GP di Malesia

MotoGP 2018. Rossi: "Mi danno per finito? Non è la prima volta..."

- Valentino ancora deluso dopo il GP d’Australia, ma tutt’altro che arrendevole: “Speravo di tornare sul podio, dove non salgo dal GP di Germania. La vittoria di Vinales è stata fondamentale per il morale della Yamaha, ma non basta un successo in una stagione. Io mi sento come sempre”
MotoGP 2018. Rossi: Mi danno per finito? Non è la prima volta...

 

SEPANG – La delusione per la brutta prestazione di Phillip Island è ancora presente nell’animo e nelle parole di Valentino Rossi.


«Sì, è stata una delusione: quella è una pista che mi piace e sarebbe stato importante salire sul podio, che non conquisto dal GP della Germania».

 

Avete capito cosa è successo?

«Non avevamo grip al posteriore: abbiamo fatto un po’ di errori, tra cui anche non aver cambiato la scelta della gomma. E’ stata una questione di messa a punto, ho sofferto per tutta la gara: studiando i dati a fine corsa abbiamo capito un po’ di cose, ma bisognerebbe capirlo prima…».

 

Vinales, invece, ha vinto: è stato un successo inaspettato?

«Intanto è stato un successo importante per tutta la Yamaha, perché veniamo da un momento difficile, ha fatto bene all’armonia del team. Ma è chiaro che non basta una sola vittoria in una stagione: dall’anno scorso abbiamo più o meno sempre gli stessi problemi, ma non riusciamo a migliorare. Ma la sua vittoria non è stata del tutto inaspettata: non è che io e Vinales arriviamo alle gare senza nessuna speranza…Lui è partito subito forte, è stato veloce fin dalle FP1, ha fatto secondo in qualifica e aveva un buon passo. Non è stata una sorpresa, ha guidato bene».

 

Sai che dopo il GP d’Australia qualcuno ti dà per finito?

«L’ho sentito dire talmente tante volte, non ci faccio più caso».

 

Ma tu avverti delle differenze rispetto al passato, rischi di meno?

«Sinceramente no. Fisicamente sono messo meglio del 2017: allora avevo più problemi a fine gare e poi mi ero anche fatto male alla gamba. Forse anche per questo motivo mi sono allenato meglio e sono più in forma. Gli altri piloti sono fortissimi e sono più giovani: Vinales, per esempio, a 25 anni è normale che sia in crescita. Bisogna lavorare tecnicamente perché è sempre più importante come fai lavorare le gomme, fa la differenza. Per quanto riguarda il rischio, a me non è mai piaciuto cadere e con l’esperienza azzardi un po’ di più quando ce n’è veramente bisogno, ma non cambia niente».

 

Cosa ti aspetti da questo GP?

«Questa è una pista che mi piace moltissimo: è varia, è tecnica, è veloce, a dimensione di una MotoGP. Il caldo la fa da padrone e, negli ultimi anni, anche la pioggia: bisogna essere pronti a tutte le condizioni. Solitamente la Yamaha è competitiva, bisogna lavorare bene sul consumo della gomma posteriore».

  • anonym_4543240
    anonym_4543240

    Rossi è, è sempre stato, e sempre sarà. Punto.
  • pab77
    pab77, Cernusco sul Naviglio (MI)

    A leggere tanti commenti su ogni singolo articolo che riguarda Rossi, mi sembra di poter dire che a giudizio di tanti, la questione si può riassumere in questo modo, o vince il mondiale o è bollito e finito. Allora mi chiedo cosa si dovrebbe dire di tutti gli altri piloti che gareggiano ogni anno in MotoGp, non mi sembra che ci siano stati tanti altri che abbiano vinto mondiali in questi anni.
    Oggi (probabilmente da qualche anno) non è più il numero 1 ? Bhe mi sembra naturale e non credo che lui abbia mai avuto un atteggiamento da farlo intendere. Alla sua età alri piloti non sarebbero nemmeno più in grado di salirci su una motoGp. Strano come pur di dargli addosso si pretenda che a 40 anni sia lo stesso di quando ne aveva 25/30, ma tanto credo che ormai si un' abitudine cercare di scrditarlo in tutti i modi, quando vinceva era perchè aiutato, gommini etc etc, quando non ha iniziato più a vincere mondiali uno dopo l' altro, ecco che tutti quelli che correvano erano più forti di lui etc etc...non so, non capisco onestamente questo accanirsi contro un pilota che a giudizio dei suoi colleghi e degli addetti ai lavori è considerato uno dei più grandi della storia del motociclismo, giusto l' altro ieri ho letto un' intervista di Jhonny Rea che lo definisce così: "Rossi è pazzo, ma è il più forte di tutti i tempi", ora detto da un pilota come Rea mi sembra un parere abbastanza autorevole (anche perchè non credo sia uno che abbia bisogno di fare il ruffiano con Rossi).
    Per carità, non sto dicendo che quello che dice Rea è legge e ognuno può avere la sua opinione, ma credo che dovrebbe far riflettere tanti che scrivono tanto per aggiudicarsi qualche "like" o perchè va di moda criticare Rossi. Per quanto riguarda poi chi sostiene che lui quando non vince sia sempre alla ricerca di scuse, dico che primo, uno che ha vinto quello che ha vinto lui non ha bisogno di scuse e non deve dimostrare niente a nessuno, secondo, può essere anche che qualche volta cerchi delle scuse, ma la storia dello sport è piena di persone che accampano scuse quando non vincono, ma è un delitto solo se fatto da Rossi.....mah.....
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