SBK 2024. Nicolò Bulega: “Che bello rivedere Valentino in pista!”
Nicolò Bulega si conferma un debuttante di lusso che continua a stupire e oggi è arrivato a meno di un decimo dal record della pista portoghese. Sembra proprio che lo stile di guida del campione del mondo Supersport si adatti alla perfezione alla Panigale V4.
Il tempo sul giro è eccezionale, ma ora deve migliorare il passo gara. Una migliore condizione fisica ha permesso ad Alvaro Bautista di svolgere tutto il programma preparato con la sua squadra. Insieme hanno capito dove posizionare la zavorra imposta dal nuovo regolamento e il passo gara dello spagnolo è da paura.
L'intervista a Nicolò Bulega
Come è andata oggi?
Sono molto contento di come è andata questa prima giornata di prove qui a Portimao. Non era scontato che andassi bene, perché questa è una pista difficile e l’ho affrontata con molta attenzione. Non è stato facile essere così veloce con una moto che non avevo mai guidato su questo tracciato, ma ho fatto segnare il miglior tempo ed ho anche trovato un buon ritmo sulla distanza, girando a lungo con gomme usurate.
Dove devi ancora migliorare?
I punti da migliorare riguardano soprattutto la staccata, e ci lavoreremo anche domani. In generale stiamo lavorando molto bene e voglio continuare così.
Obiettivi per la tua prima stagione in Superbike?
Dopo tre soli giorni di prove non posso ancora stabilire un obiettivo ben definito per quella che sarà la mia prima stagione in Superbike. Spero solo di continuare ad imparare e a divertirmi. E’ un onore per me correre per il team Aruba.it e spero di essere la versione migliore di me stesso per ripagare la squadra della fiducia accordatami. Certo la pressione si farà sentire, ma se continuerò a divertirmi come sto facendo ora non ci saranno problemi. E poi non sono certo io a dover vincere il titolo.
Chi sono i tuoi favoriti per la lotta al titolo e quali pensi siano i piloti più forti in gara?
I miei favoriti per il titolo sono i soliti tre: Bautista, Rea e Toprak, mentre per la vittoria in gara ci sono tanti outsider come potrei essere io, o Rinaldi, Redding, Petrucci, Iannone e altri ancora.
Hai capito come mai sei già così veloce con la V4?
Sinceramente no. L’anno passato avevo provato questa moto per un totale di sei giorni, la metà dei quali con la pista bagnata o umida. Non so perché riesco ad essere così veloce. Mi sento a mio agio e poi devo dire che questa moto si adatta molto bene al mio stile di guida.
Hai fatto più fatica in Supersport
In Supersport ho dovuto imparare tanto nel primo anno. Non conoscevo molte piste, e nemmeno la moto. L’anno successivo ho tratto vantaggio dall’esperienza acquisita, ma soprattutto è stata la squadra a fare un lavoro eccezionale, migliorando molto la mia V2.
Oggi in pista c’erano anche i tuoi amici della VR46, compreso Valentino.
Si. Bellissimo. Ho fatto qualche giro con Vale ed è stato davvero molto bello rivederlo in moto. Non ho ancora avuto modo di andare a salutarli e spero di poterlo fare più tardi.
Le dichiarazioni di Alvaro Bautista
Meglio che a Jerez?
Si, decisamente. Sono contento perché la mia situazione fisica è migliorata. Non sono ancora in piena forma ma ho potuto girare senza essere disturbato dal dolore.
Cosa dicono i dottori?
I dottori dicono di stare tranquillo e di continuare a lavorare con il mio fisioterapista. La situazione è in costante miglioramento e sono fiducioso. A Jerez non stavo per niente bene ma qui sto meglio e se continuerò così forse in Australia sarò al 100%.
Hai lavorato anche sul posizionamento della zavorra sulla moto?
Certo. Non so dove i miei tecnici abbiano posizionato i pesi, ma mi hanno preparato due moto diverse ed io ne ho scelta una. Abbiamo fatto un poco di esperienza per quanto riguarda questo problema e sappiamo come muoverci.
Hai visto quanti piloti della MotoGP c’erano oggi?
Si, ho girato spesso con loro e sono riuscito anche a superare Valentino Rossi! Naturalmente sto scherzando. So che loro avevano moto stradali, ma è stato comunque bello vederli tutti in pista assieme a noi.
Sarebbe davvero bello vederlo vincere nonostante un regolamento scritto “ad personam”.