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Leg in bag. Ep.5: da Ulaanbaatar alla Mongolia centrale

- Varcata la soglia del Paese, Daniele visita la capitale e si addentra verso l'interno. Ecco il suo racconto

 

Un proverbio Mongolo recita: “Se hai paura non farlo, se lo fai non aver paura”. E solo dopo aver messo le ruote in questa terra ho compreso il significato profondo di queste parole.

La Mongolia dal confine con la Russia ad ovest, fino a 100 km dalla capitale Ulaanbaatar lascia senza fiato. Gli spazi sono infiniti, i colori sono magici, il deserto si alterna alla steppa ed alle montagne. Il clima cambia rapidamente. Quelle che sulla carta sono segnate come strade in realtà sono spesso tracce di pneumatici lasciate sulla vegetazione. Le città segnate sulle carte spesso sono un agglomerato di Ger ( le tende tradizionali mongole) in cui si trova un ristorante, un market ed un benzinaio con benzina a 92 ottani. La gente è ospitale e curiosa verso un motociclista arrivato da lontano ed una moto con cilindrata che per loro è concepibile sono su una macchina.

La navigazione è complessa per chi come me non è abituato, in quanto per arrivare al punto X si devono stabilire le coordinate e poi scegliere la traccia che più ci sembra andare nella direzione giusta tra le decine esistenti. Mi sono perso un sacco di volte, ma in un modo o nell’altro ho sempre ritrovato la strada.

Arrivato ad Ulaanbaatar, la capitale, ho trovato un ostello con uno spazio esterno per fare manutenzione alla moto. Qui ho fatto il tagliando completo con i ricambi che avevo con me e ho cambiato le gomme presso un dealer Ktm.

Ad Ulaanbaatar mi ha raggiunto in aereo la mia compagna Caludia per una decina di giorni. Con lei abbiamo visitato il deserto del Gobi, ma con un 4x4. Non mi sono sentito di andare con al moto, sia perché con un passeggero avrei dovuto affrontare passaggi sopra le mie capacità, sia perché non sarei riuscito a portare l’attrezzatura da campeggio, la cucina, 20 litri di acqua e 20 di benzina necessari per la sopravvivenza. Credo che viaggiare significhi anche comprendere i propri limiti…

Le notti in tenda nel deserto sono state Magiche.

Ritornati ad Ulaanbaatar abbiamo girato in moto per la Mongolia centrale, fino alla ripartenza di Claudia.

Tornato nuovamente solo, punto le ruote verso est per iniziare il mio ritorno, con la testa piena di ricordi ed il cuore pieno di emozioni, consapevole che dovrò affrontare ancora parecchie difficoltà, ma anche innumerevoli emozioni.

A presto

Daniele Infante

  • PrimoFlavio
    PrimoFlavio

    Che dire, ammirazione infinita. Buon viaggio e divertiti.
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