SBK 2024. GP d'Australia. Andrea Iannone subito sul podio: “Sono tornato, più forte di prima”
Nei giorni scorsi Andrea Iannone lo aveva ammesso: “Comunque vada io sono felice perché sono qui, perché sono tornato a correre”. E così è stato, ma a rendere tutto ancora più bello è arrivato un podio che ha sancito questo che lui stesso definisce un momento magico e che chiude un capitolo difficile della sua vita.
Come è andata la gara? Ti aspettavi di salire sul podio?
“In realtà sono arrabbiato, perché avrei potuto fare meglio, invece ho commesso due gravi errori. A parte gli scherzi penso che sia stato il miglior modo di tornare alle competizioni. Ancora faccio fatica a comprendere cosa mi sia realmente successo. Mi sembra tutto incredibile. All’inizio sono stato in testa per molti giri, la squadra ha lavorato benissimo, io sono salito sul podio. E di certo non sono ancora al 100%. Ho dovuto lasciare la MotoGP e sono stato fermo per quattro anni, mi manca l’abitudine alla gara e so che devo essere più scaltro, ma in pochi mesi sono successe così tante cose che mi è mancato il tempo di assimilarle"
I due errori ai quali hai fatto riferimento da cosa sono stati causati?
“Dal freno motore. Ad un certo punto era diventato molto invasivo. Ho cercato di ridurlo durante la gara, ma non ci sono riuscito. Nel finale ho percorso la curva quattro in seconda e non in prima e per questo sono arrivato lungo. Comunque sia il mio tempo sul giro è stato buono ed il risultato è arrivato. L’importante è questo”
E domani altre due gare
“Per domani mi sento più fiducioso e più ottimista, soprattutto grazie all’esperienza che ho accumulato oggi e per questo podio che mi dà tanto morale. Per me è un momento magico e me lo voglio godere sino in fondo. Non mi voglio stressare pensando troppo al futuro. Sono tornato a correre dopo molto tempo, in un ambiente nuovo, completamente diverso da quello della GP, con moto e gomme che non avevo mai utilizzato e con una squadra che devo ancora conoscere a fondo. Abbiamo molto margine di miglioramento e siamo solo all’ottanta per cento”
Come sono stati i tuoi quattro anni senza poter correre?
“In questi quattro anni ho avuto momenti belli, ma anche molti momenti difficili. Mi ritengo una persona fortunata perché ho una famiglia fantastica e tanti amici che mi vogliono bene, ma ad un certo punto avevo perso tutto quello che amavo di più, e non è stato facile. Avevo tutto, ma non quello che realmente volevo. Mi mancava la moto, ma ora l’ho ritrovata, sono ritornato e forse sono più forte di prima”
lotta serrata, sorpasso dopo sorpasso, dove la perfetta messa a punto del mezzo non è così fondamentale come in gp.
Gli auguro di poter disputare un mondiale di altissimo livello, dopo quel che ha passato lo meriterebbe davvero!