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MotoGP 2020. Joan Mir (Suzuki): "Sono uno che impara in fretta"

- Intervista in esclusiva con il Campione del Mondo 2020. La carriera, la necessità di crescere e adattarsi rapidamente, raccontate ai nostri Zam e Nico

Moto.it intervista in esclusiva il campione del mondo della MotoGP: Joan Mir, 23 anni di Palma di Maiorca, due titoli in cinque anni. Mir racconta le sue emozioni, le difficoltà di dover sempre cambiare moto e squadra un anno dopo l’altro, la sua capacità e velocità di adattamento, quanto è stato complicato correre la prima volta nei circuiti veri.

Poi il confronto tra le gare della Moto3 e quelle della MotoGP, l’obbligo di diventare più veloci nel 2021 per poter battere Marquez e la Honda. Criville lo ritiene il “pilota del futuro”: Joan risponde a lui e al suo preparatore atletico, che sottolinea come la sua grande qualità sia la velocità nel vedere e capire prima degli altri le diverse situazioni. Un ragazzo solare, genuino, intelligente, molto aperto e determinato. Un campione del mondo.

  • DarioDay
    DarioDay

    Mi ricorda il campionato che Vale regalò ad Hayden (RIP) nel 2006. Nicky era certamente un valido pilota, ma divenne campione del mondo vincendo due gare in un campionato particolare, profondamente segnato dalle sfighe (e dalle pirlate) altrui.

    Non ho nulla contro Mir, anzi, mi sta pure simpatico, ma questa conferma a mio avviso ha un valore relativo e la strada è ancora mooolto lunga per lui.
  • davidemartelli761
    davidemartelli761

    Di VR o MM ne nasce uno ogni 20 anni. I campioni sono stati tanti, ma quelli in grado di riconfermarsi come loro 2, passando attraverso infortuni, crisi tecniche, cambi di gomma e di moto di team, ecc.. si contano sulle dita di una mano. Magari la nuova stella è già nel mondiale, ma non si può gridare al miracolo se uno vince 2-3 gare (vedi Fabio), oppure una sola.
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