MotoGP 2019. Spunti, considerazioni, domande dopo il GP della Repubblica Ceca
BRNO - Gli spunti, le considerazioni, le domande dopo il GP della Repubblica Ceca 2019.
Quali sono state le chiavi del GP?
- Cambio assetto Marquez. Il warm up è stato piuttosto complicato per Marquez, tanto che quando è rientrato ai box ha detto ai suoi tecnici che l’obiettivo per la gara era finire nei primi cinque. Si è deciso allora di modificare radicalmente l’assetto e Marc ha ritrovato fiducia;
- La tattica di Marquez. Con buone sensazioni con la moto, Marc ha potuto impostare il suo ritmo: nel dopo corsa ha svelato di aver attuato esattamente la tattica studiata a tavolino;
- La media di Dovizioso (e Petrucci). Mentre tutti hanno scelto la soffice al posteriore, i due piloti Ducati hanno optato per la media. Difficilmente sarebbe cambiato qualcosa, visto che Miller con la soffice è stato comunque più lento di Andrea, ma, forse - ripeto: forse - la gomma come quella di Marquez gli avrebbe consentito di stargli più vicino;
- Yamaha lenta in rettilineo. Nonostante fosse più veloce di Pol Espargaro, Rossi ha impiegato quattro giri e mezzo per passarlo; lo stesso è accaduto a Vinales con Zarco, a conferma delle parole di Valentino che dice che la scarsa potenza fa perdere metri preziosi in rettilineo, arrivando alla frenata troppo lontani per provarci;
- Q2 di Vinales. Solo nono in qualifica: la gara di Vinales è stata fortemente condizionata dalle brutte prove cronometrate del sabato. Non solo, Maverick è anche partito malissimo.
Chi ha deciso il cambio di assetto sulla moto di Marquez?
Il capo tecnico Sante Hernandez, come svela lo stesso Marquez: “Dopo il warm up, Sante mi ha detto: si cambia assetto. Se non funziona mi assumo tutta la responsabilità”. L’ennesima conferma che Marquez è fortissimo, ma ha anche attorno tecnici di altissimo livello, con i quali si intende a meraviglia.
E’ stato giusto ritardare la partenza, nonostante il 90% dell’asfalto fosse asciutto?
Sì: sarebbe stato troppo pericoloso l’arrivo di 23 piloti con le slick alla prima curva, completamente bagnata.
Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato)
Rins 1’56”912 (3); Marquez 1’56”970 (3); Miller 1’56”998 (2); Dovizioso 1’57”133 (2); Crutchlow 1’57”338 (4); P.Espargaro 1’57”569 (2); Rossi 1’57”653 (3); Quartararo 1’57”681 (4); Vinales 1’57”873 (7); Petrucci 1’57”982 (2).
Cosa è successo a Danilo Petrucci, solo ottavo al traguardo a 11”5 dal compagno di squadra?
Risponde Petrucci: “Ho faticato fin dal venerdì mattina, purtroppo senza sapere perché. Sarà fondamentale domani capirlo. Nella seconda parte della gara ho girato come Dovi, ma nella prima sono stato particolarmente lento, come se fossi già partito con le gomme usate… E’ stato sicuramente la peggiore gara della stagione: speravo che un GP così non arrivasse mai, invece eccolo qui: per finire terzo in campionato bisogna fare diversamente. Adesso spero che questa arrabbiatura si trasformi in carica positiva per l’Austria. Mi spiace un sacco per la squadra, sono contento per Andrea e Jack”.
Rins sembrava essere più veloce anche di Dovizioso, invece ha finito quarto: cosa è successo?
Lo spagnolo della Suzuki ha dichiarato di aver avuto la sensazione che gli scoppiasse la ruota posteriore e per questo è stato costretto a rallentare parecchio.
La gara di Maverick Vinales.
Partito nono. 1 giro: 15esimo a 3”802. 5 giro: 14esimo a 9”370; 9 giro: 12esimo a 12”227; 15 giro: 11esimo a 16”555; 19 giro: decimo a 18”521.
Cosa è successo tra Franco Morbidelli e Joan Mir, caduti entrambi alla quarta curva del primo giro?
Morbidelli ha accusato Zarco della sua caduta: “Ero all’esterno e davanti, sulla mia linea: lui pensava di avere spazio, ha incrociato e mi ha tirato giù. Forse era frustrato per aver perso posizioni”. Nella caduta, Morbidelli ha coinvolto Mir.
Le tre più belle frasi del GP
3) Andrea Dovizioso: “Non mi consola essere il migliore dopo Marquez: eravamo partiti per puntare al titolo”;
2) Marc Marquez: “Quando Vinales ha una giornata negativa, fa decimo: così non puoi puntare al titolo”;
1) Valentino Rossi: “Nei test del 2018, la Yamaha aveva portato un parafango nuovo, quest’anno un motore nuovo: stiamo migliorando”.
Moto2, Diggia e Bastianini che podio! i 2 rookies dopo un inizio di campionato concreto e con risultati a ridosso dei primi nelle ultime gare si sono avvicinati parecchio e hanno ritrovato le posizioni che gli competono.
Da tenere d'occhio perchè possono entrare nella lista di quelli buoni della motogp nel 2021, specie Diggia che guida una SpeedUp che nel salto la differenza sembra patirla meno rispetto a chi guida la kalex.