SBK. Safety car. La Subaru Solterra elettrica sostituisce la Dodge Challenger SRT
Le moto elettriche non raccolgono grandi consensi in pista, ma a quanto pare nemmeno le auto elettriche accendono l’interesse dei motociclisti. La notizia della sostituzione della poderosa e rombante Dodge Challenger SRT equipaggiata con un motore V8 e 717 CV con una silenziosa Subaru Solterra quale safety car del mondiale Superbike non ha raccolto grandi consensi.
A parere di molti la Dodge impersonificava alla perfezione la passione per i motori che caratterizza gli appassionati del mondiale delle derivate, che si sentono quasi traditi dall’utilizzo di un veicolo elettrico, che in effetti non ha nulla a che spartire con le potenti superbike.
Ovviamente la scelta della Dorna è dipesa soprattutto da motivi economici. L'accordo tra la Subaru ed il WorldSBK avrà una durata di tre anni e prevede la presenza della casa giapponese anche nel paddock con varie attività dedicate ai tifosi, inclusi giri di pista e test drive. Inoltre la casa automobilistica giapponese sfrutterà la propria presenza in SBK quale vetrina per le novità che presentaerà nelle prossime tre stagioni.
Secondo quanto sostiene il promoter spagnolo la Subaru Solterra, un SUV elettrico, grazie alla trazione integrale ed al sistema a doppio motore elettrico, progettati per affrontare qualsiasi condizione atmosferica, potrà garantire la sicurezza in pista.
Certo il fascino dell’aggressiva Dodge Challenger SRT era completamente diverso, e ancora ricordo con un misto di piacere e paura il giro di pista che ho avuto modo di fare da passeggero al Cremona Circuit sulla potente macchina americana, che rispondeva con sensibili “sculettamenti” ad ogni accelerata del suo pilota. Se vogliamo trovare un lato positivo diciamo che la nuova safety car di certo non rischia di sporcare di olio la pista.