MotoGP 2019 a Brno. Valentino Rossi: "Yamaha deve lavorare seriamente"
BRNO - Un’altra gara scialba per Valentino Rossi, con un'unica soddisfazione: il numero 46 è stato il miglior pilota Yamaha al traguardo. Di questi tempi bisogna sapersi accontentare…
Valentino, iniziamo dal posticipo della partenza.
“E’ stata presa la decisione giusta. Tutto il circuito era asciutto, tranne due curve, la prima e l’ultima. Era quindi da slick, ma arrivare tutti insieme alla prima curva dopo la partenza con le gomme da asciutto, sarebbe stato pericolosissimo. Dopo il giro di allineamento ho chiesto subito di ritardare la partenza (nel live la foto di Rossi mentre parla con Ezpeleta, NDA) ed è stata la scelta giusta, perché poi la gara si è disputata correttamente”.
Un sesto posto un po’ opaco, per la verità.
“E’ vero, non son contento. Se non altro, è andata meglio rispetto alle ultime gare. Più di così non si poteva fare, quelli che mi sono arrivati davanti erano tutti più veloci di me”.
Qual è il vostro problema?
“Non abbiamo velocità, intesa sia come velocità massima sia come accelerazione. In questo senso la Yamaha deve lavorare molto, perché le altre moto sono più potenti e anche più facili da guidare. Solitamente, un motore se ha più cavalli è più complicato da gestire, ma i rivali, evidentemente, hanno trovato qualcosa che noi non abbiamo. Ci vuole un cambiamento importante, bisogna fare qualcosa di grande. Inoltre, la M1 è più sensibile ai cambi di condizione: se ci sono sempre le stesse da venerdì a domenica, possiamo fare bene, ma se il grip, per qualche motivo, non è costante, come è successo qui a causa della pioggia, soffriamo più degli altri”.
Sia tu sia Vinales avete faticato tanto nei sorpassi: sempre a causa del motore?
“Rispetto agli altri, noi dobbiamo fare il tempo in curva e se il grip è basso, soffriamo di più. Poi sì, in rettilineo perdiamo troppo, arriviamo alla staccata troppo lontani da chi ci sta davanti, anche se complessivamente siamo più veloci, e non riusciamo a passare. Oggi sono anche partito bene, ero con il gruppo dei più forti, ma non riuscivo a superare Pol Espargaro”.
A questo punto, i test di domani diventano fondamentali?
“Ci sarò un nuovo motore e anche altri particolari di elettronica e non solo. Ma è solo il primo passo, ci vuole qualcosa di più grande”.
E’ necessaria una rivoluzione?
“La differenza è grande”.
Yamaha sta lavorando nel modo giusto?
“Nel 2018 ai test di Brno aveva portato un parafango anteriore nuovo, stavolta c’è perfino un motore… Yamaha si deve rendere conto che deve lavorare seriamente se vuole recuperare competitività rispetto agli altri”.
Perché Yamaha non lo accontenta, visto che lui ha individuato il problema al venerdì, al sabato sembra quasi funzionare ... ma non sempre.
Però la domenica (a volte) riesce a tirar fuori il coniglio dal cilindro.
Allora, Yamaha, ascolta Valentino e fagli la moto buona.
Non credo sia impossibile. L'esempio di Suzuki mi sembra calzante, un impegno a singhiozzo, con motore in linea (e non a V come l'ultima moda) e con piloti giovani e nemmeno troppo vincenti.
E proviamoci, dài!
Nessuna critica, lo farebbe penso chiunque avesse MM in squadra. Vincere il mondiale piloti piace a tutti!
Ma... MM è l'unico pilota del paddok ad avere una brand (e che marchio) che lavora solo per lui; bravo lui a saperla sfruttare, brava la Honda ad avere e puntare sul cavallo vincente (e pace agli altri suoi piloti che infatti arrivano mediamente a mezza classifica); peccato per noi perché stanno ammazzando il mondiale.
Ora gli altri che fanno? Che fa la Ducati? Dovrebbe sviluppare una moto per il solo Dovi? E la Yamaha per il solo Rossi? E la Suzuki per il solo Rins?
Uno ha più di 30 anni, l'altro ne ha 40 e l'ultimo si stende una gara si ed una no... Chi ci punterebbe una moto su uno di questi 3 piloti? Gli altri fanno quindi quello che han sempre fatto: cercano di fare una moto più competitiva possibile e che i diversi piloti si adattino. Bella differenza con la moto "su misura" di MM!
C'è una sola speranza, per come la vedo io. Che MM si stufi di vincere con la sola Honda e decida di far capire a tutti che la vera differenza la faceva lui e non il mezzo. Oppure che la Honda si scocci di vincere con il solo MM e che smetta di sviluppare solo per lui; ci avrebbe anche provato con Lorenzo, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti...
Insomma, per adesso il binomio Honda-MM è semplicemente imbattibile. Speriamo in un futuro migliore!
Peace and love.