Marquez in piega a 70° in curva... Ci arriverà davvero?
Fra i tanti gesti che esaltano la guida di un pilota l’inclinazione massima raggiungibile in curva è forse la più spettacolare.
Alla guida delle moderne MotoGP non è probabilmente l’aspetto più importante: sappiamo quanto sia fondamentale il controllo dell’avantreno in ingresso di curva.
Una fase che Marc Marquez ha estremizzato nel momento in cui derapa con la ruota posteriore e controsterza con l’anteriore controllando la perdita di aderenza davanti come nessun altro pilota è in grado di fare.
Però il campione spagnolo è tra i più grandi “piegatori” della storia – storia: qualche decennio fa pareva fisicamente impossibile superare i 45° di inclinazione... - tanto che nel suo primo anno in MotoGP con la Honda RCV raggiunse i 62°.
Senza considerare le cadute miracolosamente salvate (occasioni nelle quali Marc ha sfiorato i 68° prima di ristabilizzarsi), fermandoci ai dati telemetrici di quest’anno Marquez ha raggiunto i 66° al Mugello e al Sachsenring.
n una intervista rilasciata a Speedweek.com, il responsabile del progetto Honda MotoGP Takeo Yokoyama ha detto, fra le altre cose, che già 65° sono un’inclinazione impressionate. E che quando in HRC hanno progettato le RC213V non si aspettavano che un pilota potesse raggiungere un valore così alto. Quando Marquez ha cominciato ha sviluppare la sua guida si è trovato con la carenatura e le pedane che strisciavano sull’asfalto. Yokoyama ha concluso: “Non so dove si trovi il limite. Tra cinque anni Marc potrebbe guidare piegando a 70°”.
Inclinazione
Una curiosità riguardo all'inclinazione delle moto in curva.
La linea inclinata alla quale si fa riferimento per misurare poi l'angolo di inclinazione rispetto al terreno, sarebbe quella che "seziona" (per capirci) la ruota posteriore esattamente a metà, proseguendo quindi oltre la gomma per andare a "toccare" il terreno ben oltre il punto di contatto della gomma al terreno stesso o quella che parte dal punto di appoggio della gomma al terreno?
Valentino Masini
************* Il valore è fornito dall'acquisizione dati che, servendosi di accelerometri e altri riferimenti misura la posizione della moto nei suoi movimenti. La costruzione geometrica tiene conto dell'asse mediana che passa dal baricentro. *****************