SBK 2019. Bautista si aggiudica la Sprint Race a Phillip Island
Questa volta Bautista la vittoria se l’è dovuta sudare, perché Rea voleva vincere per dimostrare che quella di ieri era stata solo una gara anomala. Ma lo spagnolo della Ducati ha inferto un altro duro colpo al morale del campione del mondo, lottando con lui sino a metà gara circa, quando ha spinto di più sull’acceleratore ed ha preso un leggero vantaggio che è poi riuscito a mantenere sino al traguardo. Rea le ha provate tutte, cercando di infilare Álvaro ogni volta che lui lasciava aperto un leggero spiraglio: ma lo spagnolo se n’è andato quando ha voluto, senza che il campione del mondo potesse replicare. Johnny ha anche fatto segnare il giro veloce della gara (1’30”075), che sarebbe il giro record della pista australiana se la Sprint Race fosse considerata una gara a tutti gli effetti, mentre invece non viene registrata nelle statistiche e negli annali della Superbike. Una gara che ha mantenuto le promesse di spettacolarità ed agonismo, ma questo Bautista è apparso davvero imbattibile. Almeno su questa pista.
Dietro ai due antagonisti si è piazzato Leon Haslam, il più serio candidato al ruolo di terzo incomodo, in attesa che Davies esca dal tunnel buio che sembra averlo inghiottito. Il gallese ha tagliato il traguardo al decimo posto, staccato di oltre quattordici secondi dal suo compagno di squadra. Lowes vince il monomarca Yamaha, davanti a VdMark, Melandri e Cortese. Buona la prestazione di un Rinaldi che appare in costante crescita e precede un altra Panigale V4 privata, quella di Eugene Laverty. Gara incolore delle BMW, con Sykes solo undicesimo proprio davanti a Reiterberger.
Camier vede la bandiera a scacchi che ieri gli era stata negata da una scivolata, ma è solo tredicesimo davanti a Kyionari, Razgatlıoğlu, la wild card Troy Herfoss e Jordi Torres. Non hanno tagliato il traguardo Delbianco, autore dell’ennesima caduta, e Mercado, che proprio all’ultimo giro, a causa di un problema al cambio, ha centrato Torres e Razgatlıoğlu, che sono caduti ma si sono rialzati ed hanno concluso la gara, mentre la moto dell’argentino non è ripartita.
In base all’ordine d’arrivo di questa mini-gara la griglia di partenza di Gara-2 vedrà in pole position Bautista affiancato da Rea e Haslam. Seconda fila per Lowes, VdMark e Melandri. Terza fila per Cortese, Rinaldi e Laverty. Le altre file restano quelle decise dalla Superpole di ieri mattina.
Non è semplice da capire, ma vi assicuro che è così.
Bravi.
Ma che senso ha? Non è una gara ufficiale, con tanto di attribuzione di punti per la classifica mondiale?
Considerando la brevità della corsa, sembrano davvero abissali (e imbarazzanti!) i distacchi al traguardo di Davies, Sykes e Camier.