MotoGP 2017. Yamaha: l'inutile mistero sul telaio
ASSEN – Telaio 2017 o telaio 2017 “evoluzione”? Una domanda legittima, alla quale, però, la Yamaha, inconcepibilmente, ha deciso di non rispondere. «Non posso dire che telaio ho utilizzato, chiedetelo alla squadra» ripete da ieri Maverick Vinales. Per fortuna c’è Valentino Rossi che se ne frega di certe, assurde imposizioni. «Ho utilizzato il nuovo telaio» aveva detto ieri. «Anche sul bagnato, ho avuto la conferma che il nuovo telaio va meglio» ha ribadito oggi, spiegando come anche con l’acqua la nuova ciclistica realizzata dalla Yamaha - e provata per la prima volta nei test di Barcellona – funzioni meglio della precedente. Viva la chiarezza, grazie Valentino: a un certo punto, sembrava che avesse utilizzato quello vecchio per ottenere il quarto tempo in Q2, mentre sia lui sia Vinales hanno usato solo quello nuovo. Perché nasconderlo?
UNA SCELTA INCOMPRENSIBILE
«I responsabili giapponesi hanno deciso così» fanno sapere dalla Yamaha, per quella che, a me, sembra qualcosa di incomprensibile. Qual è il segreto? E’ legittimo che non si sveli come è cambiata la ciclistica, se si è tornati a quella del 2016, se si è modificata quella del 2017 o cosa diavolo è stato fatto: sarebbe bello saperlo, ma sono affari loro, giustificabile che lo tengano nascosto. Ma cosa c’è di male se un pilota dice che ha utilizzato il nuovo telaio e si è trovato meglio? Questo per me non ha una spiegazione logica. E’ un problema essere tornati indietro? Anche se così fosse, non vedo cosa ci sarebbe di male e quanto fatto dalla Yamaha va solo elogiato, perché in meno di due mesi – i problemi erano iniziati a maggio, al GP di Spagna a Jerez – i tecnici giapponesi sono stati capaci di rendere la moto più competitiva, o perlomeno così sembra. Questo conta, tutto il resto chissenefrega. Impedire a un pilota di svelare quale soluzione ha utilizzato non ha veramente alcun senso. Quindi, ricapitolando: Yamaha, voto 10 per la reazione e la capacità di risolvere i problemi. Yamaha, voto 4 per un silenzio che crea solo incomprensioni e inutili illazioni.
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Da quando è iniziata questa diatriba sul telaio della M1 con posizioni molto diverse fra Valentino e Vinales, a nessuno è minimamente venuto in mente che questa è l'ennesima battaglia politica all'interno dei box Yamaha per la supremazia sulle scelte tecniche; battaglia che pare vinta per l'ennesima volta da Valentino. Adesso Vinales dovrà correre con un telaio che non gli piace e molto probabilmente non farà più i risultati di avvio annata. Buon mondiale a tutti e prego i commentatori professionisti di questo sito (come di altri del resto) di avere una visuale un po' più realistica delle cose.... i campionati si vincono anche con queste "sottigliezze" da box; certo, bisogna avere il potere contrattuale!