SBK. Riprendono i test. Iodaracing sempre più vicino alle derivate
Conclusa la pausa invernale i team Superbike ritornano in pista per prepararsi al primo round del campionato 2016 che si disputerà tra un mese sulla pista di Phillip Island, mentre fervono le trattative per portare il team Iodaracing di Giampiero Sacchi nel campionato delle derivate dalla serie. Sembra che l’accordo con Aprilia sia stato trovato e che manchi solo il benestare di alcuni sponsor. Questione di giorni. Mentre Savadori e De Angelis non sanno ancora se partiranno per l’Australia, i piloti Superbike di Althea BMW, Yamaha e Ducati hanno già i biglietti in tasca e si preparano ad un campionato che si preannuncia difficile e combattuto.
Althea BMW a Vallelunga
L’Althea BMW Racing Team è tornato sulla pista di Vallelunga per due giornate proficue nonostante il freddo ed un asfalto attorno ai 10 gradi. Sotto gli occhi di Jan Witteven e di Berti Hauser responsabile del settore racing di BMW, Markus Reiterberger ha testato una nuova forcella, mentre Jordi Torres si è concentrato sull’elettronica 2016 provata anche dal tedesco. Lo spagnolo ha percorso 83 giri mentre Reiterberger 68. Raggiante il tedesco, guardingo come sempre lo spagnolo.
Markus Reiterberger: «La domenica è stata soleggiata, mentre sabato faceva molto freddo e non abbiamo potuto svolgere tutti i test necessari. Abbiamo provato parti nuove nei freni, nell'elettronica, nel cambio, e rispetto ai precedenti test di Vallelunga abbiamo fatto un grande passo in avanti. Sono felicissimo per l'affiatamento che ho con il team che sta diventando una grande famiglia».
Jordi Torres: «Questi due giorni sono stati il bianco e il nero, un po' come i colori del team. Devo ancora imparare come si guida questa BMW e devo modificare il mio stile di guida e mi serve tempo. Il primo giorno non ho trovato la giusta confidenza con la moto. In curva c’era un piccolo problema che mi disturbava, mentre il giorno successivo è andato molto meglio . Ci siamo concentrati sullo sviluppo dell'elettronica e del motore, sono riuscito a interpretare le informazioni che mi ha dato la moto, senza curarci molto dei tempi sul giro. Posso tornare a casa sereno!».
Pata Yamaha in Portogallo
Il team Pata Yamaha ha scelto la pista di Portimao per i suoi primi test del 2016. La spalla sinistra di Alex Lowes, infortunata nei test precedenti, sembra sia tornata a posto, visto che non ha creato grossi problemi al giovane pilota inglese, in grado di percorrere ben 116 giri, alla guida della sua YZF-R1. Mentre Lowes ha controllato il suo stato fisico, Sylvain Guintoli ha invece potuto provare nuove forcelle Öhlins anteriori, un nuova specifica per il motore e nuove strategie che riguardano la parte elettronica. Il francese ha percorso 90 giri. Il team Pata Yamaha WorldSBK si sposta ora in Spagna, sul circuito di Jerez per altri due giorni di test.
Alex Lowes: «E 'stato bello tornare in moto, soprattutto dopo un inverno difficile, e tornare al lavorare sulla YZF-R1. Abbiamo provato un sacco di nuove parti, ma il nostro obiettivo principale è stata l'elettronica e la ricerca di una buona messa a punto del telaio. La mia spalla non mi ha creato problemi particolari e dopo qualche giorno di riposo potrò svolgere altre sessioni di test a Jerez. Rispetto all’ultima volta la moto è migliorata, segno che la squadra ha lavorato molto nella pausa invernale. Non vedo l'ora di arrivare a Jerez per continuare a lavorare sulla moto».
Sylvain Guintoli: «E 'stato un buon test nel quale abbiamo provato un sacco di pezzi nuovi ed abbiamo svolto un dettagliato programma di lavoro. E’ importante girare su questa pista e poi andare a Jerez, due tracciati molto diversi. Ieri era abbastanza umido al mattino ed abbiamo speso molto tempo per configurare e cambiare le novità da provare. Non ci siamo mai concentrati sui tempi sul giro e le informazioni ed i progressi sono stati postivi. Le sospensioni hanno lavorato bene e quindi a Jerez potremo proseguire su questa strada e lavorare maggiormente sull'elettronica».
Anche Ducati Aruba a Portimao
Ma a Portimao non c’era solo il team Yamaha, ma anche la squadra ufficiale Aruba.it Ducati di Davies e Giugliano. I due hanno percorso rispettivamente 119 e 77 giri in totale sulla Panigale R in configurazione 2016, valutando nuove componenti e continuando il lavoro di affinamento del setup di base. Le novità sulla ciclistica e sull’elettronica hanno dato risultati positivi, così come le nuove forcelle Ohlins e le ultime strategie di anti-spin e freno motore studiate dai tecnici di Borgo Panigale.
Chaz Davies: «Il primo giorno con la pista umida, ci siamo concentrati sulle novità di elettronica ed ho riscontrato dei vantaggi rispetto al 2015, anche se resta ancora del lavoro da fare. Abbiamo avuto la conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione per quanto riguarda le nuove forcelle. Nella giornata finale abbiamo svolto una simulazione di gara, dalla quale abbiamo imparato molto. Sono soddisfatto e pronto a continuare il lavoro a Jerez».
Davide Giugliano: «Abbiamo provato diverse novità in questi primi due giorni, concentrandoci sulla messa a punto della mia Panigale. Fisicamente mi sento a posto, e sto recuperando la forma necessaria. Mi trovo bene con la mia nuova squadra, con un metodo diverso da quello a cui ero abituato e che sicuramente darà i suoi frutti. Stiamo definendo il pacchetto tecnico ottimale e ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Faremo ulteriori verifiche a Jerez per poi tirare le somme in Australia».
Il team Aruba.it Racing - Ducati tornerà in pista il 26-27 gennaio sul circuito di Jerez de la Frontera (Spagna).
Comunque con il ritorno di Yamaha, il campionato ci guadagna in moto competitive e quindi in interesse