Toprak Razgatlioglu domina la seconda gara lunga dell’Estoril e si avvicina alla matematica conquista del suo secondo titolo mondiale, che potrebbe arrivare già tra pochi giorni in Gara1 a Jerez, nell’ultimo round 2024.

Ieri il turco era stato chiaro: "In gara ho capito come migliorare la mia moto e domani sarò più veloce”. Nella sprint race di questa mattina era inciampato in un immenso Nicolò Bulega, ma nei 21 giri di Gara2 ha potuto imporre un ritmo insostenibile per tutti i suoi avversari, portando a 46 il suo vantaggio in classifica nei confronti del rookie italiano.

Una gara noiosa, perché alle spalle del solitario Toprak i due alfieri della Ducati non si sono mai dati battaglia. Alvaro Bautista, ormai matematicamente tagliato fuori dalla lotta per il titolo, era scattato per primo allo spegnersi del semaforo ed in seguito si era portato alle spalle di Razgatlioglu, ma al decimo passaggio, rispettando molto probabilmente degli ordini di scuderia, non ha opposto resistenza al sorpasso di Bulega, per poi seguirlo come un’ombra e non tentare mai un sorpasso. Nicolò ha fatto quello che poteva e se non altro con il suo secondo posto rimanda i festeggiamenti in casa BMW.

Jonathan Rea può sorridere per il suo quarto posto, che premia i suoi miglioramenti e quelli della R1. Alle spalle del sei volte campione del mondo si piazza la seconda M1000RR ufficiale di Michael Van der Mark, che precede la prima Honda di Xavi Vierge.

Quattro italiani dal settimo all’undicesimo posto e sono nell’ordine: Danilo Petrucci, Andrea Iannone, Michael Ruben Rinaldi ed Axel Bassani. I quattro non possono festeggiare più di tanto visto che a facilitare i loro risultati ci hanno pensato le cadute di Andrea Locatelli, Sam Lowes, Tarran Mackenzie e Iker Lecuona che non hanno tagliato il traguardo, così come Tito Rabat e Garrett Gerloff, fermati da problemi tecnici.

La lista dei piloti italiani si conclude con il diciassettesimo posto della wild card Luca Bernardi.