Intervista

Ezpeleta: “Senza le sinergie con la MotoGP, la SBK non sarebbe ricominciata”

- A Jerez Ezpeleta ha annunciato un possibile ottavo round SBK ed ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole per portare a termine la stagione 2020
Ezpeleta: “Senza le sinergie con la MotoGP, la SBK non sarebbe ricominciata”

Carmelo Ezpeleta ha fatto visita al mondiale Superbike a Jerez la domenica mattina. Il CEO di Dorna ha voluto essere presente in circuito per assicurarsi che l’organizzazione Dorna post-virus stesse funzionando alla perfezione. E’ stata anche l’occasione per incontrare i pochi giornalisti presenti a Jerez e rispondere alle loro domande.    

Il calendario 2020 della Superbike può considerarsi definitivo?
"Stiamo lavorando per aggiungere un altro round e se tutto andrà bene lo comunicheremo a breve. Ci sono diverse possibilità anche fuori dall’Europa. Esistono dei contratti che sono ancora in essere e quindi dobbiamo rispettare gli accordi presi. Per quanto riguarda Misano stiamo ancora discutendo con la società proprietaria dell’Autodromo per cercare di organizzare un round".

State lavorando per organizzare il prossimo anno?
"Sì stiamo lavorando ai calendari 2021 sia per la GP che per la SBK, considerando diversi scenari in relazione alla situazione sanitaria in Europa e nel mondo. Assieme agli autodromi ed agli sponsor stiamo cercando di valutare la possibilità di continuare come ora a porte chiuse, ma la speranza è ovviamente che la situazione migliori e che in futuro si possano riaprire le porte degli autodromi al pubblico. Al momento se abbiamo potuto riprendere i campionati è stato soprattutto perché siamo riusciti mantenere i paddock isolati dall’esterno e questo ci ha permesso di ottenere l’autorizzazione da parte dei diversi Governi". 

Cosa ne pensa della situazione sanitaria in Catalunya ed in Aragona dove la SBK correrà a breve? I casi stanno aumentando.
"Come ho appena detto la nostra forza è quella di restare isolati dall’esterno. Questo ci consente di organizzare le nostre gare anche in zone potenzialmente a rischio. Non riteniamo che ci siano problemi a correre i due round di Aragon e quello di Barcellona, ma ovviamente restiamo aggiornati sull’evolversi della situazione. Ovviamente dobbiamo rispettare le norme antivirus, il distanziamento, le mascherine e tutto quanto ci è stato richiesto dai vari Governi. Solo rispettando le regole potremo portare a termine la stagione". 

A qualche anno di distanza dall’acquisizione della Superbike da parte di Dorna siete contenti del lavoro svolto e della situazione dei campionati delle derivate? 
"Siamo molto contenti di quanto abbiamo fatto sino ad ora. La nostra decisione di distinguere nettamente la GP dalla Superbike, uno come campionato dei prototipi e l’altro come campionato riservato a moto il più possibile vicine a quelle di serie, si è rivelata vincente. Il campionato Superbike ha sempre più visibilità ed è in crescita. Vorrei però cogliere questa opportunità per affermare che la ripresa del mondiale Superbike è dipesa dal fatto che Dorna organizza anche la MotoGP. Solo le sinergie tra i due campionati hanno permesso la ripresa delle gare della Superbike, che se non ci fosse stato il traino della GP non avrebbe potuto ripartire".

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