Motoamerica

Zanetti: "A Laguna per imparare la pista"

- Sul circuito di Indy Lorenzo Zanetti ha portato alla vittoria la Ducati V4 nel campionato Moto America. E’ la prima vittoria per un italiano, mentre la Ducati non vinceva dal 2010
Zanetti: A Laguna per imparare la pista

Storica vittoria per Lorenzo Zanetti all’Indianapolis Motor Speedway negli USA, nella seconda gara del campionato Moto America, competizione che ha di fatto sostituto il campionato AMA. Il pilota bresciano, alla guida della Panigale V4 del team Warhorse HSBK Racing Ducati ha vinto una gara combattutissima, nella quale ha preceduto il vincitore di gara1 Bobby Fong su Suzuki, ed il Campione in carica Cameron Beaubier su Yamaha. E’ una vittoria storica perché nessun italiano aveva mai vinto una gara del campionato Americano Superbike, mentre era dal 2010 che una moto della casa italiana non tagliava per prima il traguardo in una competizione nazionale negli USA.

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente all’aeroporto di Indianapolis, mentre si stava imbarcando alla volta di San Francisco: “Vado a Laguna Seca – ci ha dichiarato – perché la prossima gara del Moto America si disputerà sul tracciato californiano, ed io non ci ho mai girato prima. Farò due giorni di prove con una V4 stradale per imparare la pista e non vedo l’ora di buttarmi giù per il cavatappi! Poi andrò a New York, presso la sede del team e visiterò Ducati North America, per presenziare ad alcuni eventi."

Raccontaci della tua storica vittoria a Indy

"A Indianapolis abbiamo corso tre gare, perché il round del Texas è stato annullato e allora le due gare le recuperiamo una a Indy ed una a Laguna Seca, nell’ultimo round del campionato. In gara1 stavo andando bene, ma poi ho fatto un dritto e sono finito nella ghiaia. A furia di giri veloci ho recuperato posizioni, sino a chiudere in terza posizione. In gara2 invece tutto è filato liscio. Ho lottato con Fong e Beaubier ma poi a due giri dalla fine sono andato in testa, ho fatto segnare il nuovo record della pista ed ho vinto. Purtroppo in gara3 ho avuto problemi di grip al posteriore, forse una gomma fallata. Comunque sono salito ancora sul terzo gradino del podio."

 

Che livello hai trovato nel Campionato Moto America?

"Io ho corso in molti campionati in giro per il mondo, e ti posso dire che in ogni campionato nazionale il livello ormai è decisamente alto. Ci sono sempre piloti che vanno forte e a questi devi poi aggiungere gli esperti della categoria, piloti esperti che conoscono bene le piste e le loro moto, e che sono molto difficili da tenere dietro. Non è stato per niente facile. Qui poi ci sono alcune case impegnate in modo ufficiale come Suzuki, Yamaha e anche BMW, oltre a noi della Ducati. Oltre a Beaubier e Fong c’è anche Jack Gagne che ha corso nel mondiale Superbike e Toni Elias, che conoscente tutti. Insomma è una bella lotta.”

 

Avevi già corso in agosto nel Moto America

"Si, avevo corso con la stesso team HSBK Ducati in sostituzione dell’infortunato Patrick Jacobsen. Allora avevo a disposizione una moto che era praticamente una stock ma ciò nonostante ho chiuso nella top five. Il mio team si sta impegnando molto perché nel 2021 vorrebbe correre con una Ducati in versione superbike, appoggiata direttamente dalla casa. Per gli ultimi due round di Indianapolis e di Laguna è arrivata una moto direttamente dall’Italia e anche due ingegneri a supporto e a Indy abbiamo vinto. La pista la conoscevo perché ci avevo corso 12 anni fa nel mondiale 125. Certo correrci con un 1000 è un’altra cosa, ma il tracciato me lo ricordavo."

 

 

Com’è la situazione negli USA per quanto riguarda il coronavirus?

"Per quanto ho visto io la situazione è tranquilla. E’ come in Europa: tutti con le mascherine e a distanza di sicurezza. A Indianapolis hanno anche consentito l’accesso ad un numero limitato di persone."

 

Non potrai correre l’ultima del CIV a Vallelunga

"Purtroppo no. Ci siamo sentiti per telefono con Luca Conforti. Ho cercato sino all’ultimo di onorare il mio impegno con lui che oltre che il mio team manager è un mio caro amico. Purtroppo ci sono di mezzo i viaggi e soprattutto i visti. Correvo il rischio di non riuscire a correre in nessuna delle due competizioni. Mi spiace molto ma devo restare qui, anche perché mi si possono aprire strade nuove ed interessanti. Come sai ho famiglia e due figli piccoli, e non mi dispiacerebbe fare un’esperienza in America. Anche se ti posso confidare che ho ricevuto alcune proposte per correre il prossimo anno sia nel mondiale Superbike che in Supersport. Anche se non sono più un ragazzo ho ancora molte richieste e questo mi fa piacere.”

 

Già perché oltre che il Campionato Moto America, Zanetti quest’anno ha disputato anche il CIV Superbike (a due gare dal termine è quarto a soli due punti dal terzo) ed ha sostituito Leandro Mercado nel mondiale Superbike a Barcellona. Salì solo il sabato mattina sulla V4 del team Motocorsa Racing, e chiuse diciassettesimo in gara1, tredicesimo nella gara sprint e tredicesimo in gara2. E scusate se è poco.

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