Rossi: "Il mio lavoro in Yamaha è finito, non ho nessun rancore"
ESTORIL – Ci ha creduto e ha provato in tutti i modi a vincere, arrivando ad accumulare un paio di secondi di vantaggio; poi, però, quando Jorge Lorenzo l’ha superato alla prima curva del 17esimo giro, Valentino Rossi si è arreso, inchinandosi alla netta superiorità del compagno di squadra su questo tracciato.
«Sono molto soddisfatto – dichiara Valentino -, è stato un fine settimana positivo. Prima della gara, abbiamo girato solo sull’acqua e sono sempre andato forte, tanto che con il bagnato ero probabilmente il favorito alla vittoria. Per l’asciutto, invece, non abbiamo preparato la moto al meglio, anche perché l’anno scorso, su questo tracciato, eravamo stati in grandi difficoltà e quindi, rispetto a Lorenzo, abbiamo dovuto fare tanti cambiamenti. Purtroppo, non sono riuscito a fare Motegi2, anche se all’inizio ho preso qualche rischio per accumulare un po’ di vantaggio. Ma la moto scivolava troppo sul posteriore e Lorenzo era più a posto di me.
In ogni caso, il risultato è positivo, anche perché adesso sono terzo in campionato e a 19 punti dal secondo posto di Pedrosa: non è male, considerato tutto quello che mi è successo. Alla fine ho mollato, perché non ce la facevo più, la spalla mi dava un po’ fastidio nelle staccate a destra e, in ogni caso, non avrei ripreso Lorenzo: era inutile continuare a spingere.
Sono partito piuttosto bene e all’inizio andavo forte: sinceramente ci ho creduto, ma quando la pista si è asciugata completamente, Lorenzo ha cominciato a girare con il suo passo e aveva qualche decimo di vantaggio e quando mi ha passato è stato impossibile rispondergli. Rispetto all’anno scorso, quando avevo preso quasi 30” e avevamo fatto abbastanza schifo, c’è stato un bel passo in avanti: a Valencia proverò a fare meglio, voglio chiudere bene i miei sette anni con la Yamaha.
La M1 qui era la moto più competitiva, anche se c’è da dire che Stoner è caduto subito e Pedrosa non era al meglio. Credo quindi che adesso i valori delle moto siano livellati, perché nelle ultime gare la Yamaha non era tanto in palla: probabilmente le prestazioni sono molto simili. Adesso arriva una settimana molto importante: sono eccitato, perché Valencia storicamente non è una delle mie piste preferite e voglio vedere se sarò competitivo anche lì, poi martedì e mercoledì proverò la Ducati e avrò le idee un po’ più chiare.
Lorenzo è un pilota molto, molto forte: più che psicologicamente, mi preoccupa la sua abilità, la sua capacità di essere competitivo in ogni condizione e più o meno in tutte le piste. Ma psicologicamente come si fa a dire che è il più forte? Quando l’anno scorso l’ho messo sotto pressione, ha sbagliato anche lui…
Alla Yamaha io ho dato moltissimo: l’ho presa nel 2004 che era una moto da metà schieramento e ci ho vinto quattro mondiali e 46 gare, portandola a essere il punto di riferimento. Il mio lavoro qui è finito, ma non ho nessun rancore, anzi. Sono un po’ triste perché mi devo lasciare con la mia fidanzata degli ultimi sette anni e anche con tante persone con le quali ho lavorato benissimo, ma sono molto eccitato per la nuova sfida».
Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Valentino Rossi nel box in alto a sinistra.
TUTTI AL BAR...
Rossi ha avuto solo la fortuna (e non è una colpa) di arrivare al momento giusto nel posto giusto, ereditando il team di Doohan (e lo stesso Mick che lo supportava personalmente) ma, solo per il primo anno, trovandosi sulla carena un altro sponsor (Nastro Azzurro Peroni, livrea gialla e blu, dato che forse per Repsol sarebbe stato rischioso vestire la moto di un pur promettente novellino, dopo tutti i mondiali vinti con Doohan... ma dal secondo anno, e rischi superati, tutto è tornato come da copione...). da quel momento in poi, tutti sappiamo...la logica-regola del più forte (e non è colpa di Rossi): io sono il numero uno, quindi, trattamento "adeguato", ovvero, quando passo ad uno step successivo - di sviluppo - gli altri possono avere quello precedente... ovvio però che se tra gli altri ce n'è qualcuno valido, ovviamente si lamenta (per non dire che si incaz....).
tutto questo è stato accettato dalla Honda fino a quando ha deciso che il sig. Rossi si era "allargato troppo" (quindi, con la nostra moto può vincere chiunque... mai detta una stronz.... più grande!) e il sig. Rossi ha accettato l'invito Yamaha, ma "imponendo" il team! quel dream team che aveva già vinto tutto! inversamente, sono sicuro che Rossi non avrebbe mai accettato di andarsene da solo in un team che si ritrovava una moto mezzo-cancello!
il resto è storia... ovvero, può essere che il "gommista" , magari con qualche pressione, non abbia più riservato qualche trattamento di favore... poi i vari cambi di regolamento (casualmente, almeno dalla parvenza, dettati da un construttore...) e ci si ritrova con un anno vinto da Stoner, uno da Hayden, e alla fine arriva un pilota, giovane ma con gli attributi (e forte di testa, considerata l'età) che va forte quanto Rossi, anzi, spesso gli sta pure davanti. è vero che si è trovato un'ottima moto (ma non fu così anche per Rossi all'inizio con la 500?????), ma da quando Rossi ha voluto il MURO nel box... quante volte si è ritrovato dietro a Lorenzo? in termini di messa a punto? la moto di Lorenzo andava e Rossi lamentava vari problemi, di messa a punto...
infine, è quindi logico che un campione, abituato a trattamenti da numero uno (e con miglior moto e miglior team, a volte pure migliori gomme), non voglia accettare di avere un compagno, inoltre forte, trattato allo stesso modo. discutibile o meno, è legittimo che Rossi pretenda questo, di conseguenza, vista la situazione, meglio cambiare aria (e lo comprendo! non si tratta certo di scappare)
ma vi lascio con una domanda: se il prossimo anno Rossi vincesse il mondiale, di chi sarebbe il merito?
se invece non riuscisse a vincere, di chi potrebbe anche essere la colpa???
comunque dovesse andare, Rossi ne uscirebbe ancora da campione non sconfitto, e questa è una delle sue migliori qualità rispetto a tutti gli altri, motivo per cui ha saputo convogliare così tanto interesse intorno a lui e al mondo del motociclismo.
un saluto a tutti
Goldrake
Mischi capra e cavoli e fra un pò anche il numero delle ruote in gioco.