SBK 2016: Van der Mark in Yamaha e Melandri sempre più vicino a Ducati
I motori delle superbike si riaccenderanno solo a metà settembre, e i team manager hanno quindi il tempo per lavorare alla definizione delle squadre SBK 2017. Tra le trattative ormai in dirittura d’arrivo c’è quella tra Michael Van der Mark ed il team Yamaha. L’olandese non ha rinnovato il contratto con la Honda Ten Kate, ed è prossimo alla firma di un biennale con la squadra della Casa di Iwata, in sostituzione di Sylvain Guintoli. Per la sostituzione dell'olandese siamo curiosi di vedere chi sceglieranno il manager Marco Chini (che lo scorso anno portò Hayden in Superbike) e Honda Motor Europe, una volta confermato il passaggio di VdMark alla Yamaha.
Il team Yamaha 2017 sarà con molta probabilità rivoluzionato per quanto riguarda lo staff tecnico, nel tentativo di rendere competitiva la YZF-R1. In riferimento invece al compagno di squadra di VdMark restano molte le possibilità che Lowes venga riconfermato, anche se alla squadra di Dosoli non mancano certamente valide alternative.
Tra i piloti che hanno bussato alla porta del manager italiano c’è Eugene Laverty, la cui volontà di ritornare nel campionato delle derivate è ormai ben nota, ma c’è anche Davide Giugliano. Il pilota italiano, nonostante un finale di campionato in crescendo, sa che difficilmente verrà riconfermato dalla Ducati al fianco di Chaz Davies (per il quale manca solo la firma sul contratto) e si sta guardando intorno. La R1 potrebbe essere una moto che ben si adatta alle sue caratteristiche di guida, senza dubbio più della Panigale, con la quale Davide non ha mai trovato un grande feeling.
Chi prenderà il suo posto? Anche in questo caso tra i candidati c’è Laverty, ma alla fine riteniamo che prevarrà la volontà dello sponsor/padrone Aruba, che ha bisogno di un pilota che sia italiano e che garantisca visibilità e risultati. E’ l’identikit di Marco Melandri; il ravennate è ancora in trattativa con il team Puccetti, ma la sua scelta cadrà molto probabilmente sulla Panigale ufficiale, destinata quindi a scalare di un numero: dal 34 di Giugliano al 33 di Melandri. Per quanto riguarda il team di Puccetti non è escluso che, un volta ricevuto il rifiuto da parte di Marco, l’attivissimo manager italiano si rivolga proprio a Giugliano, per proseguire nel suo progetto Superbike.
Voci sempre più insistenti parlano di un rinnovato interesse da parte di Aprilia per i campionati delle derivate dalla serie. La Casa di Noale è attualmente legata al team Iodaracing, il cui patron Giampiero Sacchi, però, ultimamente non ha nascosto di essere alla ricerca di alternative ad una RSV4 sempre meno competitiva, senza aggiornamenti da parte della Casa madre.
Certo, se Albesiano ed il reparto corse Aprilia Racing tornassero ad occuparsi di Superbike, le cose potrebbero cambiare, e Sacchi potrebbe tornare sui propri passi. A confermare le voci che riguardano l’Aprilia c’è da rilevare l’interesse del team Milwaukee per la moto italiana. La squadra inglese deve fare i conti con uno sponsor dotato di un ottimo budget, che però non richiede solo una sfarzosa hospitality, ma anche un team competitivo, che possa lottare per le prime posizioni. Da qui la decisione di lasciare l’evanescente BMW per passare alla Casa di Noale. Se il matrimonio Aprilia-Milwaukee si concludesse, il “rookie of the year” Lorenzo Savadori, pilota Aprilia, andrebbe a sostituire Brookes al fianco di Abraham, preferito all’australiano per la sua dote di sponsor.
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Katana05, Reggio nell'Emilia (RE)Evanescente BMW... A giudicare da quello che riesce a fare il team Althea con quelle BMW pare che ad essere evanescente sia la squadra Milwakee più che la moto.
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Andrea.Turconi, Rho (MI)Uforobot per me Davies è il piu' veloce pilota della Sbk, molte volte supera il limite dei normali e Rea è il piu' bravo tra i normali, la Ducati difficilmente farà una 4 cil. la lotta tra 2 cil. e 4 cil. è stata parte dell' attrattiva storica della Sbk sai una Suzuki gsxr 750 sqrad aveva 125 cv e una Ducati 916 106cv la lotta tra telaio e coppia ai bassi contro la potenza e allungo inarrestabile .... se non ci fosse stato Rossi adesso il motociclismo sarebbe SBK.