MotoGP 2019. KTM presenta i team MotoGP, Moto2 e Moto3
KTM ha presentato a Mattighofen, nel suo quartier generale, la squadra corse che scenderà in pista per la stagione 2019 in MotoGP, Moto2 e Moto3. La casa austriaca si rinnova ed è pronta per affrontare un nuovo campionato schierando tre team con un totale di nove piloti. Una crescita significativa e un investimento di 40 milioni di euro che evidenzia la volontà di KTM di diventare sempre più competitiva nel settore velocità così come in altre categorie dove ha raccolto numerosi successi e parliamo del cross, supercross, enduro e Dakar (vincitori per il diciottesimo anno consecutivo).
Red Bull KTM Factory Racing correrà in pista in MotoGP con la nuova RC16 guidata per il terzo anno consecutivo da Pol Espargaro e dal nuovo acquisto Johann Zarco. Red Bull Ktm Ajo Motorsport avrà come protagonisti nel campionato di Moto2 Jorge Martin e il sudafricano Brad Binder mentre in Moto3 correrà Can Oncu, ricordato per la sua strepitosa vittoria al debutto a Valencia 2018.
Il team Tech3 sposa KTM e stravolge la grafica: la moto si colora di blu e arancione, richiamando così l’immagine della Toro Rosso in Formula 1. I 4 nuovi riders sono Oliveira e Syarhin per la Motogp, Bezzecchi per la Moto2 e Oettl per il campionato Moto3.
Un’altra grande novità è l’arrivo di Dani Pedrosa che, ritiratosi nella scorsa stagione dopo 18 mondiali (tra cui 3 vinti), sarà tester ufficiale KTM affiancato dal finlandese Mika Kallio.
Pol Espargaro
«Mi sento molto bene! Sono stati 5 giorni lunghi in Malesia, ho provato tante cose nuove, la moto è veloce e il feeling è buono. I test in Qatar ci serviranno per migliorare altre cose. L'anno scorso abbiamo finito la stagione con un podio ed è stato fantastico sia per me che per KTM. Anche quest'anno cercherò di dare il meglio per salire ancora sul podio. Dani Pedrosa è un ingresso molto imporante per noi, lui può aiutarci molto perchè arriva da un team vittorioso come la Honda. Per quanto riguarda gli altri piloti, Marc ora non è ok perchè ha problemi con la spalla ma la Honda è una moto che va molto forte e quando starà bene sarà sicuramente il pilota da battere. Anche la Ducati è andata molto forte in Malesia, Pecco Bagnaia ha fatto un risultato incredibile, è un pilota forte! Dovizioso andrà forte, Petrucci si è classificato primo in Malesia ma anche la Suzuki va molto bene. Sarà un anno difficile! L'obiettivo è rimanere nella top ten in Qatar e, gara dopo gara, fare sempre qualcosa in più! La KTM sta facendo tanti passi in avanti per essere competitiva e noi dobbiamo rispondere con i risultati. La moto rispetto all'anno scorso va molto meglio però anche gli altri sono cresciuti tanto. Quest'anno abbiamo anche Johann e lui è un pilota forte e bravo, giovane come me e talentuoso. Abbiamo migliorato tanto il passo, la stabilità e l'elettronica. Il motore manca un pò ma stiamo migliorando».
Johann Zarco
«Bisogna lavorare ancora tanto ma i miglioramenti già li vedo e questo mi dà la carica per spingere sempre di più. Mi spiace per Dani Pedrosa che, a causa dell'infortunio, non è riuscito a provare in Malesia ma avrà un pò di tempo per recuperare. Io proverò a essere sempre me stesso. In un team ufficiale ci sono tante cose da provare. Bisogna andare più forte possibile e la KTM ha un grande potenziale. Sono contento se riuscirò a lottare con i primi dieci nella prima gara e penso che potremmo riuscirci. Per quanto riguarda i test del Qatar, posso dire su cosa dovrò lavorare una volta che arriverò lì. Sono felice di avere tre giorni di test prima della gara perchè sarà un modo per prepararsi all'inizio di stagione. Per le altre competizioni sarà più difficile perchè solitamente quando arrivi al venerdì deve già essere tutto ok e questo aspetto sarà il nostro punto debole di questa stagione. Quindi dovremo iniziare subito con il passo giusto già dal venerdì. Come va la moto? A novembre facevo fatica ad entrare nelle curve, non avevo un grande feeling ma adesso questo aspetto è sotto controllo. Abbiamo un buon motore per uscire dalle curve però è comunque un aspetto che devo migliorare. Per quanto riguarda Pol, è un bravo ragazzo. Gli ultimi due anni ha lavorato tanto ed era contento dopo i test perchè il fatto di passare sotto i 2 minuti è stato uno step abbastanza importante anche se gli altri sono andati sotto al 59. Stiamo andando nella direzione giusta. Non condividiamo alcuni aspetti tecnici perchè io faccio il mio lavoro, lui il suo e abbiamo due stili differenti, ma come persona è molto piacevole mangiare e viaggiare con lui».
Marco Bezzecchi
«Mi sento bene, sono carico e contento. La prossima settimana finalmente si va in moto, sono molto fiducioso e spero di fare un bel lavoro. Sicuramente il team si impegnerà tantissimo, come si è impegnata la KTM questo inverno, avremo tante cose da provare e speriamo di fare un bel lavoro e crescere tutti insieme. Il colore della moto spacca. La notte del Qatar sarà speciale, soprattutto perché è la prima gara insieme quindi è come il primo appuntamento. Le prime impressioni? Ho capito da subito che dovevo cambiare il modo di allenarmi, ho bisogno di un pò più di forza e di peso. La grande differenza, a parte il motore e le gomme, è che i movimenti del corpo fanno reagire molto di più la moto perciò ho iniziato subito a lavorare sullo stile di guida cercando di migliorarlo. Non parto con la pretesa di vincere subito però voglio far bene, prima per me e poi per la KTM. Vorrei fare qualche podio ma sopratutto quache vittoria. C'è tanto da migliorare sulla moto ma anche su di me. Non voglio fare previsioni, prima aspetto i test. Cerchiamo di raccogliere più punti possibili e provare a fare delle belle gare».
Miguel Oliveira
«Sono felice perchè il feeling con la moto è buono. C’è ampio margine di miglioramento e KTM ci ha supportato tantissimo portandoci tante cose da provare. Nei test a Valencia ero ultimo, mentre a Sepang ero vicino ai piloti ufficiali. Una delle differenze rispetto alla Moto2 è che le traiettorie in MotoGP sono diverse: non curi molto la velocità in curva, ma devi posizionare la moto in modo tale da uscire e aprire il prima possibile per massimizzare l’accelerazione. La frenata invece è una cosa alla quale ci si abitua facilmente. Cercheremo di portare a casa più punti possibili, il nostro obiettivo sono i piloti factory, quindi fare come loro, stargli addosso o addirittura fare meglio. Noi, con KTM, siamo in un determinato momento dello sviluppo con la moto».
Ktm non si è proposto quale fornitore motori moto 2 perché non ha in produzione un motore di cilindrata/frazionamento adeguata a moto2.
Mv,il cui motore 3 cilindri forse non avrebbe nulla da invidiare a Triump,non possiede potenzialità al riguardo.