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Lorenzo è il più veloce nelle libere a Laguna Seca
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Pista fuori dal comune ma i primi sono sempre gli stessi: Lorenzo, Pedrosa a 0”141, Stoner a 0”175, Dovizioso a 0”481, Spies a 0”559, Simoncelli a 0”747. Rossi undicesimo | G. Zamagni, Laguna Seca
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LAGUNA SECA – Pista particolare e diversa da tutte le altre, perlomeno a detta dei piloti, ma i primi sei sono sempre gli stessi. Nell’ordine dopo due turni di libere: Lorenzo, Pedrosa a 0”141, Stoner a 0”175, Dovizioso a 0”481, Spies a 0”559, Simoncelli a 0”747. Poi Bautista (bravo), la prima Ducati, quella di De Puniet, quindi Edwards, Hayden e finalmente Rossi undicesimo.
IN GRAN FORMA
Galvanizzato dagli ultimi due GP, Jorge Lorenzo si è presentato a Laguna Seca in gran forma e determinato a continuare la striscia positiva. Come suo solito, ci ha messo un attimo a trovare il giusto ritmo, ma poi ha chiuso le prime libere in crescendo (terzo a 0”120 da Stoner), per poi conquistare il miglior tempo nel secondo turno. Era un po’ che non lo si vedeva davanti a tutti e questa la dice lunga sulle condizioni dello spagnolo, che, come sempre, ha un ottimo passo. “Su questo tracciato – dice il campione del mondo della Yamaha – ci vuole un po’ a trovare i giusti automatismi; quando li ho trovati ho preso un buon ritmo e sono andato forte, in crescendo. L’obiettivo è riuscire ad arrivare davanti a Stoner anche qui”.
Per come ha iniziato, ce la può sicuramente fare e lo conferma anche l’analisi dettagliata del cronologico dei tempi: Lorenzo ha un passo impressionante, con 15 giri sotto l’1’23”, dei quali 10 sotto l’1’22”5. Nessuno è così costante: Jorge non poteva iniziare meglio questo GP.
PEDROSA-STONER: VICINISSIMI
Pedrosa e Stoner seguono vicinissimi, staccati uno dall’altro di soli 34 millesimi. Dani ha chiuso al secondo posto in entrambe le sessioni, dopo che nelle prime libere era stato autore di un dritto, conclusosi con una caduta a moto praticamente ferma, mentre Casey nel pomeriggio si è salvato per miracolo, dopo aver perso l’appoggio del piede sinistro dalla pedana. Entrambi, comunque vanno forte, con Stoner leggermente più costante nel passo: ma anche in questo caso, la differenza è di pochi centesimi.
DOVIZIOSO CONCRETO, SIMONCELLI ALL’INSEGUIMENTO
Sicuramente positivo l’inizio di Andrea Dovizioso, quinto al mattino e quarto al pomeriggio, in entrambe le sessioni con il quarto miglior passo. “Se confrontiamo i tempi con gli ultimi due anni – è la sua analisi – non siamo andati fortissimo: probabilmente la pista non era al meglio delle condizioni. Non ero perfettamente a mio agio in inserimento, faticavo un po’ a chiudere la traiettoria, ma nonostante questo non sono troppo lento e distante dai primi: per questo sono soddisfatto”.Più staccato Marco Simoncelli, sesto alle spalle di Ben Spies: Marco ha faticato fin dal primo turno e solo nel finale è riuscito a trovare una messa a punto accettabile: il distacco è ancora un po’ elevato, ma considerando che fino a pochi minuti dal termine era a 1” dai primi, i sette decimi indicano un netto passo in avanti.
DUCATI NUOVA PER ROSSI E HAYDEN
Sia Valentino Rossi sia Nicky Hayden avevano al box sia la “vecchia” GP11 sia la “nuova” GP11.1: entrambi useranno quest’ultima per correre. Valentino, addirittura, non ha nemmeno provato la vecchia, per una scelta ben precisa. “E’ stata una decisione di Burgess – svela il nove volte iridato -, che io condivido, perché è giusto portare avanti lo sviluppo di questa Desmosedici. Nelle libere del mattino Hayden ha fatto prove comparative tra la vecchia e la nuova, con pochissima differenza, come peraltro avevamo già visto al Sachsenring. Rispetto alla Germania abbiamo fatto un piccolo passo in avanti e nella zona del “Cavatappi”, fino al traguardo, mi sento abbastanza a mio agio”.I problemi comunque rimangono e come è sempre successo dall’inizio della stagione, il distacco dal primo è pesante, perché 1”313 su questa pista così corta (3610 metri) sono un bel po’. Un altro dato preoccupante è che dal mattino al pomeriggio non c’è praticamente stato miglioramento (98 millesimi) e questo significa che Valentino riesce subito ad arrivare a un certo tempo, ma poi, pur lavorando sulla moto, non si registrano miglioramenti. La prima Ducati è quella di Randy De Puniet, ottavo staccato di 1”079 dalla pole: il francese, quindi, ha circa tre decimi di vantaggio su Rossi.
Ultimo Ben Bostrom a 4”103 dalla pole e a 1”569 dal penultimo, il giapponese Hiroshi Aoyama: pensare che potesse fare meglio di così, significa sottovalutare il livello della MotoGP.
CLASSIFICA
1 1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 260,6 1'22.056
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 263,2 1'22.197 0.141 / 0.141
3 27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 264,5 1'22.231 0.175 / 0.034
4 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 262,4 1'22.537 0.481 / 0.306
5 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 259,6 1'22.615 0.559 / 0.078
6 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 260,6 1'22.803 0.747 / 0.188
7 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 257,0 1'23.056 1.000 / 0.253
8 14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team Ducati 256,8 1'23.135 1.079 / 0.079
9 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 256,8 1'23.183 1.127 / 0.048
10 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 259,6 1'23.195 1.139 / 0.012
11 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 261,4 1'23.369 1.313 / 0.174
12 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP Ducati 258,9 1'23.424 1.368 / 0.055
13 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 256,0 1'23.707 1.651 / 0.283
14 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 255,1 1'23.811 1.755 / 0.104
15 24 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP Honda 260,3 1'23.830 1.774 / 0.019
16 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini Honda 255,6 1'24.590 2.534 / 0.760
17 65 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team Ducati 255,7 1'24.663 2.607 / 0.073
18 23 Ben BOSTROM USA LCR Honda MotoGP Honda 252,4 1'26.159 4.103 / 1.496
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