MotoGP 2019 a Brno. Pole position di Marc Marquez
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BRNO - Si può pensare quello che si vuole su Marc Marquez, ma le sue qualità da pilota sono clamorose: quando fa certe imprese, bisogna solo alzarsi e applaudirlo. Il resto non conta.
In una qualifica iniziata con le rain, Marquez e Jack Miller sono stati i primi ad azzardare le slick: non a caso sono primo e secondo sullo schieramento di partenza. Ma quello che ha fatto Marc ha dell’incredibile, perché mentre stava spingendo con le slick, su una stretta lingua di asfalto asciutto, nella parte finale del circuito ha ricominciato a piovere. Ma lui ha continuato a spingere, con un controllo della moto straordinario: T1, casco rosso, T2, casco rosso, T3 casco rosso. Nelle ultime due curve l’asfalto era completamente bagnato, le slick non tenevano più, ma lui non ci ha pensato un attimo, è andato dentro come se non ci fosse un domani. Pole.
Finita qui? Macché, Marquez ha continuato a tirare per un secondo giro ancora più veloce: un rischio totalmente inutile, visto il vantaggio che aveva sul secondo, ma che ancora una volta ha pagato, con Marquez primo con 2”524 di vantaggio su Miller, poi finito a terra sull’asfalto completamente bagnato.
Tutti contro Marquez
Chissà se la carica a Marquez gliel’ha data Alex Rins, con il quale Marc ha avuto un duro “scambio di vedute” in pista: Rins ha infilato duro Marquez, rimasto colpevolmente in traiettoria e mandandolo poi a quel paese; a quel punto Marc non ha esitato a replicare, sorpassando Alex all’ultima curva, per poi rientrare immediatamente nella corsia box, dove ha seguito il pilota della Suzuki, che l’ha superato carena contro carena, con Marquez che ha dovuto allentare il codone della Suzuki con la mano sinistra. Carico di adrenalina, Marc è tornato in pista con le slick, fino a compiere una delle sue imprese più grandi di sempre.
Straordinario. E’ chiaro, però, che la sua superiorità comincia a infastidire i rivali: ieri era stato Maverick Vinales a replicare duro a un sorpasso di Marquez nelle FP1. Marc è troppo forte, lottare con lui fa evidentemente stizzire.
Grande Zarco
In una qualifica tanto strana - nel finale c’erano in pista piloti con tutti i tipi di gomme e mescole - è giusto celebrare il terzo tempo di Johann Zarco, che porta la KTM in prima fila. Sull’asciutto, Johann continua a litigare con la sua moto, ma sul bagnato ha prima ottenuto il miglior tempo in Q1, quindi il terzo in Q2, per una impresa che gli regala un po’ di sorriso.
Domani, con l’asciutto, sarà molto diverso, ma intanto Zarco può gioire almeno per un giorno. Sarà più competitivo sull’asciutto Miller, che ha sfruttato bene le condizioni a lui più favorevoli.
Dovizioso buon quarto, terza fila per Rossi
In seconda fila Andrea Dovizioso, un’altra KTM, quella di Pol Espargaro e Alex Rins: tra questi, il più contento è sicuramente il Dovi, perché in queste condizioni avrebbe anche potuto perdere parecchie posizioni. Invece è buon quarto e vista la sua competitività di ieri sull’asciutto può puntare a una gara da grande protagonista. Andrea qui ha una buona occasione, deve provare a sfruttarla al massimo: certo che contro un pilota capace di fare quello che fa Marquez è tutt’altro che facile.
Apre la terza fila Valentino Rossi, discretamente competitivo in tutte le condizioni: può fare una discreta gara. Ottavo posto per Danilo Petrucci: per lui, per tanti motivi, è un fine settimana complicato. Solo nono Vinales, che patisce queste condizioni, ma in gara può fare meglio, anche se il suo passo non è niente di che. Sulla distanza, è certamente messo meglio Rins.
Disastro Iannone
Altra qualifica da dimenticare per l’Aprilia e per Andrea Iannone, ancora una volta ultimo: un risultato reso ancora più “drammatico” da quanto fatto dalla KTM, rivale diretta della Casa di Noale. La strada è sempre più in salita.
