Zam a tutto gas #103. All in: la nuova verità di Marc Marquez [PODCAST]
Oggi parliamo di All in, la serie su Marc Marquez realizzata dallo stesso Marc; io sono lo Zam questo è il 103esimo episodio di #atuttogas, il podcast domenicale di Moto.it.
Concluso il rapporto con lo storico manager Emilio Alzamora, l’ex campione del mondo che l’aveva portato al motomondiale, Marc Marquez ha iniziato una nuova vita. Non tanto sportiva: in quello Marc non cambia, è sempre il solito “cagnaccio” come si definisce lui stesso nella serie utilizzando un aggettivo ben più volgare, ma nel privato.
Dalla piccola Cervera, il paese natale a un centinaio di chilometri da Barcellona, Marquez si è trasferito a Madrid, in una meravigliosa casa, che non esita a inquadrare nella serie All In, il documentario realizzato dalla Fast Brothers Production, società dei fratelli Marquez.
Da quando è andato ad abitare nella capitale, Marquez ha cambiato completamente stile di vita, con l’obiettivo - mai dichiarato, ma assolutamente evidente - di dare forza alla sua immagine, di acquistare quella popolarità che un otto volte campione del mondo dovrebbe meritare.
La serie All In è formata da cinque episodi di una trentina di minuti ciascuno: immagini inedite, confessioni inedite, ammissioni inedite. Bella, brutta? Non sta a me giudicare: è sempre interessante seguire un campione, di qualsiasi sport, negli aspetti meno noti. Su questo non ci sono dubbi. Mettiamola così, però: All In non è certo la miglior serie realizzata su uno sportivo di questo livello. Perché? Perché a me sembra una forzatura, c’è sempre il dubbio che ci sia dietro molta costruzione e poco realismo, molta recitazione e poca naturalezza. Un’impressione, magari sbagliata. E’ invece evidente come Marquez sia ossessionato da Valentino Rossi e da quanto accaduto nel 2015, tanto da dedicargli più della metà dell’episodio numero tre, titolato in italiano: “Campione”.
“Bisogna parlare di Valentino Rossi e del 2015” sono le parole di Marc a inizio puntata: a me sinceramente stupisce che abbia voluto entrare nel dettaglio di un argomento così delicato, che solitamente cerca di non affrontare.
Si parla quindi del 2015. Siamo all’inizio della terza puntata di All In.
Poi, Marquez racconta come vedeva Valentino e perché il rapporto è cambiato. Ecco estrapolate dalla serie le parole di Marc, della mamma di Marc e poi nuovamente del pilota.
Si torna ad analizzare la stagione 2015, i contatti nel GP d’Argentina e nel GP d’Olanda, vinti entrambi da VR46. Quindi il racconto passa all’Australia: ecco come viene descritto l’ultimo giro in All In
Si arriva in Malesia e al giovedì Rossi attacca Marquez: nella serie vengono riportate alcune frasi di Valentino, che accusa il rivale di aver favorito volutamente Jorge Lorenzo. Gli appassionati si schierano con il campionissimo di Tavullia.
L’episodio va avanti a raccontare quanto successo in gara, fino al contatto tra i due. Marquez dà la sua versione, poi si passa a Valencia. Da All In le inequivocabili parole di MM93 su quanto accaduto in pista.
Allora, però, le parole di Marc Marquez dopo il GP di Valencia erano state ben diverse. Rileggiamole dall’intervista pubblicata su l’8 novembre 2015 su Moto.it.
Domanda: Avevi qualcosa in più per attaccare Lorenzo?
Risposta: “Quello su Pedrosa è stato l’unico sorpasso che ho fatto alla fine ma perché lui è andato largo. La verità è che non riuscivo a stare vicino a Lorenzo in staccata, Lorenzo perdeva sempre molto in accelerazione. Nei primi quindici giri di gara andava al limite, Lorenzo era un secondo davanti a me e non potevo prenderlo. Quando mancavano dieci giri l’ho preso e pensavo di potermela giocare con lui alla fine. Quando è arrivato Pedrosa e mi ha sorpassato, è andato lungo. L’ultimo giro ho spinto al 100% un’altra volta per provare ad arrivare attaccato a Lorenzo all’ultima staccata ma era troppo lontano e non ce l’ho fatta. Ovviamente non sono contento di non aver concluso la stagione con una vittoria, che era un po’ l’obiettivo”.
Domanda: C’è stato un momento in cui hai pensato di poter provare a superare Lorenzo?
“Sì, quando mancavano dieci giri alla fine, ho visto che potevo sorpassarlo. Stava soffrendo con la gomma davanti e ho pensato di aspettare la fine quando mancavano due o tre giri, come avevo fatto a Indianapolis. Quando mi ha sorpassato Dani, abbiamo perso tempo”
Domanda: Ma perché non hai mai attaccato Lorenzo?
ho attaccato alla fine. Anche qui volevo fare lo stesso, ma Pedrosa mi ha sorpassato e di là si è fatto casino”’Bisogna guardare la gara ad esempio di Le Mans, la quinta gara, dove abbiamo fatto fatica ma abbiamo provato a sorpassare il pilota davanti. A Indianapolis ho fatto la gara dietro Lorenzo e l
Insomma, allora la colpa era stata di Pedrosa se non aveva potuto attaccare Lorenzo, oggi, nella serie All In Marquez dice qualcosa di molto differente. Ha ragione mia mamma: le bugie hanno le gambe corte.
#atuttogas torna domenica prossima: un’altra puntata tutta da ascoltare, anche sulle principali piattaforme podcast.
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motamante, Acqui Terme (AL)@2T4Ever: Se fossi contento perché un ladro ha rubato in casa di una persona che detesto, non sarebbe un pensiero eccellente ma se lo tenessi per me... non ci sarebbero conseguenze. Se, invece, prendessi pubblicamente le difese del ladro, chiunque capirebbe la mia caratura e, certamente, non ci sarebbero le condizioni per sentirmi lusingato!
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Alex Martini, Roma (RM)Non c'entra nulla con l'articolo (basta, per pietà!?), ma è una mia opinione personale: non penso proprio che Campiglio: "sia disonesto e uno dei peggiori commentatori del forum". Per me invece è il contrario, anzi meno male che c'è Campiglio sul forum. In generale penso che bisognerebbe moderarsi (vale ambo i sensi, non ce l'ho con Federico in particolare...) quando si travalica dall'esprimere un opinione (per quanto di parte o fanatica) su un argomento sportivo al proferire un giudizio/offesa su una persona che nemmeno conosciamo.