Si può fare Turismo con una moto di 250 cc del 1955?
Ormai non è più una sorpresa per chi ci segue da un po': la nosta presenza agli eventi di ASI Circuito Tricolore sono una costante e siamo già arrivati al terzo appuntamento (di cinque) di questo 2023: raduni, ma forse sarebbe meglio dire mostre itineranti, di moto d'epoca di alto valore storico e molto spesso in condizioni perfette cui di volta in volta partecipiamo anche noi con una moto vintage, anche per assaporare il delizioso connubio tra territori, passione motociclistica e cultura che ASI Circuito Tricolore ammannisce ai partecipanti.
Sembrebbe una sviolinata (vedo sorridere Felice Graziani, patron dell'evento): invece è una riflessione costante durante i chilometri che di volta in volta chi scrive percorre con la moto d'epoca di turno, cui si aggiunge la riflessione che partecipare con una moto propria è impegnativo. Molto spesso questi gioielli hanno valori oltre i 30.000 euro, talvolta a sei cifre, e questo costituisce un indubbio limite alla democratizzazione di questo genere di attività che invece avrebbe molto da regalare anche ai giovanissimi e a chi non ha mai valutato l'acquisto di una moto d'epoca temendo una terribile ed esosa via crucis tra mercatini e sedicenti "specialisti" per riportare al primigenio splendore una due ruote vintage.
Poi, per la mia partecipazione a "Motociclettando" mi viene proposta una Moto Guzzi Airone 250 del 1955. Una moto tutto sommato normale, poco prestigiosa perché diffusissima nel secondo dopoguerra e dalle prestazioni modeste. C'erano quindi tutti gli ingredienti per abbassare il livello del mio entusiasmo mentre arrivavo a Siena e venivo accolto dallo staff di Motociclettando. Vi rimando al video per sapere come è andata e per la risposta alla domanda posta nel titolo, qui vi dico solo che seppure avessi girato tra le Crete Senesi e la Val d'Orcia con un Mosquito sarei tornato comunque a casa felice. A parte i paesaggi meravigliosi (che grazie a un'organizzazione impeccabile sono riuscito a godere appieno) ho per l'ennesima volta potuto ascoltare le parole di veri esperti di moto storiche, sentire il rumore delle loro moto e mostrarvene qualcuna nel video: troppe per farvele vedere tutte, tenete conto che il video è già oltre i 40 minuti, ma questo è un valore aggiunto strepitoso e da solo varrebbe il prezzo della trasferta.
La Moto Guzzi Airone 250 del 1955
La Moto Guzzi Airone 250 del 1955 che un temerario Francesco mi ha messo a disposizione senza nemmeno conoscerci, è una moto semplice ma dalla guida già moderna. Trattandosi di una delle ultime edizioni ha già la distribuzione in bagno d'olio, ma tutto il resto è quasi "normale": cambio a bilanciere (a destra), freno posteriore da azionare col tacco ma al manubrio è tutto come adesso, niente manettini strani e alchimie per l'avviamento per nulla difficile. Insomma, a modo suo una moto accessibile, peraltro con freni quasi decenti che non cercano ti trovarti un posto in ortopedia a ogni incrocio, una tenuta di strada sincera e - incredibilmente - sospensioni che strappano la sufficienza sul piano del comfort. Motore... beh: 9,5 cavalli che sembrano un po' stanchi, arco di erogazione ridotto ma il grandissimo gusto della quarta marcia con rapporto 1:1, in soldoni: potete sentire quasi ogni scoppio del monocilindrico orizzontale mentre procedete a 50 km/h, che goduria! Se poi pensiamo che acquistarne un esemplare non è un'impresa da ricchi e tantomeno quella di restaurarlo almeno per renderlo fruibile e affidabile, c'è da farci un pensiero per potersi avvicinare all'universo del Turismo d'Epoca che è molto più vicino di quanto non sembri a prima vista. Una moto d'epoca "democratica", quindi? Ve lo lascio scoprire nel video!
Malauguratamente la Guzzi, in barba alla notoria affidabilità, prese gioco il cuscinetto di biella. Andato sulla strada dei negozianti di motociclette al sud del Tamigi a Londra dove c’era il mitico Pride & Clark, scambio pari con una BSA B50 Victor del 1971. La mia prima moto inglese con la quale, orgogliosamente ancora oggi, ogni tanto ci faccio un giro. Comunque: con ogni moto si può fare del turismo, basta adeguate la velocità al mezzo a disposizione. PS: non è assolutamente vero le le Guzzi sono le più affidabili…