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GP del Mugello. Lo sapevate che...?
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Che Marquez è il miglior staccatore del Mugello? Che Lorenzo ha ricominciato ad allenarsi con il padre? Che forse rivedremo i 2 tempi in pista? Che era da 17 anni che sul podio non mancava un italiano? | G. Zamagni, Scarperia
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COSTA SUL CASCO
Reduce da un brutto infortunio al ginocchio sinistro (a Jerez) e da una operazione al braccio destro (dopo il GP di Spagna), Andrea Iannone ha voluto omaggiare il Dottor Claudio Costa, che come al solito lo ha accudito e curato al meglio, disegnandolo sul casco speciale per il Mugello. Un’idea “fumettistica” con tanti cerotti e la tipica espressione colorita di Andrea – Povca… - davvero riuscita bene, realizzata al meglio da Roberto Marchionne, in arte Starkline.
DUCATI FRENA LE NOVITA’
Prima Andrea Dovizioso, poi il direttore generale di Ducati Corse Bernhard Gobmeier hanno confermato che le novità previste per Barcellona (in pratica, la moto laboratorio utilizzata da Michele Pirro) hanno subito un ritardo. “C’è stato un cambiamento nel programma – ha detto il Dovi -. A Borgo Panigale stanno lavorando giorno e notte, ma non sono questi i risultati che vogliamo: dobbiamo essere sicuri che le novità portino effettivi benefici”. Domenica sera, dopo la gara, Andrea ha aggiunto: “Giovedì e venerdì faremo un’altra comparazione dei pezzi nuovi, importante per capire se correre o meno con quel telaio (quello di Pirro, NDA): un lavoro che abbiamo già fatto, ma che vogliamo ripetere con delle idee nuove sulla messa a punto. Si va avanti a piccoli passi, perché dobbiamo capire bene: non è facile migliorare i limiti che abbiamo. Quando devi recuperare un secondo al giro, devi lavorare su tutti gli aspetti, non su uno specifico”.
LA DORNA CONTRO INTERNET
La Dorna continua la sua guerra contro i siti internet: per avere un pass stampa per il Mugello per il proprio giornalista, sono stati chiesti 500 euro. Una discriminazione assurda: non viene adottata la stessa linea - per il momento, magari ci arriveremo presto – con gli altri tipi di pubblicazione.
WITTEVEEN: TORNERANNO I 2T
Interessante ipotesi dell’ingegnere Jan Witteveen, mago dei motori 2T, vincitore, nelle varie categorie – cross e velocità – di 40 titoli iridati. “Si tornerà ai motori a 2T, perlomeno per i modelli stradali: la crisi economica impone motori più semplici e meno costosi, anche meno inquinanti”. Eh sì, perché al di là di quanto viene affermato, la tecnologia attuale consente la costruzioni di propulsori 2T relativamente “puliti”. “Può diventare una valida alternativa: è meno rumoroso e pesante” chiude Witteveen. Da amanti del 2T, spero abbia ragione.
SPIES: TORNERO’ SOLO QUANDO SARO’ AL 100%
E’ un calvario continuo quello di Ben Spies, che dopo l’operazione alla spalla destra di fine 2012 non si è più ripreso, con l’insorgere di continui dolori muscolari e, di fatto, l’impossibilità di guidare una moto. Spies – che, per la verità, appare in grande difficoltà anche a livello psicologico – ha fato sapere che: “Tornerò in sella solamente quando sarò al 100%, non voglio più affrettare i tempi di recupero. Nelle ultime 4-5 settimane ho fatto di tutto, ma, purtroppo non ho avuto benefici, non ho forza, non riesco a controllare la moto. Non so quando rientrerò”. Personalmente – è solo la mia opinione, sia ben chiaro e spero proprio di sbagliarmi – non rivedremo più Spies in MotoGP, perlomeno in questa stagione.
MARQUEZ, CHE STACCATORE
La Brembo, che fornisce il proprio materiale alla maggior parte dei team della MotoGP, ha reso nota la classifica degli “staccatori”, ovvero dei piloti che iniziano a frenare più vicino al punto di corda della San Donato dove si passa da una velocità di circa 345 km/h a 122 km/h: la frenata dura 6,1 secondi e 325 metri, mentre i dischi raggiungono un picco di temperatura di 700 °C. Questi i cinque migliori staccatori: Marquez, Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Crutchlow.
