GP del Mugello. Considerazioni e curiosità
SCARPERIA – Ecco qualche valutazione e spiegazione dopo le qualifiche del GP d’Italia.
Perché Dani Pedrosa era così indispettito per essere stato seguito da altri piloti in qualifica?
Risponde Pedrosa: “Perché in quel momento specifico conta solo la posizione che conquisti sullo schieramento e ci sono dei piloti che pensano solo a seguirti. Stando dietro, riescono a essere più veloci di te e quando tagli il traguardo ti fregano. Quando ho montato la seconda gomma morbida, ero solo sesto o settimo: mi sono innervosito perché avendo tre piloti alle spalle, temevo di perdere altre posizioni”.
Jorge Lorenzo è spesso il più efficace sul passo in prova, ma poi in gara fatica di più: sarà così anche al Mugello?
Risponde Lorenzo: “Qui la Yamaha va molto meglio che nei circuiti precedenti, credo perché non ci sono curve lente da prima marcia: qui si può stare vicini alle Honda”.
Cal Crutchlow ha subito conseguenze nella caduta nella QP2 con la prima gomma morbida?
Risponde Crutchlow: “No, nessuna conseguenza: solo una botta alla schiena, ma niente di che”.
Marc Marquez, dopo il terribile volo di ieri, cosa ha provato quando è tornato in sella?
Risponde Marquez: “All’inizio, quando passavo in quel punto, ero più prudente, toglievo un po’ prima il gas. Poi, piano piano, ho preso confidenza con la moto ed è stato un bene, questa volta, disputare la QP1, perché mi ha permesso di sistemare meglio la moto e prendere maggiore fiducia: dopo quanto successo ieri, il sesto posto è perfetto”.
Marquez spiega poi la dinamica della caduta: “La telemetria dice che ho perso il controllo della moto a 338 km/h e sono caduto a 280 km/h. Non ho frenato più tardi rispetto al giro prima, ma con maggiore pressione: questo ha fatto bloccare la ruota anteriore. Ho mollato i freni per farle riprendere aderenza, ma la moto ha scartato verso sinistra: a quel punto ho deciso che era meglio buttarsi per terra, piuttosto che finire contro il muro. Ho male un po’ dappertutto, ma tutto sommato riesco a guidare”.
Bravo Zamagni