SBK. Rea si aggiudica Gara 1 a Phillip Island
Rea. Ancora lui, ma questa volta la sua vittoria non è stata per niente scontata e il campione del mondo ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie, prima per controllare un gruppone composto da 14 piloti ed in seguito per resistere agli attacchi di Davies, che gli ha conteso la vittoria sin sulla linea del traguardo, ed ha ceduto per soli 42 millesimi. E’ sembrata più una gara di Moto3 che non una di Superbike, con un lungo serpentone e distacchi al decimo di secondo. Un bel corpo a corpo che ci ha riportati indietro nel tempo. Però alla fine ad emergere sono stati Rea, Davies e Sykes, vale a dire quelli che erano stati i protagonisti della passata stagione.
I primi della classe sapevano che per vincere bisognava risparmiare le gomme e per ben due volte Rea è andato in testa per poi rallentare il ritmo ed arrivare quindi con gli pneumatici ancora performanti nei giri decisivi. Una tattica vincente che è stata anche adottata da Davies, rimasto sempre nelle posizioni di rincalzo per poi emergere imperioso nelle ultime tre tornate.
Tra i protagonisti è mancato Marco Melandri, caduto nel corso del quindicesimo giro a suo dire a causa di Lowes, reo di averlo chiuso in una curva ed averne quindi provocato la caduta. Le immagini non hanno ripreso quanto accaduto al ravennate e quindi non possiamo giudicare i motivi della sua caduta, che ci ha di fatto privato di uno dei piloti in grado di lottare per la vittoria. Un vero peccato anche perché dopo aver raccolto zero punti oggi, domani Marco dovrà prendere il via dalla quarta fila. Per lui un inizio di campionato decisamente in salita. Indipendentemente da quanto è accaduto con Melandri, Lowes ha fatto una grande gara, fatta di grinta (troppa?) e determinazione, ma anche di una guida concreta e veloce che lo ha portato anche a condurre la gara (anche se per un solo giro). L’inglese della Yamaha ha perso contatto con il gruppo dei primi solo a due giri dalla fine, per poi tagliare il traguardo al quarto posto ad un secondo da Rea.
Camier e la MV non finiscono di stupire. L’inglese è sempre stato nelle prime posizioni, senza mai mollare un millimetro a nessuno ed il suo è un quinto posto che vale molto e che Leon ha voluto subito condividere con la sua squadra. Ottima anche la gara di Fores che è sempre stato nel gruppo di testa, cedendo solo negli ultimi giri.
La top ten è completata da un concreto Torres settimo davanti a Laverty, che in gara ha sfruttato tutta la sua esperienza per portare al traguardo la sua Aprilia. Cosa che purtroppo non è riuscita a Savadori. Il giovane pilota italiano faceva parte del gruppone di testa ed era in piena rimonta quando ha perso aderenza all’anteriore durante il sesto giro. Un vero peccato perché di certo Lorenzo avrebbe potuto conquistare una posizione nei primi otto-dieci, con i relativi ed importanti punti.
VdMark ha confermato quanto aveva mostrato in prova, vale a dire un affiatamento ancora scarso con la sua R1. L’olandese ha preceduto il debuttante Krummenacher, bravo a centrare la top ten con la Kawasaki privata del team Puccetti e Hayden, che con la nuova Honda ha faticato a concludere in undicesima posizione. Solo quindicesimo il suo team mate Bradl, preceduto anche da De Angelis, che porta a casa due punticini. Russo chiude sedicesimo davanti a Badovini. Oltre a Melandri e Savadori non ha tagliato il traguardo anche la wild card Brookes, a causa di problemi tecnici.
Davies con una moto leggermente inferiore a Kawasaki lotta sempre tra i primi per la vittoria!
Sykes purtroppo non riesce a gestire le gomme anche se resta cmq un grande pilota!
Melandri, che strano! comincia con l'accusare tizio caio sempronio, peccato che ci ha già corso in SBK e dovrebbe ricordarsi che questa categoria non è fatta per i "piangina" come lui. Qualcuno pensava ancora che fosse cambiato o peggio ancora maturato durante l'anno sabbatico e invece ci ritroviamo ancora qui a scrivere le solite cose su di lui.
Lamps