Lorenzo vince il GP di Misano. Rossi secondo
MISANO ADRIATICO – Si comincia subito male: tutti i piloti sono sullo schieramento di partenza dopo il giro di ricognizione pronti a scattare, quando Karel Abraham alza il braccio perché la sua Ducati si spegne. La procedura di partenza viene abortita, si ricomincia da capo, con la gara, per regolamento, accorciata di un giro. Ma quando tutto è pronto per il nuovo giro di ricognizione, ecco il colpo di scena che cambia completamente il mondiale: c’è un problema con il freno anteriore della Honda di Pedrosa, la moto viene tolta dallo schieramento e il campione spagnolo è costretto a scattare, come da regolamento, dall’ultima posizione. In un solo rettilineo, Dani supera otto piloti, affretta i tempi, supera anche Barbera, che però sbaglia una frenata e lo centra, facendolo finire a terra senza alcuna possibilità di ripartire.
“Pedrosa può percorrere traiettorie più strette: entrambi abbiamo superato De Puniet, ma lui è riuscito a fermare la moto, io no. Mi spiace tanto per Dani”.
MONDIALE QUASI CHIUSO
Con Pedrosa a terra, per Lorenzo è stato facilissimo trionfare in solitario, senza che il suo successo fosse mai messo in discussione. Quello che Bautista aveva regalato alla Honda e a Pedrosa in Olanda, viene tolto da Barbera, in una faida tutta spagnola che, di fatto, consegna il titolo a Jorge, che adesso ha ben 38 punti di vantaggio da amministrare a 5 gare dal termine: un margine difficile da recuperare, considerando che Lorenzo, alla peggio, arriva secondo al traguardo.
APOTEOSI ROSSI-DUCATI
Senza Stoner – in Australia a curarsi la caviglia destra – senza Pedrosa, è stato subito evidente che Valentino Rossi e la Ducati avrebbero potuto conquistare un risultato prestigioso, ma il fenomeno di Tavullia è andato addirittura oltre le previsioni, conquistando un secondo posto, mantenuto dal primo all’ultimo giro.“Se è un sogno non svegliatemi”, ha scherzato ai box l’ingegnere Filippo Preziosi, che finalmente può festeggiare un grande risultato con Rossi, che ha guidato bene, senza sbagliare nulla. Dopo tante polemiche, dopo alcune dichiarazioni inopportune di Jeremy Burgess, Valentino conquista un secondo posto molto significativo, anche perché arrivato grazie alla nuova ciclistica, con un telaio e un forcellone inediti, provati qui a Misano due settimane fa. I 4 secondi che dividono Rossi da Lorenzo sul traguardo non sono assolutamente veritieri, perché nel finale Jorge è andato a “spasso”, ma è evidente che a Misano è stato fatto un passo in avanti. Peccato che sia troppo tardi per trattenere Valentino in Ducati.
TERZO POSTO AL FOTOFINISH
Al terzo posto è arrivato Alvaro Bautista, per un podio, nel circuito dedicato a Marco Simoncelli, davvero significativo. Bautista, partito un po’ a rilento, ha effettuato una bella rimonta, che l’ha portato a superare Spies, Dovizioso, quindi Bradl; poi, nell’ultimo giro, lo spagnolo ha resistito al ritorno di Dovizioso e i due sono arrivati sul traguardo separati di soli tre millesimi: per Bautista il primo podio in carriera in MotoGP, per Dovizioso un quarto posto un po’ amaro e piuttosto deludente. Peggio di lui hanno fatto, ancora una volta, Ben Spies, quinto e mai protagonista, Cal Crutchlow, caduto al quinto giro mentre si trovava in quinta posizione, alle spalle dello stesso Dovizioso. Ottavo posto per Jonathan Rea, con il dolorante Nicky Hayden settimo: il debuttante in MotoGP non ha fatto una brutta figura, non facendo danni. Non è così semplice con queste MotoGP.
