WSSP 300

Superbike: Provec WorldSS300, un team al femminile

- Nella squadra dell’ex campionessa mondiale Ana Carrasco anche la team manager è donna: Carla Grau Pi. Le abbiamo intervistate in occasione della presentazione del team a Barcellona

Il team Provec WorldSS300 si è presentato alla stampa mercoledì 31 marzo, in una bellissima conferenza allestita sul rettilineo dei box dell’autodromo di Barcellona. E’ la squadra dell’azienda che gestisce anche il team KRT, quello che da sei anni consecutivi si laurea campione del mondo SBK con Jonathan Rea e che nella 300 punta tutto su Ana Carrasco, che si potrebbe definire la versione femminile del nordirlandese. Campionessa del mondo di categoria nel 2018, Ana possiede la stessa determinazione del Cannibale e proprio come lui ha già infranto molti record. Ha debuttato nel CEV nel 2011 a soli 14 anni, ed è diventata subito la prima pilota donna a conquistare punti nel campionato nazionale spagnolo 125cc.

Nel 2013 ha disputato il mondiale Moto3 e si è classificata  quindicesima nel gran premio della Malesia, diventando così la prima pilota spagnola a conquistare punti nel motomondiale. Nel 2017 è passata al WorldSS300, vincendo la gara di Portimao e diventando così la seconda donna nella storia a vincere una gara mondiale. La sua stagione migliore è stata ovviamente quella del 2018, quando si è laureata Campionessa del Mondo della Supersport 300, prima donna ad aver conquistato un titolo mondiale di motociclismo.

Nella stagione 2019 è entrata a far parte del team Kawasaki Provec, ha vinto due gare ed ha chiuso al terzo posto della generale. E’ rimasta con il team Kawasaki ufficiale anche l’anno seguente, ma dopo aver ottenuto un’altra vittoria si è infortunata in allenamento sulla pista dell’Estoril. Un brutto incidente che l’ha costretta a sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico, per fissare delle placche alle vertebre D4 e D6. Dopo alcuni mesi di sosta forzata e lunghe e dolorose sedute di fisioterapia, Ana ha dimostrato ancora una volta tutta la sua grande forza di volontà riprendendo ad allenarsi ed è tornata finalmente in pista il 24 febbraio a Barcellona.

 

Come stai Ana?

“Sto bene, non sono al massimo della forma fisica, ma mi sento bene. In questi mesi di sosta forzata ho perso tutta la mia tonicità muscolare, ma mi sto allenando molto per riprenderla prima dell’inizio del campionato. Riesco a guidare bene la mia moto, anche se in sella avverto ancora del dolore compiendo alcuni movimenti”.

Ana Carrasco
Ana Carrasco

Ti accontenterai di tornare a lottare per la vittoria in gara, o punti al titolo mondiale?

"Io corro per vincere, ma so che quest’anno sarà difficile conquistare il titolo. Di certo ci proverò con tutte le mie forze. Sarà determinante tornare in forma presto, in modo da poter lottare ad armi pari in un categoria difficile come la 300, dove tutti corrono con il coltello tra i denti. L’ideale sarebbe se riuscissi a fare subito un podio. Iniziare con molti punti mi consentirebbe di inserirmi subito nella lotta per il campionato”.

 

Come sono andati i tuoi test qui a Barcellona?

"La posizione finale nella classifica dei tempi non è ottimale, ma la cosa positiva è che ho fatto i miei giri migliori da sola, senza quelle scie che in 300 sono determinanti. Mi sono sentita bene sulla moto e questo è molto importante. Devo migliorare, ma mancano ancora due mesi alla prima gara al Motorland Aragon e mi farò trovare pronta”.

 

Dopo il tuo incidente hai mai avuto paura di dover smettere?

