MotoGP 2020. Le pagelle del GP di Aragon
Alex Rins voto 9
Bravo in partenza: ha recuperato sei posizioni in due curve. Bravo a reagire a una situazione scomoda: dopo la caduta di Le Mans e con il compagno di squadra sempre più protagonista, avrebbe potuto perdere il controllo. Bravo nei sorpassi: deciso e pulito. Bravo negli ultimi giri: ha impedito a Marquez perfino di provarci. Insomma, una gran gara, con solo la solita incertezza in qualifica. In definitiva: bravo.
Alex Marquez 9,5
Per me è lui il pilota del giorno, al di là di qualifiche anche nel suo caso non eccezionali, ma comunque le migliori della stagione. La rimonta è stata imperiosa, ma senza eccessi, con uno stile di guida molto bello da vedere, simile a quello del fratello, ma con meno funambolismi. Chiamarsi Marquez può essere a volte un vantaggio, ma più spesso è un macigno pesantissimo da sopportare. Lui lo sta facendo al meglio: sembrava essersi infilato in una situazione complicata, invece ne sta uscendo alla grande. Pilota vero, non fratello di.
Joan Mir 7
Conquista la vetta del mondiale, ma non riesce a sfruttare una superiorità che in prova era parsa netta. Fino a oltre metà gara sembrava avere la situazione sotto controllo, ma nel finale è andato in affanno. Nel dopo gara era piuttosto arrabbiato: i campioni non si accontentano. E lui è un campione.
Maverick Vinales 7
La gara si era messa come piace a lui: primo al via, in fuga nei primi due giri. Ma è stato un fuoco di paglia: quando è stato passato dalle Suzuki, si temeva che potesse affondare, come è successo in altre occasioni, ma questa volta ha reagito bene. Gara più che dignitosa.
Takaaki Nakagami 7
E’ sempre lì, vicino ai primi, con una costanza da sottolineare. Ma non è solo un “taxista”, è anche un pilota veloce, in crescita, uno che fa pochissimi errori. Nel 2021 avrà una moto ufficiale a tutti gli effetti: se l’è guadagnata in pista. Sempre a punti.
Franco Morbidelli 6,5
E’ uni di quelli che subisce molto il cambio di rendimento della Yamaha tra sabato e domenica. Si difende come può, resta a galla, ma le ambizioni prima del via erano ben differenti. Guida bene e sa gestire, questo è una certezza. E la sua Yamaha è la meno competitiva in pista.
Andrea Dovizioso 7
E’ stato un fine settimana difficilissimo, ma alla fine, è lui il primo pilota Ducati al traguardo. Al di là di come la si pensi sull’episodio con Petrucci in qualifica, la sua gara è stata condizionata dalla partenza dalla 13esima posizione, anche se alla prima curva era ottavo e davanti a Marquez. Ma qui la Ducati non era competitiva come la Honda: è stato bravo a gestirla e a sfruttarla al meglio. Nonostante tutto, ancora in corsa per il titolo.
Cal Crutchlow 6
Arriva al traguardo, ma è forse l’unica cosa positiva, perché ha preso paga dai suoi compagni di Marca.
Jack Miller 6
E’ ripetitivo nel bene e nel male: in qualifica è quasi sempre il miglior pilota Ducati, in partenza è sempre efficace, nei primi giri va forte, ma poi cala alla distanza. Deve crescere ulteriormente.
Johann Zarco 5
La sua gara è pesantemente condizionata dalle qualifiche e dalla partenza, ma poi con la gomma morbida al posteriore fa una buona rimonta. Strano che abbia sbagliato così il giro secco: fosse partito più avanti, avrebbe potuto fare decisamente meglio.
Pol Espargaro 4
Prende paga da Brad Binder e sportella Danilo Petrucci nel finale. Brutta gara.
Aleix Espargaro 4
Continuo a pensare che non sfrutta al meglio il potenziale della moto.
Danilo Petrucci 4
E’ vero che ha perso quattro posizioni non per colpa sua, ma la sua è stata comunque una gara complicata.
Fabio Quartararo 4
Una gara disastrosa causata probabilmente da un problema tecnico alla gomma anteriore, che la Michelin, ne sono sicuro, non ammetterà mai. E quindi, purtroppo, la colpa ricade sul pilota. Senza potere.
Pecco Bagnaia 4
Quando fa freddo, sembra il più in difficoltà tra i piloti Ducati a far lavorare la gomma anteriore. Non è un bel segno, considerando che si va verso l’inverno. La caduta non ci voleva.
Suzuki GSX-RR voto 9,5
Fosse anche esplosiva sul giro secco - anche se, per la verità, non sembra esserci un motivo perché non lo debba essere - sarebbe la moto quasi perfetta. Bravi tutti, dentro al box e gli ingegneri a casa.
Honda RC213V voto 9
La pista di Aragon è sicuramente “amica” della Honda, ma il passo in avanti rispetto all’inizio del campionato sembra evidente e al di là del singolo tracciato. Mancava la Honda in questo campionato così equilibrato: ben tornata.
Yamaha M1 voto 7
Se i GP finissero sabato pomeriggio, sarebbe da 10 e lode. Purtroppo per la Yamaha, però, iniziano la domenica mattina… Una metamorfosi dovuta, soprattutto, alla cronica mancanza di potenza del motore.
Ducati DesmosediciGP voto 6
Qui in grandissima difficoltà, ma soprattutto per il freddo: certo, vedere tutte le Ducati in Q1 è qualcosa di inusuale e allarmante. E in rettilineo non fa più la differenza che faceva in passato.
Ktm RC16 voto 5
Conferma le difficoltà a essere competitiva sulle piste dove Pedrosa non ha provato prima: un’altra conferma che queste gomme richiedono tempo per trovare la giusta messa a punto.
Aprilia RS-GP voto 6
Direttamente in Q2, competitiva a sprazzi: la sufficienza è perché, a mio parare, al momento il potenziale non viene sfruttato al meglio dai piloti.
Valentino Masini