mazza (1000 Avanzata), Vidoli (600 Pro K-Cup), Rossi (1000 Pro K-Cup)
Trofeo Italiano Amatori, l'ultima gara al Mugello

Ultima prova sotto la pioggia per il Trofeo Italiano Amatori sul circuito del Mugello: con i titoli quasi tutti da assegnare, le gare hanno offerto spettacolo e tante sorprese. Non tutt

La 600 Base prende il via sotto la pioggia: partono bene Berniga, Varanese, Leo, Agostini e Polles. Berniga prova subito ad alzare il ritmo, mentre cala la pioggia senza però risparmiare Polles, Pellegrini e Agostini. Berniga controlla con disinvoltura e conquista vittoria e titolo 2012; Varanese si accontenta del secondo posto a poco meno di 2", mentre passano più di 30 secondi prima che transiti sul traguardo Leo davanti a Falgiano e Coradin.

Anche la 1000 Base è condizionata dall'insistenza della pioggia, che tradisce il poleman Tomaselli. Via libera per la wild card Tempesti in fuga con un passo insostenibile per tutti gli altri. Mentre Tempesti s'invola, Sabattini cade lasciando la piazza d'onore a Masarin che sul finale strappa la posizione a Fumarola. Quarto posto per Lelli, quinto Petrosso; il titolo 2012 era già stato assegnato a Bobbiesi, assente al Mugello per festeggiare il trofeo insieme alla figlia neonata.

Sorprese nella 600 Avanzata: Martini parte 20° e già al primo passaggio si trova davanti a tutti, imponendo un ritmo dirompente reso possibile anche dal graduale miglioramento del meteo. Dietro di lui Cecchini, Peschiera e Donelli; per tutti gli altri, compreso il poleman Dari, i ritardi sono disarmanti e superano il minuto. Quella che per Martini sembrava però una passerella trionfale si risolve con la squalifica dovuta all'utilizzo di gomme non conformi al regolamento: stessa sorte per Donelli, Saporito e Vieri. Pur con 41” secondi di ritardo da Martini è quindi Peschiera a salire sul gradino più alto del podio, confessando poi che non avrebbe voluto correre per via della pioggia e annunciando al contempo che questa sua prima vittoria coincide con la sua ultima gara. Cecchini chiude secondo, più staccati Corvo e Dari. I verdetti dei commissari si ripercuotono sul campionato, consegnando il trofeo 2012 al padovano Castellani.

Anche nella 1000 Avanzata i controlli federali stravolgono l'ordine d'arrivo e la classifica generale. A farne le spese Sorgato che con la sua BMW aveva dominato il torneo; la squalifica del padovano dirotta il titolo 2012 nelle mani del pesarese Mazza che si laurea campione nonostante una prestazione incolore. Una timida ma rassicurante schiarita aveva consentito un sostanziale miglioramento delle condizioni di gara, anche se sono i brividi dell'ultimo giro a decretare l'esito della gara. Menossi recupera fino a guadagnare la testa della corsa su Sorgato, ma esce alla Palagio. Alla bandiera a scacchi giungono prima di tutti Sorgato e Sepiacci, entrambi però estromessi dopo le verifiche teniche. Si aggiudica quindi il round del Mugello il veneto Martinelli, mentre Menossi riesce a restare in corsa e ad assicurarsi un onorevole secondo posto. Terzo Malanchini.

Nella 600 Pro K-Cup il favorito Cini, dominatore assoluto della stagione, va in crisi sul bagnato e lascia la scena al nuovo mattatore Vidoli, partito dalla corsia box ma fin dal primo giro al comando con un passo insostenibile per tutti. A metà garà le posizioni di testa sembrano già consolidate con 30” secondi di distacco per Sartori che si attesta in seconda posizione; ancor più lontani Bracci, Vacondio e Luminari. Sul traguardo Vidoli esulta per la vittoria, frapponendo ben 50 secondi tra la sua Honda e gli inseguitori. Intanto arriva proprio all'ultimo giro il forfait di Sartori che lascia spazio alla volata per la seconda piazza: al fotofinish è Vacondio ad imporsi su Bracci. Si scatena l'entusiasmo incredulo di Vidoli che scopre nel parco chiuso di aver vinto, oltre alla gara, anche il campionato 2012.

Con la pista in progressiva asciugatura risultano decisive scelte e gestione dei pneumatici. L'equilibrio migliore lo trova Alessandro Rossi che recupera su Cirotto e Storai, centrando vittoria e terzo titolo consecutivo su tre campionati diversi. Al 5° giro dei 9 previsti, Rossi s'incolla ai due fuggitivi, per poi beffarli l'uno dopo l'altro; intanto la giuria comunica una penalità di 20 secondi per Cirotto causa partenza anticipata. La quarta piazza di Leoni non basta per mantenere il considerevole vantaggio in classifica.

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