SENZA PODIO DOPO 17 ANNI
Il dominio spagnolo e la crisi italiana è sotto gli occhi di tutti da molto tempo e al Mugello se ne è avuta l’ulteriore conferma: dopo 17 anni, non c’era un nostro pilota sul podio della MotoGP. Un disastro annunciato: ci vorrà un bel po’ prima di invertire questa tendenza negativa.
DE PUNIET: SUZUKI OK
Dopo il GP di Francia, come è noto, Randy De Puniet è stato in Giappone a provare la Suzuki, che testerà di nuovo a Barcellona il lunedì successivo al GP della Catalunya e il giorno dopo ad Aragon. De Puniet non ha parlato ufficialmente del test, ma ha confidato di aver trovato una moto già competitiva e con la stessa facilità di guida che aveva riscontrato a fine 2011 quando l’aveva provata a Valencia. Intanto, Davide Brivio, nuovo team manager Suzuki, ha fatto sapere che: “In Giappone non hanno ancora preso la decisione ufficiale di tornare, anche se non si è mai smesso di lavorare sulla MotoGP”, ma è chiaro che il ritorno della Suzuki è ormai scontato, anche se nessuno dei team CRT ha accettato 1,6 milioni di euro per cedere il posto alla Casa giapponese, facendo infuriare il numero uno della Dorna Carmelo Ezpeleta.
POL ESPARGARO SOTTO CONTRATTO
Non c’è una conferma ufficiale, ma gli indizi dicono che Pol Espargaro ha già un contratto per il 2014 con la Yamaha, sottoscritto da Lin Jarvis, il responsabile delle corse della Casa giapponese. Già in passato, Jarvis aveva “forzato” un accordo, firmando ben prima del 2008 con Jorge Lorenzo: una scommessa vinta alla grande. Lin avrebbe ripetuto l’operazione con Espargaro, che sarebbe sotto contratto già dalla scorsa stagione e che andrebbe a sostituire Cal Crutchlow, che pure sta facendo benissimo: Jarvis avrà ragione anche questa volta? Qualche dubbio, per la verità, è lecito averlo.
LORENZO CHIEDE AIUTO A PAPA'
Dopo gli ultimi GP difficili, Jorge Lorenzo si è ravvicinato al papà, chiedendogli aiuto. I due avevano interrotto i rapporti da tempo, ma Jorge ha deciso di tornare ad allenarsi con il papà, anche a livello psicologico: il primo riscontro è stato decisamente positivo.
ALPINESTARS RIVELA I DATI
L’Alpinestars, la nota Casa di abbigliamento che fornisce il materiale tecnico a molti piloti, tra i quali Marc Marquez, ha fornito i dati della terribile caduta dello spagnolo di venerdì rivelati dalla “telemetria”: quando ha perso il controllo della sua Honda, Marquez andava a 337,9 km/h; il primo impatto con l’asfalto è avvenuto dopo 0”080; l’airbag si è gonfiato in 0”050; l’energia registrata nell’impatto è stata di 25g; la caduta è durata 4”250.
CONFRONTO DIRETTO
Il primo pilota da battere, si sa, è il compagno di squadra: ecco il confronto tra i 12 piloti della MotoGP, mettendo a confronto anche Bradl con Bautista, anche se non sono nello stesso team. LORENZO-ROSSI: in prova 5-0; in gara 5-0. PEDROSA-MARQUEZ: in prova 3-2; in gara 3-2; CRUTCHLOW-SMITH: in prova 5-0; in gara 5-0; DOVIZIOSO-HAYDEN: in prova 4-1; in gara 4-1; BAUTISTA-BRADL: in prova 1-4; in gara 3-2; IANNONE-SPIES: in prova 1-1; in gara: 2-0.
IO L’AVEVO DETTO
Carlo Pernat (Manager): “La Yamaha è in grande difficoltà”. Risultato GP Italia: 1. Lorenzo (Yamaha), 2. Pedrosa (Honda), 3. Crutchlow (Yamaha).
Energia e accelerazione
Peccato che essendo g l'accelerazione di gravità, 25g è solo l'accelerazione registrata nell'impatto, [newton al kilogrammo] e non una energia [joule].
2t? mah, magari, forse, no