SBK 2017. Rea si aggiudica Gara-1 ad Assen
Una gara avvincente che, purtroppo per la Ducati, si è decisa ad un giro dalla fine, quando la moto da Davies si è ammutolita all’ingresso della chicane che porta sul traguardo. Sino ad allora era stata una corsa a due, con Davies a fare da lepre e Rea sornione alle sue spalle, che tentava di innervosire il gallese mostrandogli spesso la ruota davanti della sua Ninja. Quando nel diciassettesimo giro Rea lo ha superato, Chaz ha ribattuto colpo su colpo. I sorpassi tra i due si sono ripetuti sino al penultimo passaggio, quando Rea è passato in testa ed ha tentato di staccare la Panigale numero 7, che però all’ingresso della chicane si è ammutolita, sembra a causa di problemi elettronici.
Ovvia disperazione nel box Ducati, mentre in casa Kawasaki si festeggiavano la sesta vittoria consecutiva di Johnny qui ad Assen e, soprattutto, i 25 punti che consentono al campione del mondo di acquisire un notevole vantaggio su quello che è senza dubbio il suo più acerrimo rivale. Rea ha sempre dato l’impressione di controllare la gara, ma senza dubbio il problema che ha fermato Davies ci ha negato un duello spettacolare che si sarebbe probabilmente protratto sino alla bandiera a scacchi. Sykes chiude al secondo posto senza aver mai lottato per la vittoria, ma riuscendo a stare vicino ai due protagonisti nonostante una condizione fisica non ottimale, visto che il virus intestinale che lo ha colpito ad Aragón non è ancora completamente debellato. La formichina Melandri sale sul terzo gradino del podio e porta a casa tanti punti, ma i problemi che erano emersi nelle prove non sono stati risolti, e il ravennate è ancora lontano dal poter tenere il passo dei primi tre. Marco era partito forte, ma dopo pochi giri si è accorto di non poter tenere il passo dei primi ed ha mirato solo a mantenere una quarta posizione che nel finale si è trasformata in un podio.
Grande gara per Forés con la Ducati privata di Barni. Dopo aver lottato nel gruppone degli inseguitori, Xavi ha incrementato il suo ritmo e li ha staccati, ma ormai Melandri era troppo lontano. Gara ad elastico per Savadori. Partito forte, il pilota dell’Aprilia ha avuto un calo attorno al quinto giro che lo ha fatto precipitare al decimo posto, ma dal dodicesimo passaggio Lorenzo ha iniziato un recupero che gli ha consentito di chiudere con un meritato quinto posto. Sulla pista di casa del suo team, Bradl regala un sesto posto ed un poco di serenità al team Honda Ten Kate, che però deve anche incassare il quattordicesimo posto di Hayden. Da rimarcare la gara di Ramos, settimo con la Kawasaki privata del team GoEleven, che ha preceduto Laverty, Mercado e Camier, che porta in top ten la MV F4. Dodicesimo posto per De Angelis, davanti a De Rosa, con l'unica BMW al traguardo dopo il problema che al diciassettesimo giro ha negato a Torres la soddisfazione di conquistare un buon settimo posto. Conquista un punto Badovini, mentre Russo si è dovuto ritirare già al quinto giro.
Giornata da dimenticare per il team Yamaha, in una gara che ha visto la caduta di entrambi i suoi piloti. Prima è toccato a VdMark al terzo giro, e successivamente è stata la volta di Lowes. Quella che avrebbe potuto essere la gara della consacrazione per la Casa dei tre diapason, è stata invece una vera disfatta.
la verità è che il bicilindrico sta andando fortissimo e la moto è ben fatta, tanto che un Melandri fermo da più di un anno ci sale sopra e si trova subito a proprio agio, cosa non semplice da realizzare e i suoi (del pilota) trascorsi sono lì a testimoniarlo.
Poi c'è in pista una moto più consistente con sopra un pilota di grandissimo livello... cosa ci vogliamo fare?
P.S. ai tifosatri di corta memoria, voglio regalare questo stralcio riguardante la fugace e improvvisata apparizione di rea in motoGP del 2012: «Jonathan Rea, in un’intervista rilasciata alla BBC, ha affermato che il suo ricordo più bello delle due gare corse quest’anno in MotoGP è stato quando ad Aragon è arrivato davanti a Valentino Rossi.
Il pilota del team Ten Kate in Superbike, ha corso quest’anno a Misano ed Aragon al posto dello squalificato Casey Stoner chiudendo le due gare rispettivamente all’8° ed al 7° posto.
“Ho concluso tutte e due le gare nella top ten – ha affermato Rea – ma la cosa più bella è stata battere Valentino Rossi ad Aragon. In generale comunque ho fatto un buon lavoro e posso camminare a testa alta per come sono andato. Anche la Superbike è un campionato mondiale, ma la MotoGP è molto differente per me e c’ho messo un pò a riuscire ad usare le loro gomme. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito come pilota e spero che mi tornerà utile per essere ancora più forte nel 2013″»
Ma perché non si limitano a leggere i fumetti della Marvel quelli che scrivono 'ste baggianate?
Se a una moto un pilota fa compiere un giro in un certo crono, è perché la moto lo può fare, magari richiedendo più impegno e con maggiori difficoltà rispetto a un'altra, ma può.
Se poi ci riesce per 20 giri, vuol dire che lui è un manico della miseria, ma ancora la moto, se non avesse quei tempi nelle ruote, non potrebbe assecondarlo, a meno di non consumare le gomme in 5 giri o ribaltarlo nel prato a metà gara.
Ducati è sicuramente inferiore a Kawasaki, ma quello che Chaz tira fuori dalla moto, è quello che la moto può dare e può darlo con continuità.
A tal proposito, rilevo ancora che se sulla Kawasaki non ci fosse un certo Rea, Oggi Davies sarebbe primo nel mondiale con distacco.
Quest'ultima sì che è una considerazione non ascrivibile al mondo dei fumetti.