Test SBK: giro record di Rea a Jerez
Jonathan Rea ha chiuso il 2017 così come lo aveva iniziato: davanti a tutti. A Jerez il nordirlandese ha atteso l’ultima giornata di test per dare l’ennesima prova di superiorità ed abbassare di oltre un secondo il best lap della pista andalusa, stabilito da Melandri nella Superpole di ottobre. Una prestazione maiuscola ed un crono spaventoso, inferiore anche a quello di molti piloti della MotoGP presenti a Jerez. Al termine delle prove Johnny era molto felice, non solo per il suo tempone, ma anche perché lo ha ottenuto con una moto preparata secondo quelle che dovrebbero essere le nuove regole Dorna. Non dimentichiamo però che proprio in base alle nuove regole, le Kawasaki potrebbero essere penalizzate nel corso della stagione, se si dimostrassero più competitive rispetto alle concorrenti. Quindi non è certo (anzi appare molto improbabile) che Rea possa utilizzare questa moto per tutto il campionato 2018.
«Questo test è stato molto importante per noi – ha dichiarato il tre volte campione del mondo SBK – e siamo stati fortunati che il meteo si sia mantenuto costantemente buono. La pista ora è molto gommata e quindi, una volta valutati tutti i componenti che dovevamo provare, tra cui un nuovo forcellone, nuove sospensioni Showa e nuove gomme Pirelli, abbiamo montato una gomma da qualifica per vedere quale fosse il nostro potenziale e la risposta è stata davvero positiva, tanto che sono stato sorpreso di aver girato in 1'37". Abbiamo lavorato molto e sono molto orgoglioso del mio team, perché ha compreso i cambiamenti derivanti dal nuovo regolamento».
Il secondo tempo di Sykes conferma il grande lavoro svolto dal team KRT. Tom si è fermato a oltre tre decimi dal suo compagno di squadra, ma è stato più veloce rispetto a tutti gli altri piloti Superbike, compreso Marco Melandri, che nell’ultima giornata si è maggiormente concentrato sul lavoro da svolgere con i suoi tecnici che non sul tempo sul giro, che comunque è riuscito a migliorare, anche se di un solo decimo di secondo.
«È stato un test tutto sommato positivo – questo il suo commento - Ci siamo concentrati sui punti principali del regolamento 2018 senza focalizzarci troppo sul lavoro relativo all’assetto ed alle gomme, e siamo riusciti a provare la maggior parte delle novità. Dobbiamo ancora lavorare per ottimizzare motore e cambio con le nuove specifiche, ma il mio feeling con l’anteriore è migliorato, così come la guidabilità in generale. Ho cercato di essere il più costante possibile. In questa fase le buone sensazioni in sella contano più del miglior tempo».
A parte Melandri, tutti gli altri piloti Superbike presenti in pista nella giornata conclusiva hanno abbassato notevolmente i loro tempi sul giro, ad iniziare da Alex Lowes, che con il crono di 1’38”622 si è migliorato di oltre un secondo ed ha chiuso al terzo posto della classifica generale. «È stato un test molto positivo per me – ha affermato al termine delle prove - nel quale abbiamo raccolto alcune preziose informazioni da analizzare durante l'inverno. Ho ulteriormente migliorato il mio feeling con la R1, ed è stato bello avere con noi Niccolò Canepa, che ci ha aiutato a testare alcune parti nuove. In generale non avrebbe potuto andare meglio di così e quindi sono davvero felice. Sono certo che sia io che la Yamaha torneremo dopo la pausa invernale ancora più forti, e pronti per affrontare la nuova stagione».
VdMark si è invece fermato a nove decimi dal suo compagno di squadra, ed ha preceduto di quasi tre decimi Canepa, tornato sulla R1 Superbike per dare una mano ai due piloti del team Pata.
Continua a stupire Leon Camier, che è stato in grado di migliorare ulteriormente il suo best lap, che era già di molto inferiore a quello fatto segnare da Giugliano nella Superpole di ottobre. Il nuovo acquisto della Honda ha chiuso al quarto posto, a dimostrazione di aver decisamente iniziato con il piede giusto e di essere l’uomo giusto per portare in alto la nuova CBR. «Sono davvero molto soddisfatto di questi tre giorni di test – il commento di Leon - nei quali sono riuscito a fare molti progressi, ottenendo dei buoni tempi sul giro con gomme da gara. Nell’ultima giornata abbiamo cercato di capire come la moto reagisce ai diversi cambiamenti, ed abbiamo anche provato alcuni nuovi componenti. Nel complesso penso che abbiamo trovato una buona base da cui partire, ma ovviamente dobbiamo vedere come funzionerà su altre piste e sulla distanza della gara. E’ stato un ottimo inizio e sono felice».
Molto soddisfatto anche Xavi Forés, che è stato di un decimo più veloce di Melandri. Il team Barni Racing è ancora in attesa dei nuovi particolari per il 2018, quando cercherà di stare a ridosso delle Panigale ufficiali.
I test di Jerez sono serviti a Michael Ruben Rinaldi per prendere confidenza con la Panigale in versione Superbike, e i suoi riscontri cronometrici sono stati di tutto rilievo: ma ancora non si sa se nel 2018 il giovane vincitore della Stock 1000 potrà fare il grande salto nella classe regina delle derivate.
Classifica quinta ed ultima giornata di test:
1. Jonathan Rea - Kawasaki 1'37"986
2. Tom Sykes – Kawasaki 1'38"326 +0.340
3. Alex Lowes – Yamaha 1'38"622 +0.636
4. Leon Camier – Honda 1'39"333 +1.347
5. Xavi Fores – Ducati 1'39"398 +1.412
6. Marco Melandri – Ducati 1'39"577 +1.591
7. Michael van der Mark – Yamaha 1'39"577 +1.591
8. Niccolo Canepa - Yamaha - 1'39"855 +1.869
9. Michael Ruben Rinaldi – Ducati 1'40"223 +2.237
Classifica generale dei test di Jerez:
1. Jonathan Rea - Kawasaki 1:37:986
2. Tom Sykes – Kawasaki 1:38:326 +0.340
3. Alex Lowes - Yamaha 1:38:622 +0.636
4. Leon Camier – Honda 1:39:333 +1.347
5. Xavi Fores - Ducati 1:39:398 +1.412
6. Marco Melandri – Ducati 1:39:577 +1.591
7. Michael van der Mark - Yamaha 1:39:577 +1.591
8. Niccolò Canepa - Yamaha 1:39:855 +1.869
9. Michael Ruben Rinaldi – Ducati 1:40.223 +2.237
10. Chaz Davies – Ducati 1:40:630 +2.644
11. Loris Baz - BMW 1:40:468 +2.482
12. Eugene Laverty – Aprilia 1:40:551 +2.565
13. Jordi Torres – Mv Agusta 1:40:595 +2.609
14. Lorenzo Savadori - Aprilia 1:40.841 +2.855
15. Leandro Mercado - Kawasaki 1:41.034 +3.048
16. Yonny Hernandez – Kawasaki 1:42:476 +3.490
di gara (per durata intendo quella della Gp) la Migliore sbk
prenderebbe circa 2 secondi a giro dalla migliore motogp,quindi un
distacco finale di oltre 50 secondi.
Inesistente il paragone tra Ferrari 488 e F1 che al Mugello
(solo per fare un esempio) prenderebbe circa 32/35 secondi a giro
dalla F1 che con le macchine attuali su quella pista oggi girerebbe
tra 1,21 e 1,22 che equivale ad un distacco sul giro di circa
25 secondi tra F1 e Motogp.