"No. Mai. I medici non mi hanno mai nascosto la gravità del mio infortunio, ma sapevo che sarebbe stato solo questione di tempo, e che sarei potuta tornare in moto. Questo mi ha dato la forza e gli stimoli che mi sono serviti per superare tutti i dolori e le difficoltà. Pensa che non ho potuto camminare per quasi un mese. L’ho potuto fare solo una settimana dopo l’intervento, ed un mese dopo ho potuto riprendere ad allenarmi, anche se in maniera molto soft e sempre assieme al mio fisioterapista”.

 

Hai un team tutto per te, con tante persone che ti vogliono bene

"Si, è una cosa fantastica. Mi sono sempre stati vicini, mi hanno sempre spinto a dare il massimo per tornare in pista. Anche tecnicamente è una squadra eccezionale, forse la migliore, e so che possiamo tornare ai vertici e a lottare per quello che sarebbe il mio secondo titolo mondiale”.

Una squadra davvero unica, dove oltre alla pilota anche la team manager è una donna: Carla Grau Pi. Il team Provec crede molto nelle donne. Oltre ad Ana e Carla fanno parte dello staff anche Mara Soto, meccanico, Silvia Sanchez team coordinator, Eva Blanquez responsabile comunicazione e Txell Barò designer.

Carla Grau Pi
Carla Grau Pi

Carla Grau Pi è figlia d’arte essendo la primogenita di Marc, ex pilota della Superbike spagnola che ha anche gareggiato nel mondiale correndo come wild card nel round di Albacete 1992. Ha soltanto 21 anni, è stata campionessa spagnola di sci e sta frequentando un corso di marketing all’Università di Barcellona.

 

Come hai iniziato a lavorare nel team Provec?

"Io sono di Bellaterra, un paesino a pochi chilometri da Barcellona, dove vivono anche i fratelli Guim e Biel Roda, rispettivamente Team Manager e Marketing&PR Manager della Provec. Sono stati loro a propormi di diventare responsabile della comunicazione per il team WorldSS300 ed in particolare per Ana Carrasco. Ci siamo trovati molto bene insieme ed ora sono stata promossa a team manager."

 

Sei la prima donna Team manager nel mondo della SBK. Pensi di poter portare qualcosa di nuovo in un mondo che sino ad ora era riservato agli uomini?

"Penso che noi donne abbiamo una visione differente del lavoro, più generale e meno settoriale. Cercherò di mettere a frutto i miei studi e le esperienze maturate sia nel campo della comunicazione che dello sci, dal quale io provengo. Devo aiutare Ana a raggiungere i propri obiettivi e per farlo non mi voglio focalizzare solo sui risultati, ma voglio cercare innanzitutto di farla sentire a proprio agio nel team e nella sua vita nel paddock, oltre che ovviamente sulla moto, coordinando il lavoro dei tecnici."

 

Lavori in un mondo che conosci da sempre

"Ero bambina quando mio padre mi portava con sé nel paddock della Superbike e della MotoGP, qui a Barcellona, a Jerez e al Motorland Aragon. Da lui ho ereditato la passione per le moto e per le corse. Lui correva nella Superbike spagnola ed è grazie a lui che ho vissuto questo mondo nel suo interno, e non da semplice spettatrice. Ora però questo è anche un lavoro e lo vivo in modo differente e più professionale."

Joan Lascorz
Joan Lascorz

La Carrasco viene da un periodo difficile

"Il suo brutto infortunio l’ha tenuta lontana dalla pista per oltre cinque mesi, ma gli ha dato anche una grande forza interiore, che l’aiuterà a tornare al vertice. Siamo entrambe ambiziose e vogliamo arrivare insieme prima in Supersport e successivamente in Superbike. Non sappiamo ancora se sarà il prossimo anno o quello successivo, ma ce la faremo."

 

Al tuo fianco ci sarà anche Joan Lascorz

"Joan è una grande persona e sono fortunata ad averlo con me nel team. Non parla molto, ma quando ci dice qualcosa è senza dubbio importante e definitiva. Lo ascoltiamo tutti con molta attenzione perché sappiamo che ha tanto da dare e che ci può aiutare a crescere."

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