SBK 2016: Melandri firma con Ducati
Mancava solo l’ufficialità, ne avevamo già scritto qui. E' arrivata questa mattina con un comunicato con il quale il team Aruba.it Racing Ducati annuncia di aver siglato un accordo con Marco Melandri, che farà quindi parte della formazione 2017 della casa italiana, andando ad affiancare il confermatissimo Chaz Davies. I due sono già stati compagni di squadra nel team BMW ufficiale del 2013, quando l’italiano chiuse il mondiale al quarto posto seguito dal gallese al quinto.
E’ un accordo che accontenta tutti, ad iniziare ovviamente dallo sponsor Aruba, che è quello che più di ogni altro ha voluto l’ingaggio del ravennate, per proseguire con la Ducati, che potrà schierare una squadra davvero temibile, formata da due top rider molto esperti, ma con ancora tanta voglia di vincere.
Melandri in Ducati fa felice anche la Dorna e Mediaset, che sperano di trovare in Marco il personaggio in grado di riaccendere l’entusiasmo di quei tifosi italiani che guardano più alla nazionalità dei piloti che non allo spettacolo in pista. Ed è ovviamente contento anche Melandri, che smette di fare il disoccupato di lusso ed ha l’occasione per tornare a lottare per quel titolo mondiale che in precedenza gli era sfuggito con Yamaha, BMW ed Aprilia.
Con l’ex campione mondiale della 250 la Ducati riuscirà a colmare il gap che la separa della corazzata Kawasaki? L’italiano si adatterà in fretta alla scorbutica Panigale? Davies e Melandri riusciranno a riportare a Bologna il titolo Superbike che la casa italiana insegue senza successo da cinque anni?
Ecco le dichiarazioni di tutti i diretti interessati ad iniziare dai piloti
Chaz Davies «Sono felicissimo di rinnovare il sodalizio professionale con Ducati per altre due stagioni. La continuità è un aspetto fondamentale nel nostro lavoro, e ad oggi abbiamo fatto progressi costanti, avvicinandoci al nostro obiettivo. Ora siamo in grado di lottare per la vittoria praticamente su ogni pista, e sono convinto che possiamo fare ulteriori passi avanti. Correre per Ducati poi è speciale: tutto viene fatto con cuore e passione, ti senti parte di una famiglia ed hai un collegamento diretto tra la produzione e le corse. Sono davvero molto motivato».
Marco Melandri «Sono entusiasta di tornare a correre, è un sogno che si avvera. Ho sempre detto che puntavo esclusivamente ad una squadra e ad una moto di vertice, e quindi non potevo chiedere di meglio. Ho continuato a seguire la Superbike da vicino e sono convinto che la Panigale R possa adattarsi perfettamente al mio stile di guida. Dovremo solo fare un passo alla volta, ma il potenziale indubbiamente c’è. Sono consapevole che non sarà facile riprendere gli automatismi ma ho tutto il tempo per rimettermi in sella, macinare chilometri e farmi trovare preparato ai primi test: infatti salterò le vacanze per allenarmi con una Panigale R stradale».
Luigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse «Chaz Davies è ormai parte integrante della famiglia Ducati ed è entrato nel cuore dei tifosi grazie ai risultati raccolti in pista con la Panigale R, per cui siamo felici che abbia accettato di correre con noi per altri due anni. Chaz ha mostrato una crescita costante, e siamo convinti che porterà la nostra moto verso traguardi ancora più ambiziosi. Al suo fianco nel 2017 troverà Marco Melandri, che ha raccolto questa nuova sfida con grande entusiasmo. Marco è un pilota dal grande talento, ha già ottenuto risultati di prestigio in Superbike, e siamo convinti che l’anno trascorso lontano dalle piste non abbia intaccato le sue qualità. Siamo ovviamente dispiaciuti per Davide Giugliano, che alla fine della stagione lascerà la nostra squadra e a cui facciamo i nostri migliori auguri per la sua carriera. Davide ha dimostrato di possedere una grande competitività, raccogliendo numerosi podi e giri veloci, e ha dato un contributo significativo allo sviluppo della Panigale R Superbike. Per questo lo vogliamo ringraziare e gli garantiremo il massimo supporto fino all’ultima gara di questa stagione per consentirgli di ottenere i risultati importanti che si merita».
Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba S.p.A e Team Principal «Partendo dal presupposto che la scelta dei piloti è sempre tra le più importanti e difficili da compiere, perché i posti a disposizione sono sempre meno di quelli che idealmente vorremmo avere, abbiamo dovuto fare appello alla nostra ambizione e coraggio e prenderci tutto il tempo necessario per finalizzare lo schieramento 2017. Chaz ha dimostrato di poter puntare alla vittoria ogni weekend. Davide è un pilota giovane e veloce, può crescere ancora e mi auguro che il nostro non sia un addio ma un arrivederci. Marco ha un curriculum che parla da solo e ci mette ulteriore pressione addosso, in ogni caso positiva: vogliamo permettergli di cogliere quel risultato in Superbike che, sicuramente non per mancanza di talento, finora gli è sfuggito».
Davide Giugliano, che dopo tre anni saluta senza rancore il team ufficiale di Borgo Panigale «Con Ducati ho passato degli anni bellissimi. Ho imparato tanto e mi è stato messo a disposizione un bagaglio di esperienza molto importante per un pilota giovane. Abbiamo passato anche momenti difficili, soprattutto lo scorso anno quando sono rimasto fermo a lungo, rimanendo sempre molto uniti. Abbiamo deciso di prendere strade differenti, ma il nostro rapporto resta ottimo: io sono ancora molto giovane quindi le nostre strade potrebbero riunirsi in futuro. Faccio un grande in bocca al lupo a Marco Melandri e ringrazio tutta la Ducati, in particolare Paolo Ciabatti, e Aruba.it per il grande sostegno. È stata una bella esperienza che ha dato buoni risultati anche se avremmo voluto fare di più, ma darò il massimo da qui a fine campionato per toglierci delle soddisfazioni ancora più grandi».
Spero soltanto che Melandri dopo i primi test non ricominci con il solito refrain fatto di lamentele e malumori assortiti (la moto è fatta X Davies, non curva, non frena, non accelera...ecc...ecc...)
permettimi la battuta sul fatto che in questo post si scrive di sbk e non di moto gp.
Detto questo anche se la Tua è una visione assolutamente di parte posso esser d'accordo sulle limitazioni apportate per mettere in difficolta la casa italiana ma per tornare in SBK a volte il male ce lo facciamo da noi questa è la differenza tra italiani e Jappo. Loro fanno fronte comune per battere il "nemico" noi no, avevamo una moto quasi imbattibile(aprilia) e chi è stato l'artefice delle maggiori restrizioni per il campionato successivo?
Chi difendi a spada tratta.
Forza moto e piloti Italiani comunque.