MotoGP

Lorenzo, il chirurgo aveva sconsigliato di correre ad Assen

- Joaquín Rodríguez, il dottore che ha operato il campione del mondo alla clavicola permettendogli di tornare in pista dopo meno di 36 ore dall'intervento, spiega i rischi corsi da Jorge Lorenzo nel correre la gara di Assen
Lorenzo, il chirurgo aveva sconsigliato di correre ad Assen

 Non si placa la polemica attorno alla decisione di Jorge Lorenzo di tornare in pista dopo poco più di un giorno dall'operazione alla clavicola che si era procurato nel prove del GP. Nel contesto dell’ammirazione per l’impresa compiuta dal campione del mondo, diversi sostengono come però Jorge abbia corso un rischio inutile, figlio di un ambiente divenuto troppo esasperato e che mette troppa pressione addosso ai top riders. Vi riportiamo un’interessante dichiarazione rilasciata dal primario dell’équipe medica che ha operato Lorenzo subito dopo la caduta del giovedì pomeriggio che spiega nel dettaglio quali siano i rischi derivanti dal correre una gara, appena il sabato dopo, nelle condizioni in cui l’ha fatto Jorge.

 

«Non dobbiamo dimenticarci che Jorge Lorenzo si era rotto una clavicola sulla parte anteriore con una linea di frattura insolita ed un terzo frammento molto de localizzato e vicinissimo a vena ed arteria sub clavicolari, con i pericoli che ne conseguono.» Questa la dichiarazione all’agenzia iberica EFE di Joaquín Rodríguez, chirurgo che ha operato Lorenzo all’Hospital General de Cataluña e aveva “sconsigliato” al campione del mondo di correre il sabato ad Assen.

 

«Questo genere di fratture possono a volte provocare lesioni molto gravi ai vasi sanguigni che passano sotto la clavicola o anche alla pleura. Non bisogna sottovalutare queste fratture, che per la maggior parte non sono pericolose ma nel caso di Jorge un po’ lo era» prosegue Rodríguez. «Al termine dell’intervento abbiamo parlato con Jorge sconsigliandogli di correre, ma avendo capito che aveva già in testa l’idea di correre, gli abbiamo indicato una serie di movimenti che non doveva effettuare per nessun motivo – muovere il braccio sopra la testa o ruotarlo in avanti di 90°, ovvero i movimenti che caricano la clavicola»

 

«Gli abbiamo detto quali precauzioni prendere e tutti i segnali di allarme per cui si sarebbe dovuto ritirare immediatamente se qualcosa gli avesse fatto male. Credo avesse capito, ha inteso molto bene il nostro messaggio e quando si è sottoposto alla visita medica l’ha passata con relativa facilità. Poi ha girato nel warm-up, facendo undici giri, le sensazioni erano buone ed è finita bene. Io e la mia equipe però abbiamo sofferto nel vederlo correre, osservando ogni movimento, la sua postura… eravamo preoccupatissimi, ma Jorge ci ha dato una lezione di forza fisica e psicologica e di determinazione nel superare i problemi»

 

Al termine della gara Lorenzo si è sottoposto ad un esame, che ha confermato come Lorenzo stesse perfettamente. I rischi però non erano banali: se Jorge fosse caduto, anche una banale scivolata avrebbe potuto avere esiti disastrosi. «Quando si cade e si colpisce una zona che è stata operata con inserimento di una placca o di viti possono succedere tantissime cose. La placca può staccarsi dall’osso, l’osso stesso si può tornare a rompere in una zona non coperta dalla placca, o la placca si può piegare a metà. Il rischio c’è, è evidente, e Jorge se l’è assunto»

 

  • crisma
    crisma, Torino (TO)

    per altri tempi commento 59

    Se ti prendi un libricino di anatomia vedrai che il plesso brachiale che origina dalle vertebre cervicali passa proprio sotto alla clavicola nel terzo distale del suo decorso e una frattura di clavicola puo' arrivare a lederlo. Solo dopo entra nel cavo ascellare. E' molto più probabile una lesione dovuta ad una frattura di clavicola che non ad una frattura di omero come dici tu mio caro amico, comunque non sono io a dirlo, sono le statistiche cliniche e te le trasmetto senza il minimo spirito polemico, un saluto
  • luker09
    luker09, Roma (RM)

    il problema non è lorenzo

    in questa storia lorenzo per me poteva correre anche con una protesi la pelle è sua... il problema è chi gli ha dato parere positivo per farlo, assolutamente sbagliato, non credo nella buona fede di chi lo ha autorizzato.
Inserisci il tuo commento