MOTO D'EPOCA

A Piacenza 650 moto da lustrarsi gli occhi [VIDEO]

- Una manifestazione di grande successo ha raccolto pezzi selezionati e meravigliosi: dalle 125 due tempi che facevano impazzire i cinquantenni di oggi alle prime maxienduro, dalle sportive più affascinanti, alle racing pure. All’aperto anche le musiche, che bello!

C’era anche Malanca, con l’ultimo discendente della famiglia e l’ultimo prototipo anni Ottanta della casa bolognese che vinse tanto con Buscherini. Francesco Paolillo viaggia nella “galleria del tempo” tra moto, auto storiche prestigiose e camion dell’epoca; poi con Nico ammira le più potenti 125 sportive di Aprilia, Cagiva e Gilera rivivendo i sogni e i miti di quella generazione.

Tante le belle moto in esposizione a Piacenza, anche le Hypermoto di Moto Argento e due Honda racing strabilianti come la RC 213V-S del 2015, quella da strada e da MotoGP, e la RC del team Rumi che vinse con Merkel il primo titolo della SBK… Poi la Suzuki RG di Lucchinelli, la Desmosedici di Capirossi e tanti altri pezzi pregiati da strada e da corsa esposti da privati e operatori.

  • Vintagetech
    Vintagetech, Torino (TO)

    In bocca al lupo per Malanca, congratulazioni e complimenti al possessore del Laverda autografato da Nico, emozionante l'Rc 30 di Baldassarre.
    Poi tutti i 125 veri, i cinquantini, le belle vecchiette. Ma si può arrivare a questa età ad emozionarsi e avere gli occhi lucidi? Guarda te cos'eravamo e cosa siamo ora. Tutto il know-how, la passione, l'intraprendenza.
    Da una parte sono particolarmente contento di aver vissuto certi bei tempi, da un'altra non avrei voluto viverli per vedere cosa ne è rimasto. Ripenso di continuo a tutte le notti spese poco prima delle "corse fatte di corsa" , le dormite tra furgone e roulotte, le battaglie in pista finite poi con gli "avversari" con panini, piadine, pizze e grigliate, il darsi una mano in assistenza tra "nemici" e ritrovarcisi nei saloni, fiere, corsi d'aggiornamento, presentazioni. E quanti ragazzini che uscivano di casa, esploravamo il mondo, facevano amicizie (anche tanti matrimoni) si informavano e appassionavano. Senza questo odierno eccesso di cattiveria e delinquenza. Tante marche che producevano, innovavano, stimolavano (tra l'altro si vinceva la Domenica e si vendeva il Lunedì) e famiglie che vi lavoravano, facendo girare l'economia. Quella interna, non quella estera. Bello il progresso, la tecnologia e le comodità. Ma la vita forse forse era migliore.
    E grazie Nico.
  • dmmi02
    dmmi02, Inverigo (CO)

    Ho visto troppe auto in questo video
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