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Così a Brno negli ultimi 5 anni
La classifica delle qualifiche
Pos. | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time | Gap 1st/Prev. |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 304.2 | 2'02.753 | |
2 | 43 | Jack MILLER | AUS | Pramac Racing | Ducati | 303.3 | 2'05.277 | 2.524 / 2.524 |
3 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 299.1 | 2'05.351 | 2.598 / 0.074 |
4 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 299.1 | 2'05.590 | 2.837 / 0.239 |
5 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 301.6 | 2'05.710 | 2.957 / 0.120 |
6 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 299.1 | 2'06.172 | 3.419 / 0.462 |
7 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Monster Energy Yamaha MotoGP | Yamaha | 291.1 | 2'06.233 | 3.480 / 0.061 |
8 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Ducati Team | Ducati | 301.6 | 2'06.457 | 3.704 / 0.224 |
9 | 12 | Maverick VIÑALES | SPA | Monster Energy Yamaha MotoGP | Yamaha | 296.7 | 2'06.626 | 3.873 / 0.169 |
10 | 20 | Fabio QUARTARARO | FRA | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 294.2 | 2'06.648 | 3.895 / 0.022 |
11 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 298.3 | 2'07.123 | 4.370 / 0.475 |
12 | 21 | Franco MORBIDELLI | ITA | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 284.2 | 2'09.404 | 6.651 / 2.281 |
13 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | LCR Honda IDEMITSU | Honda | 295.8 | 2'05.265 | 0.232 / 0.212 |
14 | 63 | Francesco BAGNAIA | ITA | Pramac Racing | Ducati | 300.8 | 2'05.286 | 0.253 / 0.021 |
15 | 50 | Sylvain GUINTOLI | FRA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 297.5 | 2'05.551 | 0.518 / 0.265 |
16 | 88 | Miguel OLIVEIRA | POR | Red Bull KTM Tech 3 | KTM | 298.3 | 2'05.763 | 0.730 / 0.212 |
17 | 6 | Stefan BRADL | GER | Repsol Honda Team | Honda | 298.3 | 2'05.974 | 0.941 / 0.211 |
18 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 300.0 | 2'06.284 | 1.251 / 0.310 |
19 | 36 | Joan MIR | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 296.7 | 2'06.554 | 1.521 / 0.270 |
20 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Reale Avintia Racing | Ducati | 295.8 | 2'06.898 | 1.865 / 0.344 |
21 | 55 | Hafizh SYAHRIN | MAL | Red Bull KTM Tech 3 | KTM | 296.7 | 2'07.155 | 2.122 / 0.257 |
22 | 53 | Tito RABAT | SPA | Reale Avintia Racing | Ducati | 294.2 | 2'07.315 | 2.282 / 0.160 |
23 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 297.5 | 2'07.923 | 2.890 / 0.608 |
Qui piu' che mai,la frase del buon jerry cala' calza a pennello....
CERTO CHE L'INVIDIA E' UNA BRUTTA BESTIA.
Marquez da guinnes dei primati,non c'e' altro da dire,solo APPLAUSI,per la tecnica di guida che dimostra,specie quando e' arrabbiato,cosa che e' l'esatto opposto di ogni pilota di moto,della storia,mai visto fino ad oggi.
Di solito i piloti se sono nervosi perdono concentrazione,SBAGLIANO,con facilita',ci ha giocato,su questa cosa,Rossi per anni,col suo pressing psicologico fuori dalle piste e in conferenza stampa.
Mezzucci,che ho sempre ritenuto disonesti e che mi hanno fatto allontanare dal 46.
Con marquez non ha mai funzionato,anzi,e' peggio.
L'ha dimostrato anche oggi,come tutte le altre volte che e' stato punzecchiato.
Quando si arrabbia compie imprese epiche,senza paragoni nella storia del motociclismo.
I suoi detrattori ormai non sanno piu' che balle inventarsi per dargli contro.
Uno cosi',in pista lo applaudi e basta,se non lo fai o sei invidioso o sei uno che di moto non capisce nulla.
Le cose ,quando vanno dette,bisogna dirle,STOP.
Marquez come tecnica di guida,andrebbe DI DIRITTO inserito nel PATRIMONIO DELL'UMANITA' UNESCO!!!!!!!!!!