DopoGP con Nico e Zam: Il Gp del Qatar ha aperto alla grande il Motomondiale
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I temi di questa puntata
Terza puntata del Dopo GP di Nico e Zam, la trasmissione condotta da Nico Cereghini con Giovanni Zamagni, questa volta dedicata al primo GP della stagione, quello del Qatar che ha sollevato dubbi e mostrato conferme. Marquez primo al traguardo dopo uno splendido duello con Rossi. Ma se Lorenzo non fosse caduto al primo giro? Quale sarebbe stato il podio? Una caduta da "novellino" - come lui stesso ha ammesso -, ma non è stata la sola. Tanti i piloti a terra, colpa della pressione della prima gara, delle nuove gomme o delle condizioni del circuito? Poi le Open che, come previsto, hanno stupito in prova e deluso in gara. Ne discutiamo insieme a Giovanni Zamagni, inviato sulle piste del Motomondiale, e all'ingegner Giulio Bernardelle che nella parte dedicata alla tecnica spiega con semplicità gli aspetti più ostici della MotoGP.
Grande spazio ai vostri interventi con i commenti più interessanti e le video domande che ci avete inviato.
Indice degli argomenti
Valentino Rossi è di nuovo competitivo o quello di Losail è stato un fuoco di paglia come nel 2013?
Lorenzo e le tante cadute: un GP tra nervosismo e un circuito dalle condizioni molto particolari.
Aleix Espargaro e le Open, prevedibili sorprese e inaspettate delusioni.
La Tecnica: tante cadute senza l'elettronica all'anteriore. Perché?
I nuovi pneumatici Bridgestone, ecco perché non vanno in temperatura.
La vignetta di Nico Cereghini
Commento 18 di Alessandro200958
In particolare sulla ciclistica, avere una moto più "lunga" può avere influenza sulla maggiore difficoltà di rendimento su alfalti con meno grip (cosa che infatti la Yamaha soffre) a causa della maggiore difficoltà a trasferire carico.
Inoltre, sull'elettronica Honda, loro hanno fatto una quantità di test enorme nel recente passato utilizzando anche un sensore molto sofisticato (posto sul mozzo della ruota posteriore) per la misurazione della coppia effettiva trasferita alla/dalla ruota posteriore.
Grazie a questo (e ci hanno lavorato veramente tanto) probabilmente hanno sviluppato modelli molto più sofisticati di quelli dei concorrenti per quanto riguarda il trasferimento di coppia dal motore fino al contatto gomma-asfalto. Ciò può permettere, sulla carta, di organizzare gestioni elettroniche molto più raffinate e precise, e che necessitano molto meno di interventi di recupero da errori di stima (bruschi tagli accensione), a tutto vantaggio del rendimento ottimale delle gomme (elemento assai critico in motogp), del consumo motore e della guidabilità.
Concordo anche sul fatto che grazie all'elettronica così avanzata, anche dei punti "deboli" della ciclistica possono venir efficacemente mascherati !
Ciao,
Sandro
Ascoltato in auto!!!
Bella trasmissione! Quest'anno sky ci priva dela gara... ma ci siete voi a raccontarcela!