SBK 2020. Redding vince Gara 1 a Jerez
Redding si aggiudica la sua prima gara nel mondiale Superbike, che è poi la prima del nuovo calendario post-coronavirus. Complice il gran caldo ed il timore dei piloti riguardante l’usura degli pneumatici, la gara è stata noiosa sino al dodicesimo passaggio. Sino a quel momento la gara era vissuta su una fuga a quattro, con Rea a fare l’andatura davanti a Razgatlioglu, Redding e Baz. Il ritmo era lento, con tempi di oltre due secondi superiori al record della pista, stabilito lo scorso anno da Bautista con la Ducati V4. Tutto sembrava volgere a favore di Rea, che teneva un ritmo basso per poi uscire nel finale. Ma quando mancavano cinque giri alla fine è stato Redding a sconvolgere i piani del pilota della Kawasaki. Alla curva sei, quella posta al termine del lungo rettilineo opposto ai box, l’alfiere della Ducati si è infilato all’interno di Rea. I due sono finiti larghi in un sorpasso che è sembrato al rallentatore, ma che ha permesso a Redding di portarsi al comando della gara. Chi si aspettava una replica di Rea è rimasto deluso. Evidentemente Johnny non ne aveva più e si è limitato a seguire la Ducati numero 45 sino al traguardo, dovendosi accontentare del secondo posto. Razgatlioglu sale sul terzo gradino del podio, dopo aver resistito nel finale agli assalti di uno scatenato Chaz Davies. Partito male (dodicesimo al termine del primo giro) il gallese ha girato spesso più velocemente dei primi sino a recuperare sul gruppo di testa, ma quando è arrivato alle spalle di Toprak mancava un solo giro al termine. Ottima la prestazione di Baz, primo dei privati, che porta a casa un quinto posto che gli permette di restare nelle zone alte della classifica, che ora vede al comando Redding con 6 punti di vantaggio su Lowes, 12 su Rea e 14 su Razgatlioglu.
Grande gara di Michael Ruben Rinaldi che ha dimostrato come la sua terza posizione nelle libere di ieri non fosse dovuta solo a qualche giro veloce. In gara il pilota del team GoEleven ha tenuto un ottimo ritmo, che gli ha permesso di chiudere al sesto posto, davanti alla Honda ufficiale di Bautista e alla V4 privata di Melandri. Il ravennate è stato autore di una gara accorta, senza sbavature, nella quale ha dimostrato tutta la sua esperienza e le sue capacità di guida. La sua Panigale non è ancora adatta al suo stile di guida, ma se Marco e la sua squadra continueranno su questa strada si potranno togliere molte soddisfazioni.
Tutta da dimenticare la gara di Lowes. L’inglese è caduto in Superpole e questo lo ha costretto non solo a partire dalla quattordicesima posizione in griglia, ma anche di dover utilizzare una moto sistemata in fretta e furia dai suoi tecnici, giusto in tempo per la gara. L’inglese ha chiuso nono, davanti all’altra Honda ufficiale di Leon Haslam. Cortese ha chiuso quattordicesimo con la Kawasaki del team Pedercini, dietro all’altra Ninja privata, quella del Puccetti Racing guidata da Xavi Fores. Lorenzo Gabellini ha portato a termine la sua prima gara nel mondiale Superbike al diciassettesimo posto, mentre non hanno tagliato il traguardo Mercado e Caricasulo, vittime di cadute senza conseguenze, mentre Sykes, Van der Mark e Scheib si sono dovuti ritirare per problemi tecnici.
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inutile piangere. Che tirino fuori un nuovo progetto ancora più estremo, come hanno minacciato di saper fare.