Honda Africa Twin 650 RD03: Test YoungTimer con Alberto Porta
Le Youngtimer di Moto.it non vanno in vacanza. Mai! Anzi proprio d'estate siete davvero in tanti a sfoggiarle in brevi gite, ma anche in viaggi avventurosi che ci ricordano quanto fossero belle - e affidabili - le moto di 20 o 30 anni fa.
Dopo tante superbike, qualche nuda e altro ancora, ci dedichiamo alle endurone di allora, che hanno dato vita al mito di oggi. Lo ammettiamo subito: siamo andati un po' oltre il concetto di youngtimer, perché la Honda di questo servizio è a tutti gli effetti una gran bella moto d'epoca. Non una semplice vecchietta, quindi. Ma ha dato il via a un mondo di viaggi e di sogni (insieme alla BMW R80 G/S, guai a dimenticarla). Una moto fuori dal tempo, ancora oggi divertente e affidabile su strada e in fuoristrada.
In questo servizio abbiamo provato la bellissima Honda Africa Twin RD03 del giornalista Alberto Porta, un vero esperto di questo modello.
Honda Africa Twin 650: annunci dell'usato
Com'è fatta
La storia della maxi enduro giapponese inizia nel 1986. In quell’anno la Honda schiera alla Dakar il bellissimo prototipo da corsa NXR 750. La moto ha un motore bicilindrico 8 valvole di 780 cc da 75 cavalli a oltre 8.000 giri e pesa (senza benzina) solo 160 kg. Neveu vince nel 1986 e nel 1987, Orioli nel 1988 e Lalay nel 1989. Con la moto giapponese corre anche nel team ufficiale Honda il milanese Claudio Terruzzi. La NXR ispira l’Africa Twin che viene presentata nel 1987 a Salone di Parigi. La moto nella sostanza è però significativamente diversa da quella che ha vinto 4 Parigi-Dakar consecutive.
La Honda XRV 650 Africa Twin RD03 deriva dalla Transalp 600 del 1986. Riceve infatti il bicilindrico a V di 52° con distribuzione monoalbero a 3 valvole per cilindro (647 cc). È alimentato da due carburatori Mikuni da 34 mm. Dispone di 57 cavalli a 8.000 giri con 6,2 kgm a 6.000 giri. Il cambio ha 5 rapporti. Il telaio è in acciaio a doppio trave con tubi a sezione rettangolare. Cannotto di sterzo inclinato di 28° e avancorsa pari a 113 mm. La forcella ha steli da 43 mm con 230 mm di escursione; il mono dispone invece di 210 mm. I cerchi in lega hanno pneumatici con camera d’aria 90/90-21 e 130/90-17. Il freno anteriore ha un disco da 296 mm, dietro da 240 mm. La sella dista 890 mm e pesa 193 kg a secco; il serbatoio contiene 24 litri.
Foto e video di Massimo Di Trapani
Perché comprarla e perché no:
Perché sì: moto HRC, ancora bella e affidabile, quotazioni stabili, ottima in offroad.
E perché no: non ha le prestazioni di una moto di oggi, frenata molto debole.
Punti deboli:
Centraline, pompa benzina, regolatore di tensione.
Alle vecchie Honda Africa Twin abbiamo dedicato anche una video story, che trovi qui sotto:
Io che dei tempi andati ho nostalgia, penso "mica poi tanto".
Avevo il poster della RD03 accanto a quello di Carmen Russo. Ma l'avete vista Carmen Russo, di recente? Ecco. Grande moto era, e rimarra' nella storia. Ma adesso c'e' molto di meglio.
Quanto alle grandi avventure... ricordiamoci che oggi per fare la Parigi-Dakar ci vorrebbe l'esercito al seguito. Il mondo si e' ristretto e incattivito.
Soprattutto, si e' banalizzato. Quando feci Italia-Spagna sul PX fu un'avventura. Ero completamente al di fuori del mio quotidiano. Anche far benzina era una saga.
Oggi puoi andare in Spagna ma anche Turchia o Croazia o Grecia... cambia poco. Non e' piu' avventura quando prenoti hotels col telefonino, trovi benzinai col GPS, puoi chiamare il soccorso stradale col cellulare, e quasi tutti parlano inglese. Non e' piu' avventura quando non esci dalle tue certezze.
L'avventura erano strade bianche senza segnaletica. Oggi quelle strade hanno 4 corsie.
Quando per le Young Timer volete provare la BMW R 100 GS Paris Dakar, la mia è in garage che vi aspetta.