Non fa una Piega #4. Al via il mondiale femminile, ma le ragazze devono correre tra loro o con i maschi? [VIDEO]
Dopo un’altra assurda pausa di quasi due mesi tornano in pista la Superbike e lo fanno a Misano, nella prima delle due tappe italiane previste da questo strano calendario. Tra i tanti motivi di interesse di questo fine settimana c’è anche il debutto del primo campionato mondiale femminile: il FIM Women’s Circuit Racing World Championship.
Francia, Spagna, Italia, Australia, Israele, USA, Colombia, Germania, Rep.Ceca, Sud Africa, Norvegia, Taiwan, Inghilterra Austria, Giappone, Ucraina, Messico e Cile. Tanto per cambiare la pattuglia più numerosa è quella spagnola con 6 pilote, ci sono poi 2 francesi, 2 sudafricane ed una sola italiana Roberta Ponziani, la prima campionessa italiana.Contrariamente a quanto si poteva pensare, le ragazze iscritte sono 25 provenienti da 18 nazioni diverse:
Nei test che si sono svolti al Cremona Circuit circa un mese fa la più veloce è stata Ana Carrasco, l’unica a scendere sotto il muro del 1’4. La Campionessa del Mondo SS300 del 2018 ha inflitto un distacco di sette decimi alla nostra Ponziani e ha confermato il proprio ruolo di favorita, ma oltre che con Roberta, dovrà vedersela con le connazionali Beatriz Neila Santos e Sara Sanchez e con l’ultima arrivata, che a Cremona non c’era: Maria Herrera. Una sola pilota italiana ma tanta Italia in questo mondiale vista la presenza di squadre del calibro del Team Evan Bros (Carrasco), Motoxracing (Ponziani) e 511 Terra e Vita (Sanchez).
Ma tra gli addetti ai lavori e non solo ci si chiede se sia giusto che le ragazze debbano correre in un campionato femminile o se non sia invece meglio che continuino a confrontarsi con i ragazzi.
A mio parere è giusto che, come avviene in tutti gli altri sport, esista un campionato femminile, che servirà tra l’altro come punto di riferimento per tutto il movimento motociclistico femminile. Le ragazze che lo vorranno potranno ovviamente continuare a confrontarsi con gli uomini, ma è giusto che ci sia un mondiale femminile, così come un campionato italiano ed uno europeo. E voi cosa ne pensate?
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AleFrasc, Torino (TO)É una scelta figlia dei tempi. Una donna può tranquillamente andare in moto meglio di un uomo, anche in top class. Ci sono piloti piccoli di statura e di peso che magari corrono con le ossa rotte e arrivano in fondo. La componente fisica é relativa se parliamo di una atleta preparata come si deve. Si fanno tanti discorsi e poi si promuove la discriminazione di genere, e tutti ad applaudire. E quando avremo la campionessa, che sa di aver vinto la coppa di latta e di non essersi confrontata coi migliori?
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montinimichele63, Monticiano (SI)non essendo questione di forza e' giusto che gareggino con gli uomini, altrimenti che parliamo a fare di parita di sesso.