Marc Marquez: “Caduta strana, non stavo spingendo così forte: è saltato un po’ l’anteriore, ho spinto con il ginocchio e per questo la moto si è alzata e sono caduto. Fortunatamente non mi sono fatto nulla. La nuova Michelin ha più grip, un bene in uscita, ma spinge di più in entrata di curva sull’anteriore. Questa mattina siamo partiti come mercoledì, mentre nel pomeriggio abbiamo cercato di modificare l’assetto per avere più feeling, stiamo ancora raccogliendo dati. Al mattino, con più grip, devi usare linee differenti, modificare un po’ lo stile di guida, mentre nel pomeriggio c’è meno grip, è un po’ più difficile, ma mi sono sentito bene. Poi abbiamo cambiato qualcosa, perso un po’ la strada, ma è ok. A Jerez è sempre complicato trovare l'assetto giusto per la gara. Questa è una moto abbastanza difficile capire dov'è il limite e capire il limite. E’ successo anche l’anno scorso con Lorenzo: se vuoi capire il limite, devi cadere. Per questo io cerco sempre il limite durante le prove… Fisicamente sarà una gara dura per il caldo, ma anche perché è la prima gara della stagione: per quanto ti puoi preparare bene a casa, la prima gara è sempre differente e complicata. Personalmente, per me è peggio in Malesia e in Thailandia che qui. La moto? Il motore è un'evoluzione, l'elettronica è un'evoluzione, il telaio ha qualcosa di nuovo, ma poco, mentre per l’aerodinamica, avendo una sola carta da giocare tra 2020 e 2021 vogliamo essere sicuri, per questo abbiamo deciso di usare la 2019, la conosciamo meglio, siamo più sicuri. Nel pomeriggio il vento spingeva un po’ nelle curve veloci, ma a Phillip Island è decisamente peggio…Quando sono caduto stavo usando il telaio nuovo, che avevamo già provato durante l’inverno, ma il tempo l'ho fatto con quello vecchio, nelle fP1 non ho usato niente di nuovo. Nelle FP2 abbiamo “giocato” un po’ di più, ma sono prove che vanno fatte. Le sensazioni sono buone, molto simili al 2019: la moto rimane critica sull'anteriore, è facile cadere. A livello generale sono contento, pur provando materiale nelle fP2 ho tenuto il ritmo di Quartararo e dei piloti più veloci. Jerez senza pubblico? L'atmosfera non è da circuito, è un po’ triste”.
Franco Morbidelli: “Giornata positiva per noi, abbiamo lavorato bene soprattutto per il caldo, abbiamo messo a posto il meglio la messa a punto per quelle condizioni, mi sono sentito bene. Anche nelle FP1 sono andato bene, ma è più importante essere stato veloce con il caldo. Anche il vento ha dato un po’ di fastidio. Adesso dobbiamo studiare un po’ i dati, ma siamo sulla giusta strada. Ho visto Marquez in grande forma, è ancora lui il pilota da battere, non solo perché è otto volte campione del mondo, ma anche perché oggi è stato velocissimo, lui lavora sempre bene per la gara. E’ chiaro che è incoraggiante finire le FP2 con il primo tempo. Nel 2019 ero spesso veloce all’inzio e poi calavo, stiamo lavorando su questo aspetto. Il vento ha reso difficile capire se le modifiche che abbiamo fatto per essere più efficaci fino a fine gara funzionano. In generale mi sono sentito abbastanza forte, credo ci sia la possibilità di andare direttamente in Q2: sono superstizioso, non voglio dire niente di più…”.
Fabio Quartararo: "Questa mattina è stato difficile iniziando 20 minuti dopo. Per il pomeriggio abbiamo fatto due cambi piuttosto grandi sulla moto e abbiamo fatto un passo in avanti molto grande. Sono soddisfatto. L’aspetto positivo di aver saltato i primi 20 minuti è che sono potuto andare in pista a vedere i miei rivali, cosa che non puoi mai fare quando sei in pista. Io faccio fatica alla curva 2, vedendo gli altri sono migliorato. La mia Yamaha ha funzionato bene anche con il caldo: pensavo che la gomma soffrisse di più, bisogna scegliere tra la soffice e la media”