I PRIMI COMMENTI
Lorenzo: “E’ stata una gara strana, condizionata dal fatto che Pedrosa è stato costretto a scattare dall’ultimo posto. Poi lui è caduto: per il campionato è peggio, per me, ovviamente, è una situazione ideale”.
Rossi: “Sono contento, devo ringraziare un sacco di persone che hanno continuato a credere in me, a partire da Uccio (l’amico di sempre, NDA) che prima di venire qui mi ha detto: parti in seconda fila e sali sul podio”. Gli ho detto, dai Uccio… Poi devo ringraziare tutti i ragazzi della Ducati e voglio dedicare questo podio al Sic, a Paolo, a Rossella, a Martina: forse mi ha dato una mano dopo due anni difficili. Un podio per tutti i ragazzi della Ducati che hanno continuato a lavorare”.
Bautista: “Bello conquistare qui il primo podio in MotoGP, in un fine settimana speciale per me e per le squadre. Dopo alcune gare un po’ difficili, qui sono migliorato e forse Marco, da lassù, mi ha dato una piccola mano per battere Dovizioso per pochi centimetri”.
Classifica
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 159,8 | 42'49.836 |
2 | 20 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Ducati Team | Ducati | 159,6 | +4.398 |
3 | 16 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | San Carlo Honda Gresini | Honda | 159,5 | +6.055 |
4 | 13 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 159,5 | +6.058 |
5 | 11 | 11 | Ben SPIES | USA | Yamaha Factory Racing | Yamaha | 159,4 | +7.543 |
6 | 10 | 6 | Stefan BRADL | GER | LCR Honda MotoGP | Honda | 159,0 | +13.272 |
7 | 9 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Ducati Team | Ducati | 157,3 | +40.907 |
8 | 8 | 56 | Jonathan REA | GBR | Repsol Honda Team | Honda | 157,2 | +43.162 |
9 | 7 | 14 | Randy DE PUNIET | FRA | Power Electronics Aspar | ART | 155,6 | +1'09.627 |
10 | 6 | 51 | Michele PIRRO | ITA | San Carlo Honda Gresini | FTR | 155,4 | +1'13.605 |
11 | 5 | 5 | Colin EDWARDS | USA | NGM Mobile Forward Racing | Suter | 155,2 | +1'16.695 |
12 | 4 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Avintia Blusens | BQR | 155,1 | +1'19.073 |
13 | 3 | 77 | James ELLISON | GBR | Paul Bird Motorsport | ART | 155,1 | +1'19.408 |
14 | 2 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Came IodaRacing Project | Ioda-Suter | 152,0 | 1 Giro |
15 | 1 | 44 | David SALOM | SPA | Avintia Blusens | BQR | 150,7 | 1 Giro |
Non classificato | ||||||||
41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Power Electronics Aspar | ART | 155,8 | 4 Giri | ||
35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 157,7 | 23 Giri | ||
54 | Mattia PASINI | ITA | Speed Master | ART | 145,5 | 26 Giri | ||
8 | Hector BARBERA | SPA | Pramac Racing Team | Ducati | 0 Giro | |||
26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 0 Giro | |||
17 | Karel ABRAHAM | CZE | Cardion AB Motoracing | Ducati | 0 Giro |
Ipotizziamo.........a parti invertite!
Lo avremmo amato o no?
Sicuramente non mi ha fatto piacere la fuga da Ducati di Stoner e
che sia corso da mamma Honda
per questo non lo trovo più tanto simpatico.... e preferisco piloti made in italy (rossi, dovi, jannone melandri). Naturalmente su 4 GP12. desmosedici...........Scusate sto sognando!!!!!
Ho molti amici pseudo-ducatisti che tifano Honda la domenica e al 2° posto di vale hanno sbarellato
[email protected] come jene.
Da non credere...!!! veri italiani....!!!
daniele8489 & c.