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Terol e De Angelis in SBK?

- Il mercato SBK è in pieno fermento. Il team Althea potrebbe schierare i due piloti provenienti dalla Moto2, mentre procedono le trattative tra Aprilia e Red Devils. Presentato a Magny Cours il JR Racing team. Dorna porta a 28 anni l’età massima per la STK 1000 | C. Baldi
Terol e De Angelis in SBK?

Passato il penultimo appuntamento mondiale di Magny Cours, i team manager tornano al lavoro per definire gli schieramenti che daranno vita al mondiale Superbike 2015. C’è già qualche conferma, ma sono ancora molti i punti interrogativi. Visto che Rea che correrà con la Kawasaki, la Honda ha deciso di sostituirlo con Sylvain Guintoli, che farà da chioccia al giovane Van de Mark. Il team Pata Honda Ten Kate aveva intenzione di lasciare il mondiale Supersport, ma sembra che la Dorna sia riuscita a fargli cambiare idea.

La Suzuki ha confermato Alex Lowes, ma non ha ancora deciso chi lo affiancherà. Si parla di Randy De Puniet (un’ipotesi che però sembra alquanto remota) e di Michael Laverty, fratello di Eugene che come sappiamo correrà il prossimo anno in MotoGP. Ma a salire sulla GSX-R1000 del team inglese potrebbe essere Alex De Angelis. Dopo molti anni di militanza in tutte le categorie dei campionati GP, il pilota di San Marino era a Magny Cours per guardarsi attorno ed iniziare a prendere confidenza con il mondo della Superbike. Il suo primo appuntamento è stato con il team Althea, deciso a schierare due Ducati che vorrebbe affidare appunto a De Angelis e ad un altro pilota proveniente dal mondo GP, lo spagnolo Nico Terol. Il ventiseienne, campione del mondo 125 nel 2011, sembra infatti deciso a lasciare un ruolo di secondo piano in Moto2, per tentare di essere protagonista nella classe regina delle derivate dalla serie.

Sia lui che De Angelis non hanno mai corso con una Superbike e quindi bisognerà vedere come si adatteranno alla bicilindrica 1200 di Borgo Panigale, ma il loro talento e la loro esperienza possono essere garanzia di buoni risultati.

De Angelis però non ha parlato solo con Althea, ma anche con il team Suzuki e con Red Devils. Procedono infatti le trattative iniziate da tempo e concretizzatesi a Magny Cours, tra Petricca ed Albesiano. Salvo ripensamenti dell’ultima ora, saranno due i piloti a salire sulle RSV4 ufficiali. Secondo gli accordi un pilota dovrebbe essere scelto dal team ed uno dall’Aprilia. Per quanto riguarda il primo, si fanno i nomi di Haslam, Elias, Camier e appunto De Angelis, mentre quello scelto da Aprilia potrebbe essere Melandri, ma ad oggi non si sa dove correrà il ravennate il prossimo anno. Sino a sabato scorso sembrava destinato al team Aprilia Gresini MotoGP, ma dopo i ben noti fatti di gara2 non sappiamo quali decisioni possa prendere la casa di Noale.

Alex De Angelis
Alex De Angelis

Decisione presa invece per quanto riguarda la Stock 1000 e nel 2015 vedremo le RSV4 anche nella Superstock 1000 FIM Cup. Con ogni probabilità sarà la Nuova M2 Racing, che attualmente partecipa al CIV Superbike con Clementi e Calia, a portare in pista la nuova moto di Noale che verrà presentata alla prossima fiera Eicma di Milano. Calia dovrebbe restare al suo posto, mentre per il secondo pilota si parla di Lorenzo Savadori, contattato dalla casa veneta già prima di Magny Cours.

L’Aprilia approda in Stock, mentre il team Barni si sposta invece in Superbike. La cosa è stata decisa da tempo e manca solo il nome del pilota, che dovrebbe comunque essere Leandro Mercado, laureatosi campione STK 1000 domenica scorsa a Magny Cours.

La squadra di Marco Barnabò non sarà l’unica novità del prossimo mondiale, perché nel paddock dell’autodromo francese è stato presentato alla stampa il JR Racing Team, la squadra della Repubblica Dominicana, della quale fa parte anche Troy Corser in qualità di direttore sportivo. Le moto utilizzate saranno BMW S1000RR, mentre i nomi dei due piloti verranno resi noti solo a metà Novembre. Questo team fa parte di un ampio progetto, che mira a realizzare un autodromo nella Repubblica Dominicana e che vuole quindi attirare su di se l’attenzione del mondo motoristico mondiale.

Intanto la Dorna con un comunicato emesso ieri, ha portato da 26 a 28 anni l’età minima per correre nella Stock 1000 ed ha stabilito nel periodo che va dal 21 Dicembre 2014 al 4 Gennaio 2015 il periodo nel quale sono vietati i test delle squadre del mondiale Superbike e Supersport. Se qualcuno avesse prenotato un autodromo per il 25 Dicembre o per il 1 Gennaio è quindi obbligato a disdirlo...

  • leo250
    leo250, Vigevano (PV)

    Ottimi piloti entrambi..però...

    Sono 2 ottimi professionisti sia De Angelis che Terol con molta esperienza di guida dei prototipi. bisogna vedere come si adatteranno alle derivate di serie....e se avranno qualche buon sponsor che pagherà per farli correre....perché ormai non sò se li pagheranno con i pochi soldi che circolano....
    Entrambi non sono 2 novellini ma degli ottimi professionisti che però non hanno avuto la fortuna di capitare nel team giusto al momento giusto, guardate Elias il 1°campione del mondo della Moto 2, ha fatto buone gare in SBK ma non aveva certo la moto di Melandri e Guintolì che dovrebbe essere meglio della sua da cliente.....
    Certo ch ele moto del team Althea dovrebbero essere ottime perché han vinto addirittura un mondiale con Checa con Ducati, quindi in bocca al lupo ai 2 piloti in cerca di sella competitiva...!!
  • alec_leamas
    alec_leamas, Genova (GE)

    @Andrea.Turconi

    Probabilmente le prestazioni della RSV4 in versione SBK sono frutto di un importante upgrade della versione stradale (discorso estensibile a tutti i marchi, a mio avviso): resta il fatto che per molti aspetti, elettronica in primis, la RSV4 sia ancora oggi, nonostante gli anni passati dal progetto, una delle migliori super sportive stradali sul mercato, al livello, se non oltre, della S1000RR. Sul piano strettamente tecnico (non parlo di piacere di guida, né di efficacia in pista) le altre super sportive stradali in commercio (soprattutto giapponesi, ma non solo) sono ancora su un livello inferiore. Il regolamento EVO dovrebbe finalmente limitare questa sorta di doping tecnologico, riducendo il gap tra le moto da gara e le loro cugine di serie, facendo risaltare maggiormente i pregi di un progetto ben riuscito (Aprilia e a seguire Kawasaki) e i difetti di un progetto magari ottimo ma un po' datato (Honda, Suzuki) oppure ancora perfettibile (Ducati).
    Va comunque riconosciuto a Ducati, rispetto alle altre Case in gioco, una maggiore coerenza e parentela stretta tra la versione SBK e la versione stradale della propria moto.
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