Rea alla Kawasaki apre il valzer dei piloti e dei team SBK
La colpa è tutta di Baz e della Dorna. La MotoGP ha bisogno di un pilota francese, questo il diktat arrivato dal promoter spagnolo. Sino a pochi anni fa era più difficile per i team GP pescare in Superbike, ma ora che il padrone è uno solo, la GP chiede e la SBK fornisce. Con Baz avviato ad un futuro nei prototipi (speriamo radioso, perché sarebbe triste per Loris perdere una Kawasaki ufficiale per poi ritrovarsi magari a piedi in pochi anni) si è aperta la caccia ad una delle moto più competitive della Superbike. Ma la caccia è durata poco, perché la casa di Akashi ha approfittato del malcontento di Rea nei confronti di mamma (snaturata) Honda, per fargli un’offerta che lui ha accettato ben volentieri. Dopo aver atteso per anni che si liberasse una delle MotoGP della casa alata, il talentuoso pilota britannico è venuto a sapere dalla HRC che il suo nome non rientrava tra quelli che avrebbero appoggiato le terga su uno degli ambiti e milionari sellini dei prototipi della casa motociclistica più grande del mondo. «A questo punto – deve aver pensato Johnny – se devo restare in Superbike allora mi scelgo una moto vincente». Detto fatto, ecco la proposta Kawasaki che il prossimo anno avrà a disposizione un vero e proprio dream team fatto di esperienza e talento.
Il team Honda Pata Ten Kate era al corrente di tutto ed ha provato a fare una contro offerta a Rea, ma non c’è stato nulla da fare. Però il team olandese non versa molte lacrime in quanto ha già in casa un altro talento. Il giovane e fresco campione del mondo della Supersport, Michael Van der Mark. Team della GP segnatevi questo nome, nel caso tra qualche anno vi servisse anche un pilota olandese. Questo ragazzo ha 22 anni, in tre stagioni ha vinto l’europeo Stock 600, il mondiale SS, ha coraggio da vendere, va davvero forte ed è anche simpatico.
Il team Honda Pata Ten Kate deve solo decidere chi schiererà al suo fianco. Confermare Haslam o tentare Guintoli? Sì perché che l’Aprilia decida o meno di restare in Superbike, il futuro di Sylvain non è per niente definito, visto che il suo contratto con la Casa di Noale scade al termine del campionato in corso. Nel caso che in Aprilia si decidesse di abbandonare le derivate dalla serie, il francese sarebbe ovviamente a piedi, mentre nel caso che l’azienda italiana decidesse di appoggiarsi ad un team esterno (un poco come sta facendo in MotoGP con Gresini) non è detto che questo team decida di avvalersi delle prestazioni di Guintoli.
Nelle ultime ore sembra che la Casa italiana stia valutando le effettive possibilità di restare in qualche modo legata alla Superbike, magari con una squadra satellite. A Jerez Albesiano ha incontrato molti dei team manager della Superbike (tra i quali anche quelli di Althea e Red Devils), ma per il momento resta misterioso il nome del prescelto e prende sempre più corpo la possibilità di una struttura mista interna/esterna. Un vero mistero, che però si potrebbe risolvere nell’arco di qualche settimana o magari già a Misano tra pochi giorni, in occasione del round italiano della GP.
Chiarito il futuro di Kawasaki e Honda ed in attesa che si diradi la nebbia che avvolge quello dell’Aprilia, diamo uno sguardo alle altre trattative ed agli altri rumors che hanno animato il paddock di Jerez. Dopo aver visto svanire la possibilità di portare in gara la nuova Suzuki GP, Laverty si sta guardando attorno sia in GP (sta parlando con il team Pramac) che in Superbike dove oltre alla proposta di rinnovo dal team Crescent Suzuki, ha ricevuto un’offerta anche dal team Ducati Althea, intenzionato il prossimo anno a portare a due il numero dei propri piloti ed oltre che trattare con il nord irlandese, sta cercando di riportare nelle derivate Danilo Petrucci. Ma il ternano non piace solo al team Althea, ma anche a quello di Marco Barnabò. Il team Barni è ormai deciso a compiere il grande salto, sempre con la Ducati, nella classe regina. I piloti sarebbero due. Uno potrebbe essere scelto tra i suoi attuali piloti Stock 1000 (con Mercado favorito su Jezek) ed un altro dovrebbe essere più esperto, in grado di aiutare non solo il suo compagno di squadra, ma anche l’intero team, visto che la squadra italiana è ormai una delle più forti a livello nazionale ed europeo, ma si troverebbe a confrontarsi per la prima volta con un torneo di caratura mondiale.
Saranno comunque molte le Ducati nella Superbike EVO 2015, in quanto oltre alla squadra ufficiale (che da tempo ha confermato Giugliano e Davies) e a quelle Althea e Barni, ci dovrebbe essere anche il team 3C Racing, che sta dominando il campionato Superbike tedesco IDM con Xavi Fores e Max Neukircnner, due graditi ritorni, due vecchie conoscenze dei mondiali delle derivate dalla serie. Nulla è ancora certo in casa BMW, ma Andrea Buzzoni, general manager del BMW Motorrad Italia SBK team, dovrebbe riuscire ancora una volta a convincere la casa di Monaco a dargli una mano, per continuare a far correre nel mondiale EVO la S 1000 RR, forte di una nuova ed aggiornata versione, che verrà presentata alla prossima fiera Intermot in Ottobre. Il pilota sarà uno solo e dovrebbe essere ancora il giovane e promettente Sylvain Barrier che nonostante i molti infortuni, ha dimostrato di avere tanta stoffa e molta grinta, tanto che il transalpino era nella lista della spesa della Kawasaki, nel caso che Rea non avesse accettato di indossare la camicia verde e nera.
Il team Crescent Suzuki sta cercando di trovare il budget necessario per restare nel mondiale Superbike ed in attesa di sapere cosa farà Laverty è certo di poter contare per un altro anno sul talento acerbo ma indiscutibile di Alex Lowes. Il team Hero EBR proseguirà la sua avventura in Superbike, dopo un anno servito per accumulare esperienza. La squadra verrà rinnovata e dall’America arriveranno probabilmente nuovi tecnici, per far finalmente decollare il progetto EBR 1190 RX.
Perso lo sponsor russo, la MV è alla caccia di un nuovo partner che possa garantire la copertura economica necessaria per mettere a frutto il lavoro fatto quest’anno e per dare a Claudio Corti una moto finalmente in grado di competere con le Evo Superbike 2015. Resteranno con la Kawasaki i due team privati italiani di Pedercini e Grillini. Il primo confermerà Andreozzi ed il secondo Morais, ai quali cercheranno di affiancare un secondo pilota, possibilmente giovane e competitivo.
@pito28
Se questo è motociclismo
Ma cosa vuoi commentare...?
P.S.: Baz è un ottimo talento, ma certe cose non si possono sentire.