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MotoGP 2019. Perché i piloti hanno paura del dosso del Mugello

- L’opinione di Rossi, Dovizioso, Pirro e Marquez sullo scollino del rettilineo del Mugello. Si va troppo veloce? Il dosso va spianato?
MotoGP 2019. Perché i piloti hanno paura del dosso del Mugello

Quel dosso lì, lo scollino prima della San Donato, il marchio di fabbrica del Mugello, adesso fa paura. Lo fa da un paio d’anni e, ancora di più, dal 2018, quando Michele Pirro rimase senza freni e arrivò a una velocità pazzesca nella via di fuga della prima curva. “E’ andata bene, ho visto la morte in faccia” disse l’anno scorso Michele. Le velocità sempre più elevate della MotoGP hanno portato a mettere in discussione anche uno degli autodromi più sicuri del mondo: non è uno scandalo.


“In alcuni punti è pericoloso, si va molto veloce e c’è poco spazio. E la frenata della San Donato è al limite: forse il dosso va modificato, bisognerebbe spianarlo un po’. Ma non è facile" dice Valentino Rossi, in una considerazione condivisa anche da Marc Marquez.

“Questo è un circuito bellissimo, ma quel punto è tosto: ne abbiamo parlato anche in Safety Commission negli anni scorsi. La cosa più logica sarebbe appiattire lo “scollino”, perché le moto sono sempre più veloci” conferma il campione della Honda.


“E’ un punto bellissimo, ma siamo al limite” chiude Andrea Dovizioso, che nelle FP1 ha toccato i 346,1 km/h di velocità massima, 10 in meno del 2018. Ma è solo la prima sessione di prove libere (FP1) e Alex Rins è stato cronometrato a 350 km/h.


Insomma, il problema c’è: se tre piloti dalle caratteristiche e dal modo di interpretare le corse (e il pericolo) molto differente hanno la stessa opinione, significa che c’è qualcosa che non va. E che, prima o poi, bisognerà fare qualcosa. I nostalgici e i puristi grideranno allo scandalo, ci sarà chi definirà “fighetti” questi piloti, i più forti del mondo. Ma io credo che sia obbligatorio intervenire. Prima che sia troppo tardi.

  • Red276018
    Red276018, Parma (PR)

    Mah. Io credo che se hanno spianato un pò Bray Hill al TT (perchè lo sapete che è stata spianata la collina per farli saltare meno credo a fine anni 80, vero?), non è vietato spianare un pò il dosso del Mugello se davvero necessario, e se non esistono soluzioni alternative.

    Il problema di quel punto li è che è un imbuto stretto stretto, a 350kmh e non rettilineo. Chiaro che il problema potenziale della staccata che va a ramengo a 350 c'è in molti autodromi, ma qui è una condizione particolare.

    Se succede un casino li, mentre sono in gruppo, diciamo quindi al via e nei primi due giri, col muro alla sinistra dei piloti vicinissimo, ed alla destra pure, è una carneficina.

    E' pure vero che di incidenti simil Pirro non è che se ne siano visti altri. quindi non è una cosa statisticamente frequente.

    E' pure vero che basta una volta nel modo più sbagliato possibile e preferisco non pensarci.

    Io ho vissuto gli anni 80 e 90, gli ultimi gladiatoriali, con Rijeka Suzuka, salisburgo Monza e la vecchia silverstone in calendario.

    Per certi versi li rimpiango, ma per altri onestamente no.

    E ricordo bene Imola 94. quando un incidente strano al migliore di tutti, ha di fatto portato allo snaturamento della Formula 1. Senna non fece nè il peggior botto al tamburello, tantomeno fu quello che ci sbattè in modo peggiore. Alboreto, Piquet e Berger ebbero incidenti ben peggiori, ma Ayrton fu sfigato, perchè gli si infilò nel casco un pezzo di macchina. Di base non era colpa della pista, non era colpa del pilota, non era nemmeno colpa delle macchine.

    Ma era Senna, l'ondata mediatica fu enorme, e la Formula 1 dopo anni finì nell'occhio del ciclone e si parlava addirittura di fermare tutto.

    Quindi si dovette cambiare, e sbucarono le varianti, i circuiti stuprati ed i tilkodromi.

    Ora, la motogp ha la fortuna di essere ancora uno sport con una percentuale di rischio non trascurabile, dove è possibile vedere la differenza tra boys and man, ma senza un costante pericolo di vita.

    Chi non vede in questi piloti dei mostri, mi si permetta, capisce una fava, soprattutto quando se si vogliono vedere i gladiatori è ancora in auge il TT, la NW200 e Macau.

    Ma comunque sia, per correre in Motogp a 350kmh ci vogliono le palle.

    Quindi, se vogliamo conservare questo sport com'è, se i piloti dicono che quel dosso è eccessivo per le motogp le strade sono due.

    O li si ascolta, oppure non si fa nulla. Consci del fatto che se succede un casino grosso, consci del fatto che il casino grosso fa parte del gioco, consci del fatto che se succede il casino ad un top rider, la motogp cambierà drasticamente, il mugello sarà bandito, e tutte le piste con punti pericolosi verranno abolite e\o modificate.

    Questo successe alla F1.

    Fateci due conti, e ve lo dico da fan sfegatato dell'isola di Man.
  • Corvus8470
    Corvus8470, Milano (MI)

    Limitare le potenze? fare settori a velocità limitata? farla somigliare alla F1?!? vogliamo davvero 2 ore di noia come nella nuova formula uno?

    Queste moto sono prototipi, devono essere il meglio entro i limiti della sicurezza, ma sono gare a chi va più forte, cavolate tipo "limitiamo i giri, le velocità o l'aerodinamica al più forte" sono la negazione delle co. petizioni motoristiche. Se una pista non è sicura la si cambia o gli si ritira la licenza per la motogp, non si snatura una competizione.

    Opinione personale, eh, ma se questa è la strada che si vuole prendere credo che si perderà l'interesse di molti.
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