ASI Circuito Tricolore

ASI Circuito Tricolore, in sella alla Moto Guzzi California! [VIDEO]

- Sulle Strade della Pugliesità DOC è il raduno di ASI Circuito Tricolore al quale abbiamo partecipato insieme a una fantastica Moto Guzzi California 2 del 1983. Ecco come è andata

Mare, paesaggi stupendi, buona cucina ma sopratutto un’ottima compagnia. Sono questi gli ingredienti fondamentali per un sorriso a trentadue denti. Ah, dimenticavo: come ciliegina sulla torta loro, le due ruote motorizzate che hanno fatto, anzi, che fanno tutt’ora la storia, le moto d’epoca. Se avete cliccato su questo articolo nel vostro, come nel mio, cervello c’è un’innata inconsapevolezza per i vecchi ferri. Quante volte ci hanno detto “ma che senso ha andare in giro con quelle trappole che perdono olio, consumano tanto, sono scomode e non frenano”.
Basta rispondere: “se me lo chiedi è inutile che te lo spieghi”.

La passione per le moto d’epoca è stata concessa ad alcuni di noi che comunque non disdegniamo le moto moderne, ma apprezzano quelle d’epoca e quando le guidano scatta una sorta di rispetto, come per le persone anziane con cui bene o male tutti sappiamo volerci un po’ di pazienza.

Tutto questo pippone per dirvi che è la passione per le vecchiette, mi riferisco alle moto, a farmi tagliare in due l’Italia da Milano fino a Vieste per partecipare con grande onore a una tappa di ASI Circuito Tricolore (l'iniziativa ASI creata da Felice Graziani, che seguiamo con interesse), quella che va sotto il nome di "Sulle Strade della Pugliesità DOC". L'obbiettivo è quello di unire sotto lo stesso nome vari itinerari su tutto il nostro bel paese e farne conoscere le bellezze.

Momento linea verde: il Gargano è come se un isola di montagne ed alberi fosse atterrata sulla Puglia; sulle coste compaiono paesi a picco sul mare come Vieste o Peschici, nell’entroterra svetta la foresta umbra. Ma non pensiate che le tappe del circuito tricolore prevedano solamente dei giri in moto, perché uno dei plus di questi eventi sono le visite didattiche in parchi, musei e centri storici.

Nello specifico la tappa del Gargano, organizzata da Leonardo Greco, prevedeva la visita al museo dei pompieri di Manfredonia che ospita decine di veicoli e racconta la storia dei vigili del fuoco dagli albori, quando ancora si muovevano con un carro trainato da cavalli con un catino d’acqua di qualche centinaio di litri ai più moderni modelli in dotazione, per toccare anche il tema delle ambulanze. Molto significativa anche la visita al centro di Vieste dove, dopo aver schierato tutte le moto sul meraviglioso lungomare, una guida  ha raccontato la storia della città.

Sabato tagliamo in due la foresta umbra con visita didattica annessa, mentre nel pomeriggio si è tenuta una visita guidata a Peschici. La cena è stata una festa che ha visto i soci, sopratutto quelli con i coi capelli bianchi, lasciarsi andare a balli sfrenati.

Domenica pranzo, premiazione e visita a un trabucco. Ovvero una rete da pesca ancorata alla scogliera, dove i pesci spinti dalla corrente cadono in nella rete.

Ma non sarebbe un vero evento ASI senza la partecipazione in sella a una moto: ad attendermi ho trovato una meravigliosa Moto Guzzi california 2 del 1983: i nostri destini si sono incrociati venerdì e domenica si sono separati con grande rammarico. Una moto adorabile, gustosa e particolare. Ricca di storia perché erede ella California 850, la prima, che fu ideata perché la la casa di Mandello vinse l’appalto per servire le Highway Patrol della polizia di Los Angeles, in italiano la Polstrada di Los Angeles. Volevano una moto comoda ma comunque potente e con una buona coppia. Quindi i tecnici della Moto Guzzi modificarono la 850 GT e sotto i dettami del comandante della polizia americana nacque la California. Inforcarla per tre giorni è stato davvero un piacere, il fatto poi, che sia Targa Oro ASI, per chi non lo sapesse è il riconoscimento che garantisce l’originalità e l’unicità dell'esemplare, è maggiore motivo di orgoglio per me.

La moto frena poco anche se dotata del doppio disco e frenata ripartita. Il manubrio vibra come un martello pneumatico - no, forse esagero - ma comunque in modo considerevole. Ma il piacere e la scorrevolezza di guida fanno dimenticare di tutto: si pensa solo a viaggiare, come si faceva negli anni '80.
La buona compagnia e la passione per le moto lega tutte le esperienze in maniera particolare. Da un esperienza del genere non si viene via solo con un bagaglio pieno di posti nuovi e stupendi ma anche con molti amici in più, pronti essere ritrovati al prossimo raduno.

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